Sono state presentate all’Accademia di San Luca, le Giornate tematiche di studio dedicate a Germano Celant “Cronistoria di un critico militante”, l’ultracelebre critico scomparso nel 2020, figura emblematica delle dinamiche artistiche del ventesimo secolo ed in parte dell’inizio del ventunesimo.
Un percorso articolato di giornate a tema su molteplici aspetti della sua attività che è iniziato il 13 settembre e terminerà il 20 aprile 2023 con una lectio magistralis di Salvatore Settis sempre presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.
Sono convolte nel progetto otto istituzioni artistiche italiane di primo livello, dall’Accademia di San Luca, per l’appunto al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, Fondazione Giorgio Cini, Fondazione Prada, MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Triennale Milano.
Un viaggio tematico su di un instancabile studioso, critico attivo sulla scena internazionale, curatore di mostre epocali, appassionato ideatore e autore di centinaia di pubblicazioni tra cataloghi e monografie, oltre che responsabile di importanti istituzioni internazionali tra Stati Uniti e Italia, Germano Celant ha avuto un ruolo di spicco nel dibattito artistico contemporaneo con uno sguardo attento e innovativo che ha contribuito ad allargare l’orizzonte culturale oltrepassando i confini tra le discipline creative.
A fare gli onori di casa e a presentare il fitto programma Paolo Icaro, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Marco Tirelli, Vice Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, Antonella Soldaini, consulente curatoriale e responsabile della ricerca scientifica dello Studio Celant, Paris Murray, moglie del compianto Germano e il figlio, emozionatissimo, Argento Celant.
Come la stessa Antonella Soldaini ha dichiarato “Abbiamo voluto fare una chiamata alle “armi” per contrastare il rischio della dimenticanza. Un progetto al momento avviato nell'ambito italiano, che si spera, in futuro, possa includere anche altre realtà estere, dato il carattere internazionale della sua attività"”.
Come invece ha dichiarato Marco Tirelli, che inizia la sua analisi, addirittura, dalla definizione di Accademia, partendo dal pensiero di Platone: “Sfogliando il libro del 2021 sulle mostre di Germano Celant, The story of (my) exhibitions, ho avuto definitivamente chiara la dimensione dell’attività di quest’uomo e il suo assoluto protagonismo nell’arte a lui contemporanea. Ho creduto ineludibile che l’Accademia Nazionale di San Luca si facesse promotrice di una serie di incontri di studio su di un “guerrigliero”, che mantenendo una solidità della visione, l’ha continuamente evoluta in una sorta di rivoluzione permanente. Celant, in vita, è stato un collettore, ma anche un gran generatore di energie e questi incontri permetteranno, come non mai, di addentrarci in profondità nel suo approccio, nella sua metodologia di lavoro, nei suoi criteri teorici ed organizzativi, nel suo modo di rapportarsi agli artisti e, ultimo ma non meno importante, la sua influenza sugli sviluppi dell’arte a lui successiva."
Lo stesso Tirelli termina con una serie di interrogativi più che leciti: “Qual’è il compito del critico d’arte oggi? Esiste un metodo Celant? Celant è stato un monumento o un faro?”
Il prossimo appuntamento è fissato per il prossimo 28 settembre al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea.
Stefania Vaghi
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