E stato presentato al Cinema Farnese, nel cuore di Roma “FROM MY HOUSE IN DA HOUSE - A history of Rome”, un documentario diretto da Giovanni La Gorga e Alessio Borgonuovo.
Testimonianza di un trentennio di storia di Roma, ripercorsa da La Gorga, tra musica, locali, personaggi e la storia dei quartieri Ponte e Parione, dove il mitico “Giovannino”, dj e producer ultra-noto vive da sempre.
Un occhio di bue sulla perdita della “romanità” di due quartieri storici di Roma, analizzati dagli anni ’70 ad oggi, post pandemia, depauperati dei suoi storici abitanti e invasi dal consumismo e dal turismo mordi e fuggi dei B&B, dei mini market e similari.
Complice una fotografia straordinaria, un groove accattivante (non poteva essere altrimenti) il documentario è una full immersion nell’epoca d’oro dei locali, della movida e del fascino della Dolce Vita che solo Roma aveva e che il mondo intero ci ha sempre invidiato.
From My House in Da House prende spunto e il titolo da una famosa iniziativa proprio di Giovanni La Gorga che, il 2 giugno del 2018, dalla sua abitazione di Via di Tor Millina, aprì le finestre e trasformò i vicoli circostanti in un vero e proprio dance-floor di quartiere, richiamando migliaia di persone, con il suo inconfondibile sound, sparato dall’impianto di casa on plein air.
Una serata indimenticabile che ha visto protagonisti, mescolati alla folla, nomi celebri tra i quali Asia Argento e volti noti dello spettacolo.
Un docufilm che vede testimonianze eccellenti: dal “king dei paparazzi” Rino Barillari e il suo straordinario ed unico archivio fotografico, alla giornalista del Corriere della Sera Maria Egizia Fiaschetti; ma anche tanti romani residenti nel centro storico, che ricordano la scena capitolina di primo livello tra locali come il Caffè della Pace, La Vetrina, Jonathan’s tutti, purtroppo chiusi o che hanno perso la loro connotazione iniziale di vere e proprie fucine artistiche e di talenti.
Ad avvalorare le testimonianze filmate e fotografiche d’archivio, le parole dell’attore Marco Giallini, della stessa Asia Argento e di Ivano De Matteo, che all’epoca non erano ancora “personaggi famosi”.
Testimonianza commovente per noi frequentatori della nightlife capitolina quella del compianto Claudio Coccoluto, del collega e amico Giancarlino, fondatori dello storico GOA, di Riccardo Sinigallia, Aurelio Picca e Stefano Antonelli di 999contemporary, nello splendido scenario del condominio di Tor Marancia, vero e proprio museo a cielo aperto contemporaneo.
Una riflessione realistica ed ironica che parla della perdita di identità del cuore del centro storico di Roma, della sua indubbia connotazione artistica, fucina di talenti e di correnti artistiche, il tutto condito dalla musica, curata da Giovanni La Gorga, Pietro Nicosia e da un gruppo di musicisti della scena romana. Un docu-film mai scontato né banale, che in molte situazioni fa venire voglia di ballare anche sulla poltrona del cinema, prodotto da Qualityfilm e distribuito da 102 Distribution, che ha già portato a casa un premio al RIFF AWARDS 2021, appena concluso, nella sezione National Documentary Competition.
Un documento filmato che va assolutamente visto, anche da chi non è romano, per capire la grande valenza artistica, culturale e musicale rappresentata da Roma che speriamo ritorni presto a risplendere!
Articolo di Stefania Vaghi
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