International Couture: Mediterranean Sunset Conquista Il MAXXI

International Couture: Mediterranean Sunset Conquista Il MAXXI

L’International fashion show ha visto in passerella le creazioni di A’biddikkia (Panarea), Kartikeya (India), Laith Maalouf (Giordania), Missaki Couture (Libano), Morocco Fashion House by Hayat (Marocco), Villaamoon (Kuwait) & Fleur d'Oranger calzature (Italia)

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Moda e arte in un connubio perfetto, in un ponte ideale tra culture che ha unito l’occidente e l’oriente, questo il leitmotiv del fashion show International Couture che ha sfilato nel giardino del MAXXI a Roma.

Una sfilata giunta alla sua decima edizione che per questa torrida serata estiva ha avuto un titolo romantico, evocativo “Mediterranean Sunset” e che ha visto sul blasonato catwalk creazioni provenienti dall’India, dalla Giordania, dal Libano, dal Marocco, dal Kuwait, senza dimenticare, naturalmente, l’Italia.

Creazioni lussuose, tessuti preziosi, accessori glamour che hanno rappresentato il viaggio di una giovane ed elegante Dama, dallo spirito moderno e internazionale che decide di scegliere il suo guardaroba Autunno/Inverno, ripercorrendo le vie del tramonto.

Un viaggio nella moda, nell’arte e nella cultura perfettamente orchestrato dalla sua creatrice Maria Christina Rigano, realizzata con il sostegno della fondazione Med-Or, ed organizzato dall’Istituto Culturale Italo Libanese con il Patrocinio dell’Ambasciata del Libano in Italia e di Roma Capitale, Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda.

Ad aprire le danze, direttamente dall’India, da Varanasi, la collezione “Chasing shadows of the mystic old town”di Kartikeya, per una donna regale e al tempo stesso moderna e contemporanea, fasciati in abiti da favola o in sbarazzini e sexy completi pantaloni o in mini dress assolutamente da applauso, il tutto impreziosito dai bagliori dell’oro, dell’argento, del bronzo, con incursioni di indaco e rosso carminio.

Si passa poi ai caftani gioiello delle stilista marocchina Hayat Karimi per Morocco Royal Style Fashion House, nella sua “Majorelle scents”. Tradizione ed innovazione – la stilista ha studiato anche in Italia – che creano pezzi unici, realizzati completamente a mano, impreziositi, come se ce ne fosse bisogno, da gioielli artigianali, ispirati a quelli tradizionali della città imperiale di Fès. Si parte dal classico bianco, per arrivare a sovrapposizioni azzardate viola e ocra, rosso e oro, turchese e oro, corallo e acquamarina e arancio e verde bosco, per una donna regale, principesca, di assoluto charme.

Dall’Italia, dal mare di Panarea, la collezione di Giovanna Mandarano per A’biddikkia “Tributo a Mida”. Una collezione tutta in pura seta, giocata su stampe vivaci e luminose, illuminate da disegni dorate, per una donna iper contemporanea, al passo con i tempi, estremamente elegante anche in una ambiente tipicamente vacanziero e marino.

Rigore, sontuosità e tradizione per i capi della designer kuwaitiana Nashmiya Al-alshuraiaan per Villaamoon, dove il basic del nero è impreziosito da dettagli, ricami e inserti bianchi, senza mai scadere nell’optical, rivisitando in chiave moderna, con un tocco fashion, un capo classico della cultura locale, rendendolo assolutamente contemporaneo e timeless.

Arriviamo al noto e già conclamato lusso e sfarzo del libanese Missaki Couture, con la sua collezione “Calista”: donne fasciate in abiti da sogno, avvolte in piume, tessuti suntuosi, lunghi tubini con affascinanti mantelli arricchiti da pietre e ricami preziosi, come vere e proprie principesse imperiali. I colori spaziano dai neutri chiari, al viola, l fucsia, al verde acido, fino all’immancabile nero impreziosito da ricami fiammanti.

Il viaggio dell’International Couture si conclude in Giordania, alla fioritura dei cactus, nell’iperbolica collezione “Bloom” di Laith Maalouf. Una collezione coraggiosa, fatta di capi iconici, strutturati, in una ricerca sartoriale che spazia in vere e proprie architetture in tessuto. Grande spettacolarità e una overdose di colori e di contrasti per finire in assoluta bellezza, per una donna grintosa, elegante e molto ironica.

International Couture, come ci aveva già abituato nelle precedenti passerelle della “defunta” Altaroma, incanta e convince, e non solo, la novità è che rappresenta anche un momento di management e formazione. Dal prossimo luglio, infatti, International Couture diventerà la piattaforma di lancio per nuove figure professionali specializzate in project management. Un corso di Alta formazione sarà previsto e organizzato dalla fondazione Med-Or rivolto a studenti provenienti da paesi del mediterraneo che concluderanno il loro percorso partecipando attivamente all’organizzazione e alla gestione dell’evento sfilata.

Applauso a tutti, anche e, soprattutto, a chi ha lavorato dietro le quinte: lo styling delle modelle è stato affidato per il parrucco a The Best Club by Wella, con direttore artistico Giovanni Salerno, e per il trucco alla Face Place Academy by Pablo, con Pablo Gil Cagné come direttore artistico. La fotografia editoriale è stata assegnata a Pietro Piacenti.

Alla prossima edizione di International Couture!

Photo credits: Augusto Frascatani 

Stefania Vaghi

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