La Venere Di Ibla Il Pret-à-couture Di Salvatore Piccione

La Venere Di Ibla Il Pret-à-couture Di Salvatore Piccione

Lo stilista ha presentato nei saloni di Palazzo Ferrajoli a Roma la sua nuova collezione.

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Lo stilista Salvatore Piccione ha presentato negli splendidi saloni di Palazzo Ferrajoli a Roma, la sua nuova collezione, ispirata alla Venere di Ibla.

Ragusano di origine ma ormai cosmopolita, Salvatore Piccione ci presente due distinti tableau vivant, uno intenso, colorato, carico di luce a voler enfatizzare un’estate già sbocciata e uno monocromatico, un total black che ci riporta al rigore invernale.

A farla da padrona abiti dai tagli sartoriali, ricchi di inserti plissettati, di ruches, dai volumi azzardati, ma anche linee scivolate e iper-femminili, trasparenze e ricami preziosi.

Il pret-à-couture di Salvatore Piccione ci affascina e ammalia con le sue tinte ispirate alla valle di Ibla, ai campi dell’Etna, alla sua Sicilia: giallo acceso, arancione, azzurro, lilla, fucsia fino ad osare con binomi quasi fluo; per poi virare in un nero totale affascinante, sexy, suadente, per una donna decisa che non vuole passare inosservata.

Ho voluto fare qualche domanda allo stilista, che avevo già avuto il piacere di conoscere nel 2012 ad Altaroma, quando aveva vinto l’edizione di WHO IS ON NEXT?

Puoi darci qualche dettaglio della nuova collezione che stai presentando?

Questa nuova collezione racchiude sia una primavera-estate che un autunno-inverno, la definirei più precisamente una collezione senza stagione, ed è questo il motivo per il quale una stanza è a colori e una è nera, monocromatica. Questo vuole essere un inizio, è un percorso di evoluzione rispetto alla mia estetica, perché nasco soprattutto con la grafica, con le mie decorazioni floreali, chi mi conosce lo sa bene, grazie al Covid o per colpa del Covid, ho esplorato nuovi territori e una nuova estetica.

Ho voluto mantenere la stessa femminilità in realtà, eliminando le fantasie. Sto cercando nuovi modi per raccontarmi, questa è mia nuova sfaccettatura.

Come ti ha cambiato il Covid?

Mi ha portato a farmi tante domande, e dove mi trovavo bene prima ora non mi trovo più. Ora ho scoperto che mi trovo bene nella mia solitudine, a creare i miei disegni: prima disegnavo sempre mattina, sera, notte, weekend e feste. Durante il covid quando mi sono trovato costretto nel mio habitat, in quello che avevo scelto, non mi sono più ritrovato. Perdendo la libertà,  in realtà,  ho iniziato ad amare qualcosa che invece non mi piaceva particolarmente, come lavorare in mezzo alla gente ma estraniandomi, con le mie cuffie in testa, mi serve solo avere la percezione delle persone intorno a me.

Sei di Ragusa, hai utilizzato i colori della tua terra?

Tutti i colori sono della mia terra, quelli con i quali cercavo di dipingere, di creare delle forme, ora li mantengo, esasperandoli con le saturazioni e le tonalità uniche. Cercando di togliere quella parte di decorativismo delle grafiche ed invece usando i ricami, le forme, le proporzioni, come decoro.

I colori dell’arcobaleno ci sono tutti

Quali tessuti hai utilizzato?

Sono delle sete giapponesi, dello chiffon e del cotone.

Possiamo dire che questo è il nuovo Salvatore Piccione, il nuovo stile 2.0, prossimi progetti?

Uno dei miei progetti, l’ho realizzato due settimane fa quando ho lanciato, attraverso Conforama, la mia prima collezione di home design, che è stata presentata a Milano, durante il Fuorisalone, in un evento privato.

Una linea molto colorata, allegra, dove riporto i miei fiori e le mie fantasie nelle tre linee: Natura, Mediterraneo e Pop, tutto molto colorato.

Questa nuova linea viaggia in parallelo con la mia linea di pret-à-couture presentata a Palazzo Ferrajoli.”

Applauso a Salvatore Piccione, ai suoi abiti, alla sua creatività, in un dialogo perfetto tra le sue splendide creazioni e i fasti architettonici delle sale della dimora storica di Piazza Colonna.

Stefania Vaghi

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