Una storia epica in musica nelle otto tracce musicali che compongono il nuovo album “I Fly with you” della statunitense Jehnean Washington, soprano, attrice teatrale e medicine woman delle tribù Yuchi, Seminole e Shoshone del Nord America.
La poliedrica artista ci presenta un suo spaccato di vita reale e personale in musica che fa parte anche della “colonna sonora” del suo audiolibro autobiografico “My Life My Song With No Reservation (The life, motion and sound of a mighty woman warrior)”.
Una vera e propria sinfonia sonora composta dalla stessa artista nel lontano 2003, mentre tornava a casa una sera dopo un lungo ed estenuante tour di esibizioni, con una dedica accorata e profonda all’amato fratello Chris, purtroppo, defunto.
A fare da sfondo al suo componimento un cielo vibrante di stelle ed il loro innegabile potere curativo, per meglio entrare in connessione con i nostri cari, attraverso un pensiero e un sussurro in musica che vola alto nel cielo.
Alla stesura dell’album ha partecipato il celebre Stuart Mitchell e il compagno di vita di Jehnean, AntGul, nome d’arte sotto il quale si cela l’italianissimo Antonio Gullo, celebre producer musicale e ingegnere del suono, specializzato in techno ed house music, originario di Pomigliano d’Arco, ma da anni residente a Los Angeles.
Otto tracce che fondono le sonorità elettroniche con la voce potente e avvolgente di Jehnean Washington, con la lingua indigena nord-americana, come se fosse un inno agli antenati, alla natura, a tutto ciò che la spiritualità ci aiuta a superare nel corso della vita.
Un album che vuole essere una storia in musica, ma anche un simbolo di salvezza interiore, che partendo dalla generazione dell’uomo, vuole essere un monito e uno strumento di redenzione del suo passaggio sulla terra, alla cura che lo stesso deve avere nei confronti della Madre Terra che lo accoglie.
Sogni, ricordi felici, si mescolano nelle sonorità ritmate dei singoli pezzi, alcuni con titoli in inglese, altri nella lingua dei nativi nordamericani, una in italiano “Immacolata” che sembra essere una vera e propria danza trainante.
Una track list accattivante che partendo da Awaken + Dream Sequence nel quale Awaken ci chiama a risvegliarci e a liberare noi stessi e tutti coloro che ci circondano da tutto ciò che ci trattiene dal renderci migliori, ci porta a Tunkasila la prima traccia che è stata composta, dove le sonorità della lingua indigena americana si mescolano con potenti invocazioni tribali, fino ad arrivare a Immacolata dove le invocazioni sono addirittura in lingua italiana, creando atmosfere operistiche eccelse.
Sky Alight è un inno all’estate, la stagione preferita di Jehnean, che evoca ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza; mentre Speak to who will listen è una canzone scritta a quattro mani con Antgul, mentre la melodia e il testo è stato scritto da Jehnean in 7 minuti.
We are Every Reason è una canzone sulle relazioni profonde, mentre l’album termina con la traccia che dà il titolo all’album in due versioni: original mix e una in radio edition.
Un viaggio in musica che ci riporta ad atmosfere ancestrali, a riti indigeni, dove la voce di Jehnean Washington è la colonna portante di quaranta minuti di musica, splendidamente arrangiate da Antgul, assolutamente da ascoltare.
Articolo di Stefania Vaghi
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