Sarà visitabile fino al prossimo 22 aprile nella splendida cornice dell’Accademia Nazionale di San Luca a Palazzo Carpegna a Roma l’esposizione “Una storia nell’arte. I Marchini tra impegno e passione”, a cura di Fabio Benzi, Arnaldo Colasanti, Flavia Matitti e Italo Tomassoni.
130 opere esposte per 77 artisti di fama internazionale e nazionale per raccontare la storia di Alvaro Marchini e della sua famiglia dai primi del Novecento ad oggi. Una storia scandita dalla grande passione del Marchini per l’arte contemporanea che lo porterà ad essere collezionista di fama internazionale gallerista al tempo stesso. Sua infatti la galleria “La Nuova Pesa” a Roma, aperta dal 1959 al 1976 nelle due sedi di via Frattina e via del Vantaggio, e riaperta nel 1985 dalla figlia Simona Marchini a Via del Corso. Tutte e due le figlie del Marchini, infatti, sia Simona che Carla partecipano attivamente alle attività della galleria.
La Nuova Pesa diventa inizialmente non solo semplice galleria d’arte ma centro nevralgico di scambio culturale ad alto livello dove transitano personaggi del mondo dell’arte ed intellettuali da Antonello Trombadori a Renato Guttuso, da Corrado Cagli a Pier Paolo Pasolini, da Alberto Moravia a Carlo Levi.
Il percorso espositivo si snoda lungo tutti gli spazi di Palazzo Carpegna, a partire dalla Galleria Accademica al terzo piano, lungo la rampa borrominiana, attraverso il Salone d’Onore fino al giardino, al portico e alle sale espositive del piano terra, in un suggestivo percorso che crea un dialogo inedito tra le opere in mostra, realizzate dagli artisti vicini alla famiglia Marchini, e le storiche raccolte dell’Accademia.
Sei sono le sezioni in cui l’esposizione è suddivisa: “Tra Italia e Francia”, “Parigi”, “Vedute e visioni”, “La realtà della storia”, “Tra cielo e terra”, “L’artista e i suoi modelli”. E’ qui che troviamo Ritratto di Ettore Roesler Franz a Villa d’Este, capolavoro di Giacomo Balla, Villa romana di Giorgio de Chirico, le due straordinarie opere di René Magritte L’amour e La Science des rêves.
Tanti gli artisti in mostra, solo per citare alcuni dei più celebri da Pablo Picasso a Renato Guttuso con la sua Crocifissione, da Carlo Levi a Giacomo Manzù e via via tutti gli altri.
Si scende poi attraverso la rampa elicoidale dove troviamo “Una storia per immagini”, srotolati come in una pellicola cinematografica, fotografie, documenti ed opere che testimoniano sia in bianco e nero che a colori la vicenda umana, politica ed imprenditoriale della famiglia Marchini, fino ad arrivare all’era de La Nuova Pesa di Simona Marchini.
Il percorso si conclude a piano terra, nel giardino, dove troviamo l’intervento spaziale di Maurizio Mochetti “Freccia nera”, per poi terminare nelle sale dove campeggiano le opere più contemporanee che hanno contraddistinto la galleria di Simona Marchini, da Negativo positivo n.4 di Carla Accardi al Senza Titolo di Jannis Kounellis, fino alle opere di Toti Scialoja e Michele Zaza.
Una saga familiare in arte, estremamente interessante che, come ha dichiarato Paolo Icaro, Presidente dell’Accademia: “Intende rendere omaggio a chi della cura, conservazione e promozione dell’arte ne ha dato testimonianza attiva e offrire, nel contempo, un’occasione per riflettere su un periodo cruciale della nostra cultura, nel Novecento”.
Articolo di Stefania Vaghi
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