La Responsabilità Professionale Medica E Della Struttura Sanitaria Di Daniela Bardoni

La Responsabilità Professionale Medica E Della Struttura Sanitaria Di Daniela Bardoni

Presentato in Cassazione il volume dell'Avvocato Daniela Bardoni, edito da SD&C Editore, che analizza la responsabilità professionale medica

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E’ stato presentato durante l’evento in Corte di Cassazione, a cura dell’Ordine degli Avvocati di Roma “Profili Penalistici e medico legali della Responsabilità Medica” l’opera dell’Avvocato Daniela Bardoni “La Responsabilità professionale medica e della struttura sanitaria”, edito da SD&C Editore, primo volume della collana “Lex et Scientia Iuris”, diretta dal Prof. Avv, Francesco Mazza.

Ad introdurre l’incontro l’Avvocato Irma Conti, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma e Responsabile della Commissione di Diritto Penale, moderatore il Prof. Avv. Francesco Mazza componente della commissione di Diritto Penale e componente del Comitato Scientifico della SD&C Editore, l’Avvocato Cassazionista Gaetano Scalise, il Dottor Sergio Colaiocco Procuratore aggiunto di Roma, l’Avvocato Daniela Bardoni e il Professore Giovanni Maria Vincentelli dell’Ospedale Fatebenefratelli di Roma.

Si parla di responsabilità professionale, dal danno lieve alla colpa grave, così come disciplinata dalla Legge Gelli Bianco del 2017, un testo che è stato atteso per oltre un decennio, che ridisegna i confini della colpa medica mettendo al primo posto la sicurezza del paziente senza dimenticare il diritto del professionista sanitario a lavorare con serenità e contiene norme che appartengono sia alla responsabilità penale che a quella civile e anche aspetti amministrativi relativi al settore assicurativo.

Abbiamo voluto rivolgere qualche domanda proprio all’Avvocato Daniela Bardoni per meglio comprendere la sua pubblicazione.

Come nasce la sua pubblicazione, ce ne può parlare?

“Il libro è stato realizzato da un avvocato per gli avvocati, occupandomi di responsabilità professionale medica da tantissimi anni mi sono accorta che ci sono tanti aspetti che vanno valutati in questi casi specifici.

Il libro pur se li tocca a volte marginalmente, perché non sarebbe possibile contenere tutte le informazioni in sole 500 pagine, da un quadro completo, a 360 gradi, di tutto quello che può accadere nell’ambito della responsabilità professionale medica. Quindi da una parte troviamo l’ambito penale, l’errore medico e dall’altra l’ambito civile quando si vuole ottenere un risarcimento del danno.

Ma non solo questi due aspetti vengono presi in considerazione, perché la responsabilità professionale medica coinvolge altri settori: la struttura ospedaliera, il medico che ha causato l’errore e di conseguenza il danno, e in più anche l’aspetto del danneggiato e tutti quegli elementi che si intersecano nell’annosa vicenda. Si può andare dalla compagnia assicurativa o agli altri soggetti che sono intervenuti. Quando pensiamo alla responsabilità professionale medica, pensiamo soltanto all’errore del medico o della struttura ma, in realtà, non è soltanto questo. Perché, per esempio, nella responsabilità professionale della struttura sanitaria ci sono altri servizi che la struttura deve dare, come i servizi alberghieri, che sembra cosa strana da dire ma un ospedale deve garantire anche i servizi alberghieri, il vitto, l’alloggio, il cambio delle lenzuola, deve garantire che ci sia la disponibilità di farmaci che le strutture siano funzionanti, che tutti gli apparati siano funzionanti, tutto il settore infermieristico sia presente, che non manchino assistenze, così come tutte le altre questioni che riguardano la struttura.

Per cui quando parliamo di responsabilità professionale da una parte pensiamo a tutte le cause di risarcimento del danno che riguardano l’errore medico e il danno che ha subito il paziente, dall’altra parte si parla sempre di causa quando la struttura non ha erogato un certo servizio. Perché la struttura quando da un servizio è una vera e propria prestazione contro prezzo, cioè la struttura e l’ospedale vengono pagati dal SSN, non è un’attività che viene erogata gratuitamente. Se la struttura viene pagata deve dare una controprestazione che prevede tutta una serie di servizi, oltre l’assistenza medica.

Prendiamo, ad esempio l’infezione nosocomiale che accade all’interno di una struttura ospedaliera perché o la strumentazione non è stata ben sanificata o perché l’infermiere non si lava le mani o perché entra nella stanza del paziente senza alcune accortezze necessarie; in questo caso viene a mancare un servizio che la struttura avrebbe dovuto dare e, invece, non è stata erogata, anche se il medico si è comportato correttamente.

La responsabilità contrattuale della struttura ospedaliera è decennale.

Nel libro viene prima esaminata la normativa vigente sia dal versante civilistico che penalistico, e poi vengono affrontate le questioni più spinose relative all’onere probatorio, alle consulenze tecniche, ai profili delle diverse tipologie di danno ed al consenso informato

Poi c’è una ricca appendice giurisprudenziale, con le sentenze di maggiore interesse, corredate dalle Tabelle dei Tribunali di Roma e di Milano, per concludersi con un utilissimo formulario ed un dizionario dei termini tecnico-giuridici.

Il libro può essere uno strumento per una panoramica sulla responsabilità professionale medica, perché è vero che nel 2017 è entrata in vigore la Legge Gelli Bianco che ha modificato la legge sulla responsabilità civile medica ma è vero anche che siamo in attesa, ancora, dei decreti attuativi relativi.”

Un’opera di una professionista per altri professionisti che pone l’accento su uno dei settori più complessi e complicati della nostra società: quello sanitario.

Stefania Vaghi

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