HOW TO La Webserie Pluripremiata Al Digital Media Fest

HOW TO La Webserie Pluripremiata Al Digital Media Fest

La webserie di Valentina Ghetti e Francesco Di Giorgio ha fatto incetta di premi al Digital Media Fest appena concluso.

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All’edizione 2021 del Digital Media Fest che si è appena concluso alla Casa del Cinema di Roma, ha fatto incetta di premi la webserie girata durante la pandemia “How To”, un progetto assolutamente innovativo che vede ideatori e protagonisti l’attrice Valentina Ghetti e il regista Francesco Di Giorgio.

How To è stata girata durante la pandemia, nella drammaticità del primo lockdown, utilizzando esclusivamente un cellulare ed è risultata vincitrice di ben 7 premi: Best Italian Web Serie - Premio Backlight Digital, Best Comedy – Sketch, ed è stata proclamata finalista di diritto nei webfest di: Die Seriale, Montreal Digital WebFest, Bilbao Web Fest, Miami Web Fest, Webserie Festival Global.

Un successo che vede proiettato HOW TO dal Digital Media Fest, ideato e diretto dalla giornalista Janet De Nardis, patrocinato dal MIC e da Roma Lazio Film Commission, praticamente in giro per tutto il mondo.

Abbiamo voluto fare alcune domande ai due ideatori e protagonisti Valentina Ghetti e Francesco Di Giorgio per capire come nasce il successo di questa innovativa e quanto mai drammaticamente realistica webserie.

How to è risultata una delle webserie pluripremiate all'appena concluso Digital Media Fest, siete soddisfatti? E’ il risultato che speravate?

#HowTotheseries nasce in un preciso momento storico con un intento ben lontano da quello di vincere premi o partecipare a festival... per questo motivo, per noi, è tutto inaspettato e ricco di stupore.

Come e quando nasce l'idea di How To e com'è strutturata la webserie?

Marzo 2020, pandemia mondiale e primo lockdown Italiano... abbiamo scelto di vivere insieme, avevamo voglia di comunicare attraverso lo strumento che conosciamo e amiamo: il racconto per immagini. La serie antologica è costituita da 6 episodi della durata di circa 2 minuti ciascuno, il cui scopo è quello di mostrare, secondo il nostro punto di vista, le capacità dell'essere umano di adattarsi ai mutamenti improvvisi del cosmo modificando le vecchie abitudini per non perderle definitivamente.

La forza che può aiutarci è solo l'amore.

Com'è nato il binomio Valentina Ghetti e Francesco Di Giorgio?

Ci siamo conosciuti una sera di fine agosto 2019, il nostro intento non era quello di fare una serie insieme...!

Una webserie che ha la particolarità di essere stata girata tutta con un normalissimo cellulare, ci spiegate questa scelta?

Una scelta obbligata: non avevamo altro. In quel momento era difficile andare a fare la spesa, figuriamoci reperire ogni tipo d'attrezzatura!

Puntate di 60 secondi l'una, come mai? Non è troppo breve come tempo? Cosa si può raccontare in 60 secondi?

Il nostro service era costituito da un I Phon Xr, la nostra unica location era un'abitazione privata e la campagna di Roma nord. Il nostro cast poteva essere costituito da una sola attrice femminile, Valentina; la nostra crew tecnica poteva essere formata solo ed esclusivamente da una figura maschile, Francesco. Raccontare in un tempo breve era la sfida necessaria per poter realizzare un prodotto di qualità, nelle massime ristrettezze. Tutti i racconti sono frutto degli innumerevoli confronti sulle tematiche, legate allo "spirito del tempo", che stavamo vivendo. Per quanto riguarda la durata, esistono clip che in 30" raccontano la nascita dell'universo, noi con 120" potevamo raccontarne inizio e fine.

Siete stati selezionati per ben 5 festival internazionali in giro per il mondo che effetto fa?

Un bellissimo effetto... sapere che il proprio messaggio ha colpito persone dall'altra parte del mondo ci conferma il potere dell'arte.

Il mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento è uno di quelli che ha sofferto di più durante lo stop pandemico. Come lo avete vissuto? Avete mai pensato di cambiare lavoro? Cosa vuol dire essere lavoratore dello spettacolo post pandemia?

Ci siamo dovuti fermare tutti, chi più chi meno... il problema è stato, piuttosto, nella gestione della ripartenza, che ha messo a durissima prova alcuni settori del mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento, attraverso assicurazioni proibitive, limitazioni delle capienze di sale cinematografiche e teatri, mutazioni nelle abitudini dei fruitori, timori. Al contrario, alcuni settori, come quello delle produzioni televisive e delle piattaforme, sono cresciuti, grazie al maggiore consumo casalingo dovuto alle restrizioni.

Essere lavoratore dello spettacolo, oggi, significa re-inventarsi, uscire dagli schemi, sintonizzarsi su ciò che il pubblico cerca.

Per il momento, entrambi percorriamo le professioni che avevamo scelto prima della pandemia, chi da più tempo, chi da meno.

Il futuro dell'intrattenimento è solo digitale?

Assolutamente no: lo spettacolo dal vivo fa parte della natura dell'essere umano, la pandemia non sarà per sempre.

Prossimi progetti?

Qualcosa…

Una webserie che merita di essere vista e che trovate a questo link: https://vimeo.com/showcase/6981938

Buona visione!

Articolo di Stefania Vaghi

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