Roma è di Moda è stato l’ultimo degli appuntamenti della moda Capitolina di Luglio, ma, forse, quello con un significato più concreto e sentito: quello di riportare la moda in una delle vie più iconiche di Roma, Via Veneto, la culla della Dolce Vita.
Una serata evento ideata e curata da Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto e la regia, del sempre più creativo Rossano Giuppa; il coordinamento organizzativo affidato Zètema Progetto Cultura, promosso da Roma Capitale e dall’Assessorato Moda, Grandi Eventi, Turismo e Sport capitanato dall’istrionico Alessandro Onorato.
Un palcoscenico di 30 metri che mancava da tempo, troppo tempo, a Via Veneto e che vuole essere solo un “punto di partenza” per la moda a Roma, fashion, presente, passato e futuro, con un chiaro accento alla sostenibilità dei designer presenti per riportare a Roma la moda che ne è sempre stata uno dei capisaldi.
Lo spettacolo assolutamente sold out, ha presentato sei quadri moda, oltre a performance di balletto e musicali, ed alle letture ed interpretazioni di Nancy Brilli e Paola Minaccioni di brani tratti da opere legate a Federico Fellini, Ennio Flaiano e ad Anna Magnani.
Sul palco, a fare gli onori di casa, il binomio composto da Pino Strabioli e da Ema Stokholma (che per il suo ingresso in scena ha indossato una creazione Gattinoni degli anni ’90, indossata all’epoca da Kate Moss).
Inizio subito al fulmicotone tra le musiche di Nino Rota e quelle dei Maneskin che vede un tributo ad Anita Ekberg, nella performance dinamicissima tra i mille fotografi appare fasciato nell’abito a sirena di velluto nero, un biondissimo Fabio Nocerino. L’effetto è fantastico, il glamour assicurato con l’abito di Fernanda Gattinoni che rievoca propria “La Dolce Vita” che valse l’Oscar a Federico Fellini.
A seguire poi 14 abiti direttamente dai favolosi anni ’60, provenienti dall’archivio storico di Stefano Dominella: pezzi unici, indossati da star e jet set internazionale, che hanno fatto la storia della moda: da Lancetti a Sarli, da Valentino a Fabiani, da Antonelli a Irene Galitzine, in un catwalk nostalgico di haute couture assolutamente spettacolare.
Poi il primo dei designer che fanno dell’ecosostenibilità e dell’upcycling il loro punto di forza e la loro vision fashion Federico Firoldi accompagnato dalle percussioni di Fabio Cuozzo e dei suoi ensemble.
Nancy Brilli omaggia Federico Fellini con una lettura appassionata ed è poi la volta di Alessandro Consiglio che usa nastri e vecchie pellicole per le sue creazioni accompagnato dalle note del sopranista Paolo Anziliero adornato dai gioielli etici della DiamonDiamond srl di Andrea Falcioni.
Rara bellezza e grande suggestione per il quadro successivo dedicato alla danza, con la partecipazione straordinaria dell’étoile Alessio Rezza con i ballerini del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con una coreografia sul tema dell’inclusione creata da Giovanni Castelli, che ha strappato applausi a scena aperta
Ironico e di grande impatto visivo, come suo solito, il quadro moda di Guillermo Mariotto con le sue creazioni multicolor create utilizzando la gomma riciclata da Ecopneus, società partner dello spettacolo che opera per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero di pneumatici fuori uso.
Tra il sacro e il profano il quadro del couturier che porta sul palco il King dei Paparazzi Rino Barillari, con un inusuale outfit da papa. Commosso il celebre paparazzo che saluta i presenti e ricorda quale siano le tre parole italiane più conosciute al mondo: Ferrari Pizza, Paparazzi.
E’ poi la volta di Paola Minaccioni con un pezzo sulla grande Anna Magnani, che per l’occasione indossa proprio una creazione d’epoca di Gattinoni, adorna di cristalli, che proprio la grande “Nannarella” indossò nel film “Risate di gioia”, di assoluta bellezza.
Accompagnate dai virtuosismi alla tromba di uno straordinario Michele Civitano sfilano le creazioni di Lineapiù Italia, azienda leader nei filati di ricerca, che per l’occasione ci regala una passerella di inediti provenienti dal suo archivio storico.
L’ultimo quadro moda è quello di Francesca Liberatore, già nota oltreoceano avendo vinto, nel 2014 il concorso mondiale DHL Exported and IMG che le ha permesso di calcare le passerelle del Salon del Lincoln Center, The Dock Skylight at Moyniahn Station, Gallery 1 di Clarkson Square, della Fashion Week di New York. Sfilano i suoi pezzi iconici, molto contemporanei e di tendenza.
A Nancy Brilli il compito di introdurre sul palco l’ospite d’eccezione della serata: Brunello Cucinelli, accompagnato dal clan dei suoi collaboratori finemente e straordinariamente eleganti con i capi della maison, in un vero e proprio tableau vivant.
Un Cucinelli, ormai noto non solo per le sue scelte stilistiche ma, anche e, soprattutto, etiche che ci ringrazia con un messaggio di positività, di speranza, soprattutto dedicato ai giovani, che rappresentano il nostro futuro.
L’imprenditore di Solomeo, insignito della medaglia della Città di Roma da parte dell’Assessore Alessandro Onorato, parla anche di equità del lavoro e di salario equo, che nel nostro paese sembra ancora una grande utopia.
Gentilezza, educazione, amabilità, tolleranza e rispetto sono valori che non devono essere mai dimenticati, continua l’imprenditore, citando anche Adriano, Platone, Socrate e Jean-Jacques Rousseau.
Lo straordinario Brunello Cucinelli, che ci regala sempre lezioni di vita e di grande umiltà termina lanciando un appello finale proprio a Roma e ai romani: “Voi siete nella città eterna più bella del mondo. Ad Adriano chiesero fin quando esisterà Roma? Lui rispose fin quando esisteranno uomini coraggiosi a difenderla, fin quando ci saranno architetti e ingegneri che progetteranno la nostra Roma vivrà e comunque perirà con l’ultimo uomo sulla terra.”
Grazie di esistere Brunello Cucinelli…
Poi passerella finale con tutti i protagonisti di questa splendida serata di moda e arte, tutti sul palco, nessuno escluso, in un caloroso saluto corale.
(photo credits: Pietro Piacenti)
Stefania Vaghi
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