Un autentico e portentoso spettacolo nello spettacolo, questo è in sostanza IL MAGO DI OZ in scena al Teatro Brancaccio di Roma fino al prossimo 30 aprile, per la regia di Maxim Romanov.
La compagnia ROMANOV ARENA, mette in scena non solo l’ultracelebre fiaba scritta da L. Frank Baum, ma la rivisita in chiave ultra moderna, abbinando alla spettacolarità del musical, danza, acrobazie e numeri da circo contemporaneo, che lasciano il pubblico letteralmente a bocca aperta, strappando applausi a scena aperta, al termine di ogni singola performance.
Ad ogni cambio di quadro, di scenografia, di outfit, corrisponde un numero circense, una performance acrobatica: dalle evoluzioni aeree al cerchio e alle funi, a prove di contorsionismo, di equilibrismo mozzafiato, ad intermezzi che rubano alla danza ritmica, fino al finale con il tappeto elastico.
Tutto è studiato al nanosecondo, non una sbavatura, una battuta persa, un passo od una presa mancata, da applauso tutti e 25 gli interpreti in scena, tra cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale.
Lo spettacolo appassiona, coinvolge, forse in alcune situazione più gli adulti che i bambini, ma è praticamente perfetto, in tutto e per tutto, complici anche le animazioni, le grafiche in 3D, gli effetti speciali e i costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.
Lo spettacolo è in lingua inglese ma c’è un comodo display con i sottotitoli in italiano a caratteri cubitali, state tutti tranquilli!
Ad interpretare Dorothy Anastasia Dyatlova, la più giovane partecipante alla competition "Voice Children" e "The Blue Bird", veramente eccezionale, nel ruolo di Goodwin, invece, Vladimir Dybskiy, solista dei migliori musical moscoviti, sulla musica originale scritta e diretta dal giovane compositore Andrei Zubets.
La trama è presto detta: la giovane Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese incantato e fantastico di Oz.
Da qui parte la storia di Dorothy per raggiungere la città di Smeraldo, capitale del regno per incontrare il Mago di Oz e poter ritornare dai suoi zii.
Nel suo cammino incontrerà tre strampalati e divertentissimi compagni di avventura uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un uomo di latta che vorrebbe avere un cuore ed un leone codardo che vorrebbe avere coraggio.
Sul loro cammini di tutto e di più da maghi malvagi a campi di papaveri soporiferi, ma tutto è bene quel che finisce bene, neanche a dirlo!
Uno spettacolo in due tempi assolutamente ben orchestrato e congeniato che scorre benissimo, diverte, ammalia, stupisce e regala anche alcuni momenti di pathos allo spettatore, soprattutto durante i numeri circensi più difficili e spericolati, che lasciano col fiato sospeso fino al termine dell’esecuzione.
Uno spettacolo assolutamente da non perdere, applauso vero e sincero alla bravura e alla estrema professionalità di tutta la compagnia ROMANOV ARENA.
Perché ogni tanto fa bene a tutti tornare bambini, almeno per il tempo di uno spettacolo teatrale!
Stefania Vaghi
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