Nell’Aula Magna della sede dell’Istituto Armando Curcio Editore, di Via Palmiro Togliatti a Roma, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2022/2023, durante la quale sono stati presentati i programmi didattici e la XVII edizione del Premio Curcio per le Attività Creative.
A fare gli onori di casa la Presidente dell’Istituto Armando Curcio, la Dottoressa Cristina Siciliano, che dopo i saluti di rito, ha relazionato i presenti sulle “3 anime” che contraddistinguono il mondo Curcio: la casa editrice - la più grande del Centro-Sud Italia, l’Istituto Armando Curcio, fiore all’occhiello della Formazione, Ricerca e Sviluppo con oltre 400 studenti durante l’anno accademico e l’Associazione Armando Curcio in prima linea nell’impegno sociale e nella lotta all’analfabetismo funzionale.
Tre identità che lavorano in sinergia per arrivare all'eccellenza e che puntano tutto sul “capitale umano”, soprattutto sul corpo docenti e tutor, a cui si aggiungono partnership eccellenti come Sky Arte, Mondadori, Cairo Editore e tanti altri ancora.
Quattro i dipartimenti dell’Istituto che sono stati presentati dai singoli responsabili: Scienze Editoriali del Professor Marino D’Amore, Scienze Linguistiche del Professor Valerio Mancini, le new entry Marketing E Comunicazione del Professor Nino Graziano Luca e Arti Visive del Professor Dario Gulli.
Nel parterre di ospiti presenti, in qualità di docenti dell’Istituto, l’Onorevole Souad Sbai, la psicologa, saggista e scrittrice italiana Maria Rita Parsi, l’autore e conduttore radiofonico Nino Graziano Luca.
Presentata anche la XVII edizione del Premio Curcio per le Attività Creative, il «Premio» nasce infatti come attività di promozione sociale, di lotta all’analfabetismo, di riduzione della povertà educativa.
Il tema di quest’anno è “COLTIVARE I GERMOGLI DELLA LEGALITÀ”, perché come affermava Giovanni Falcone: “L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”.
Al termine di tutta la presentazione e della consegna dei Diplomi di Laurea e delle relative onorificenze, abbiamo voluto rivolgere qualche domanda proprio alla Presidente Cristina Siciliano.
Un Armando Curcio 4.0, ce ne vuole parlare tra editoria, Istituto, premi e Associazione?
Sembra quasi una cosa avveniristica, in realtà noi peschiamo molto dalla nostra tradizione (Armando Curcio nasce nel 1927) quindi la nostra storia è assolutamente importante e nel solco di quella tradizione che riusciamo ad affrontare le nuove frontiere dell’editoria e, soprattutto, della formazione. Quindi 4.0 perché, ovviamente, per quanto riguarda l’editoria ci affacciamo anche all’editoria digitale, con le piattaforme digitali che vanno ad interagire con un pubblico molto ampio, addirittura arrivando al di là dei confini.
Per quanto riguarda la parte di formazione la nostra Università è unica ed originale, non ci sono altri progetti di questo tipo.
Lavoriamo molto sulla verticalizzazione delle competenze, sull’affinamento delle abilità e riusciamo a costruire e, forse è proprio questo il nostro punto di forza, una formazione universitaria ad personam ed è questo che poi garantisce uno sbocco sul mercato del lavoro, riuscendo a raggiungere dei risultati di 100 su 100 in così breve tempo, nell’arco dei tre mesi successivi alla laurea, non aspettano, non rimangono nel consueto oblio ed abbiamo centrato l’obiettivo nella fondazione dell’Università.
Un Premio Curcio che va ad incentivare la creatività dei più giovani, che avete da 17 edizioni, ce ne parla?
Con il Premio Curcio per le Attività Creative siamo stati fortunati sin da subito, abbiamo conseguito l’appoggio delle istituzioni, dalla Presidenza della Repubblica al Senato. Il Premio trae la sua forza anche dall’appoggio fornito dalle scuole, attraverso anche la ANP e dalle famiglie anche con l’AGE. Quinti tutti insieme per portare al centro della nostra attenzione lo sviluppo culturale dei nostri ragazzi e finalmente la consapevolezza che questa crescita culturale passa attraverso la lettura, che è lo strumento principe.
Io sono un po' antica preferisco il libro classico all’e-book, il mercato come risponde?
Ed è così, consideri che il mercato editoriale digitale ha un coefficiente di penetrazione e copre solo una percentuale irrisoria del nostro mercato, quindi noi siamo sul digitale, i nostri cicli produttivi devono essere avveniristici ma nel contempo dobbiamo essere molto attenti a quella che è la realtà del mercato di riferimento.
Una domanda finale, next stop ovvero progetti futuri?
Diciamo che stiamo lavorando su un progetto importantissimo, che non possiamo spoilerare, dobbiamo essere al passo per partner importanti, tra questi Sky Arte e Mondadori, con i quali ci pregiamo di essere amici e non concorrenti.”
Applauso al mondo Armando Curcio!
Stefania Vaghi
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