Russell Crowe Manda In Delirio Alice Nella Città

Russell Crowe Manda In Delirio Alice Nella Città

L'attore neozelandese protagonista della masterclass e della prima mondiale di Poker Face all'Auditorium della Conciliazione

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L’attore neozelandese Russell Crowe ha presentato in anteprima mondiale a Roma la sua seconda pellicola da regista “Poker Face”, otto anni dopo l’esordio con The Water Diviner, premiato con l’Oscar australiano come miglior film nel 2015.

L’attore, nella pellicola, è anche co-autore della sceneggiatura con Stephen M. Coates e autore della canzone originale dei titoli di coda, il film è in uscita il prossimo 24 novembre.

Classe 1964, svestiti i panni di Massimo Decimo Meridio che lo hanno reso celebre con “Il Gladiatore” in tutto il mondo, il poliedrico artista, neo eletto “ambasciatore di Roma nel mondo” dal Sindaco Gualtieri, tifoso della Lazio, si presenta prima al pubblico di Alice nella Città con una masterclass serratissima, dedicata solo ed esclusivamente agli studenti di cinema, osannato da una folla oceanica che fa letteralmente esplodere l’Auditorium della Conciliazione.

Durante le quasi due ore Crowe non si risparmia e neanche l’interprete Bruna Cammarano, messa a dura prova dalla lunghezza della traduzione, che parte, prima dall’excursus professionale di Crowe, da quando aveva 6 anni e la madre, che si occupava di catering per il cinema, gli fece fare una sostituzione su un set, fino ai giorni nostri e nel botta e risposta seguente tra il pubblico, dedicato solo agli studenti. La motivazione è stata che bisognava parlare di cinema e non di quali cereali aveva mangiato a colazione…

Una vita che non parte dagli studi di recitazione o per il cinema ma da tutt’altro: deejay nei nightclub, barman e la sua grande passione la musica, scrivere canzoni e la sua band (una delle canzoni di Poker Face è composta da lui e la fa ascoltare dal suo telefonino a tutto il pubblico della masterclass alla Conciliazione).

Ha recitato Shakespeare ma anche in musical come Grease e ha fatto oltre 400 repliche del Rocky Horror Picture Show. Il primo lungometraggio ha 25 anni. Si definisce “un non prodotto di Hollywood”.

Grande motivatore incita i presenti a non arrendersi, a non seguire una sola via nella loro vita, ma ad essere poliedrici e polivalenti, ma, soprattutto estremamente determinati e ad avere due linee guida essenzial: la cura dei dettagli e la collaborazione tra figure professionali.

Consigli, aneddoti sui suoi film, alla domanda quale sia il film che più lo rappresenta senza indugio ammette che è “A beautiful mind”.

Standing ovation iniziale e finale per il sempre e unico gladiatore di Roma Russell Crowe.

Passiamo invece a Poker Face che abbiamo visto in anteprima mondiale, nel quale Russell Crowe interpreta il protagonista, il miliardario Jake Foley, di professione giocatore d’azzardo.

Malato di poker sin da ragazzo, insieme ai suoi compagni di scuola, Foley riunisce i suoi amici di infanzia in una inquietantissima casa-bunker a Miami per un poker adrenalinico ad alto rischio. Peccato che il focus non sia il poker ma i rapporti con i suoi amici o pseudo tali: la posta in gioco è altissima una cifra mai vinta ma dovranno essere disposti a dichiarare i loro segreti più reconditi, in una ricerca effimera della verità e della giustizia tra le parti in causa e in gioco.

Il film parte lento, poi si anima in un secondo momento e prende la connotazione del thriller, soprattutto quando la casa viene violata da personaggi estremamene pericolosi e senza scrupoli.

Il finale, che non spoileriamo, è nel più grande stile americano, con un buonismo, per alcuni versi, eccessivo.

Russell Crowe però ci ha fatto una promessa al termine della masterclass: vorrebbe tornare in Italia con la sua band e noi lo aspettiamo tutti, per conoscere un’altra delle sue mille sfaccettature artistiche.

Una delle poche “punte di diamante” di questa Festa del Cinema 2022, lasciatemelo ammettere.

Photo courtesy Alice nella Città 

Stefania Vaghi

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