Dal 17 al 20 novembre il Teatro Brancaccio di Via Merulana ha presentato un classico del musical “Grease” di Jim Jacobs e Warren Casey, prodotto da Compagnia della Rancia e con la regia di Saverio Marconi, proprio nell’anno della morte di Olivia Newton John, indimenticabile protagonista del film, insieme a John Travolta, ormai diventato un cult, campione di incassi del 1978.
Oltre 25 anni di repliche per un musical che dal 1997, registra il sold out ovunque venga proposto e al Brancaccio non è stato da meno.
Fa piacere vedere come in sala lo spettacolo metta d’accordo diverse generazioni: dal pubblico più adulto che, all’epoca, ha apprezzato il film a uno molto più giovane, ma che è risultato il più entusiasta in assoluto.
Sul palco in un gioco di luci, di effetti speciali e tanta tantissima musica, rigorosamente live ed in italiano, una giovane crew, composta da 18 elementi, tra i quali troviamo: Simone Sassudelli nel ruolo di Danny Zuko e Francesca Ciavaglia in quello di Sandy, al suo esordio da protagonista, insieme a loro l’esplosivo Kenickie (Giorgio Camandona), la ribelle e spigolosa Rizzo (Gea Andreotti/Silvia Riccò), Miss Lynch (Elena Nieri), i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo angelo rock Amerigo Vitiello (nella parte anche di Vince Fontaine), che tutte avremmo voluto avere una volta nella vita!
La storia è nota e celebre, siamo nel 1957 nella Rydell High School che riapre dopo la pausa estiva, ci si incontra, si raccontano le vacanze, gli amori.
C’è chi arriva per la prima volta in una nuova scuola come Sandy e racconta di un ragazzo conosciuto in spiaggia Danny, dolce, carino…
Peccato che lo stesso sia l’idolo della scuola e dei T-Birds.
Sandy entra a fatica a far parte delle Pink Ladies e tenterà di riconquistare Danny, nella versione conosciuta in spiaggia
Una versione del film rivista e corretta e adattata per il teatro che convince e che accende il pubblico ogni volta che parte una delle ultracelebri canzoni della colonna sonora.
Un inno all'amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell'adolescenza, oltre che a un'epoca - gli anni '50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro.
Brillantina, giacche di pelle, gonne a ruota, tutto il look riportato alla perfezione per una ricostruzione precisa e puntuale di tutto, nei minimi particolari.
Perdoniamo qualche lievissima sbavatura nelle parti cantate, rigorosamente in italiano, gli attori performer in scena sono perfettamente sincronizzati, soprattutto, nelle scene di gruppo che sono, in assoluto, le migliori.
Grande ritmo, grande verve, applausi a scena aperta per uno spettacolo che strappa il 10 e lode, con un gran finale con canzoni in replica dove tutto il pubblico è in piedi e canta e balla con gli attori e dove i telefonini tra scatti e filmati la fanno da padroni.
Un applauso a tutti ed evviva la GREASE MANIA!
Stefania Vaghi
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