Fuorisalone 2022 Tra Arte Design Ed Ecosostenibilità

Fuorisalone 2022 Tra Arte Design Ed Ecosostenibilità

Fino al 12 giugno a Milano la MDW 2022 e il Fuorisalone invadono la città: non solo design, ma anche arte, fashion in modalità green

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Una giornata piena ed intensa quella del mio Fuorisalone 2022 a Milano, che mi ha portato ad incontrare realtà non solo del design, ma anche dell’arte contemporanea e del fashion system.

La prima tappa è la Galleria San Babila, dall’imprenditore Francesco Colucci, che ha presentato un progetto espositivo che spazia dall’arte contemporanea convenzionale fino ad abbracciare quella che viene considerata la nuova frontiera: NFT e Metaverso.

Back to the future è infatti un’esposizione che mette in contrapposizione capolavori come la famosa Marilyn di Warhol, l’uovo preziosissimo Fabergè e un’opera di Munch con gli ologrammi in 3D, in un dialogo riuscitissimo tra moderno e tecnologia avanzatissima.

Una black box che incanta e lascia stupito lo spettatore, in un viaggio a 360 gradi nella nuova frontiera dell’arte contemporanea.

Una stanza è adibita ad un viaggio nel metaverso con “Alfaverso Cesar Palace III” del genio creativo di DESSIGN, dove, attraverso visore e joystick, veniamo catapultai all’interno delle opere esposte, in un viaggio virtuale arricchito da palme, capodogli, colonne e capitelli.

All’esposizione sono stati abbinati una serie di eventi: un talk con Pasquale Lettieri, il Gin Rosa Party, fino al premio Excellence 2022, per questa neonata realtà d'arte nel centro di Milano, sicuramente interessante e all’avanguardia.

Una esposizione che sarà visitabile fino alla fine di giugno e non solo nelle giornate del Fuorisalone.

La seconda tappa mi porta in zona universitaria a Città Studi, nel quartier Generale di ToiletPaper, il sarcastico ed irriverente progetto del genio creativo di Maurizio Cattelan e del socio Pierpaolo Ferrari, che hanno creato a Via Balzaretti un murales lungo ben 500 metri, una vera e propria installazione permanente di arte pubblica.

Un’esplosione di colore che riproduce in formato extra large le immagini che hanno reso ultra celebre il brand, con un evento ad hoc che anima la strada, resa pedonale “Toiletpaper Street dreamed with Organics by Red Bull”, tutti i giorni del Fuorisalone musica dal vivo, organic drink e ipercolorate sdraio fiorate a disposizione di tutti; per poter godere del colore e dell’energia vitale del mondo ToiletPaper.

Sempre a Città Studi lo IED Milano ci presenta una contaminazione tra comunicazione, design, fashion & upcycling, IED Alumni infatti ha presentato “Taking You Beyond” nella storica sede della Scuola in via Amatore Sciesa.

La Community IED Alumni si è riunita intorno ad un van brandizzato, parcheggiato nel cortile della Scuola per raccontare la rete di relazioni che nasce dentro le aule e che si continua ad arricchirsi anche dopo la fine del percorso di studi, attraverso scambi e integrazioni costanti.

L’obiettivo è quello di condividere con il pubblico successi, ispirazioni, performance dal mondo del Design, della Creatività, dell’Arte e della Comunicazione.

In questo contesto è inserito l’intervento live di Italo Marseglia, dell’omonimo fashion brand, ex alunno IED Roma, che fa tappa a Milano con il suo progetto #crochetontour nato come spin-off dell’ancora più celebre progetto “The Common Thread”, nato durante la pandemia. Una capsule con la quale lo stilista è riuscito a portare avanti il suo progetto di crochet-couture attraverso la messa a disposizione di filati da parte di tutta la sua rete, dai fondi di magazzino aziendali a semplici filati messi a disposizioni dalla rete, dagli amici o da semplici crochet lovers.

La “Family” di Italo Marseglia è composta normalmente da ben 7 elementi, che collaborano attivamente con il fashion designer, a Milano il gruppo è presente in formato ristretto con solo 4 elementi (Gabriele, Giulia, Carmela e Sara), oltre lo stesso Italo, e hanno il compito di confezionare 5 pezzi unici, utilizzando esclusivamente filati di recupero donati alla causa da Manteco Spa.

Non solo fashion e upcycling nei pezzi unici di Italo Marseglia, ma anche un fine sociale: il ricavato della vendita delle 5 esclusive creazioni verrà devoluto in beneficenza a UNHCR (due i capi già venduti!), in un’ottica di demi-couture sempre più etica e green e soprattutto unica ed esclusiva nel suo genere.

Non solo, quindi, design in senso stretto, ma anche fashion, sostenibilità, riuso e riciclo, visto che il tema del Fuorisalone 2022 è proprio “Tra spazio e tempo”, simbolo da sempre di profondi cambiamenti e che esprime pienamente le due variabili utili a valutare il nostro impatto sul pianeta.

Proprio riflettendo sul tema dell’impatto ambientale e della sostenibilità è la nuova collezione di Natuzzi a Via Durini, ultima mia tappa milanese. La nuova collezione è affidata a Marcantonio e Marcel Wanders studio nello showroom trasformato da Fabio Novembre, con un focus sulla salvaguardia degli ulivi pugliesi, minacciati dall’epidemia di Xylella, attraverso l’installazione Germogli di Marcantonio, nel cortile di Palazzo Durini Caproni di Tailedo - dove il designer Marcantonio ha ricreato un mondo fantastico, dove dalla terra spuntano enormi germogli di ulivo dorati - e la mostra fotografica TRE(E)PIDATION di Giampaolo Sgura.

Natuzzi sostiene attivamente e concretamente la ONG Save the Olives (savetheolives.com), la prima ad aver attivato iniziative e progetti di salvaguardia degli ulivi, attraverso un fundraising attraverso la vendita delle stampe delle opere di Sgura.

Il progetto presentato al Fuorisalone da Natuzzi è Circle of Harmony “Second Life”, un vero e proprio inno alla ripartenza, alla rinascita e allo stretto legame che esiste tra uomo, natura ed ambiente, che deve essere assolutamente preservato.

Mi sono fatta letteralmente rapire dallo showroom che, come mi spiegano dettagliatamente, è stato trasformato per il Fuorisalone: lo spazio centrale è diventata una sorta di piazza pubblica di un paese della Puglia, una agorà dove fanno bella mostra delle luminarie colorate tipiche pugliesi, simbolo di gioia e celebrazione.

Materiali, colori tutto tipico della Puglia, una vera e propria experience dove i designer gli interior decorator potranno interagire con il pubblico, con un’area anche più tecnica, dove fanno bella mostra i preziosi materiali utilizzati per le singole creazioni.

I materiali nuovi sono tutti biocompatibili ed ecologici, ed hanno, per l’appunto, una “second life”. I tessuti infatti sono tutti provenienti da materiali riciclati, come la linea Adam, e a loro volta riciclabili. Non solo divani, ma tavolini e complementi d’arredo… Assolutamente innovativi. Ne è la prova “Gaia” un divano fatto di fibre di mais e poliestere riciclato, conciato come se fosse in pelle (e vi posso assicurare che al tatto e come comodità non ha nulla da invidiare alla versione in pelle!).

Direttore creativo è un lungimirante e giovane Pasquale Natuzzi Junior, classe 1990, vero e proprio deus ex machina di questo cambiamento sostanziale, proiettato al futuro, che ha centrato il vero significato contemporaneo dell’accoglienza anche e, soprattutto, nello showroom e del design assolutamente al passo con i tempi,  di tutta la nuova collezione.

Anche un bar dedicato che presenta una selezione di prodotti rigorosamente Made in Puglia. Nello showroom si possono ammirare anche pezzi iconici di precedenti collezioni, rivisitati come “Infinito” di Marcantonio o il modulare Timeless di Lorenza Bozzoli, simboli unici di una contemporaneità e di un design intramontabile.

Uno spazio che merita una visita a prescindere dal Fuorisalone, che mi ha assolutamente entusiasmato per la cura e l’attenzione a ogni singolo particolare, anche al più infinitesimale.

Articolo di Stefania Vaghi

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