CHAMPIONS LEAGUE 2019 2020 INTER BORUSSIA DORTMUND 2-0

CHAMPIONS LEAGUE 2019 2020 INTER BORUSSIA DORTMUND 2-0

Grande prova dei nerazzurri che rilanciano le proprie ambizioni europee in questa stagione.

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E il momento della terza giornata del girone di Champions League ed a San Siro scendono in campo Inter e Borussia Dortmund in una gara che per i nerazzurri ha già il sapore della sfida dentro o fuori.

FORMAZIONI UFFICIALI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Barella, Brozovic, Gagliardini, Asamoah; L.Martinez, Lukaku. ALL.: Conte.

BORUSSIA DORTMUND (4-4-2): Burki; Akanji, Weigl, Hummels, Schulz; Hakimi, Witsel, Delaney, Hazard; Sancho, Brandt. ALL.: Favre.

ARBITRO: Taylor (Inghilterra).

LA CRONACA:

Il primo potenziale pericolo della gara viene creato in zona offensiva dell’Inter che conquista un calcio di punizione dal limite dell’area. Ad incaricarsi della battuta è Candreva che mette in mezzo un pallone potente che nessuno tra attaccanti nerazzurri e i difensori gialloneri tocca e quindi questa opportunità viene vanificata. I minuti successivi dell’incontro sono certamente caratterizzati da ottimi ritmi di gioco e intensità nella pressione sulle fonti di gioco avversarie, anche se il taccuino delle occasioni potenzialmente pericolose rimane sostanzialmente immacolato per larghi tratti della partita. All’ottavo minuto Schulz prova una ripartenza sull’esterno ma trova l’efficace chiusura difensiva da parte di Brozovic. Sul successivo ribaltamento di fronte Asamoah mette in mezzo un pallone interessante che Gagliardini prova a deviare con una giocata acrobatica ma senza fortuna. Al 17º buona iniziativa da parte di Sancho che riesce ad arrivare sul fondo e crossare per Brandt ma il giocatore tedesco manca l’appuntamento con la conclusione e dunque la retroguardia nerazzurra si salva. Pochi minuti più tardi è invece l’Inter ad alzare il baricentro grazie a due ottime giocate di Lautaro Martínez che prova due combinazioni strette ma al 19º manca la deviazione sotto porta su un tentativo di cross di Candreva. Sono però queste le avvisaglie del gol che arriva al 22º ed in questo caso è un lancio in verticale di De Vrij che trova l’ottimo controllo orientato da parte dell’attaccante argentino che riesce così ad eludere l’eventuale intervento della retroguardia della formazione tedesca e battere Burki. L’arbitro convalida segnatura dell’attaccante nerazzurro dopo il controllo del VAR che evidenzia come la posizione di partenza della punta sia regolare. Si sblocca dunque il risultato esattamente a metà della prima frazione di gioco ed i nerazzurri prendono progressivamente coraggio. Dopo una fase in cui i ritmi si abbassano ed i nerazzurri sembrano controllare principalmente la reazione del Borussia Dortmund, col passare dei minuti l’Inter riesce a rendersi pericolosa principalmente attraverso le ripartenze; è da un’occasione di questo tipo che al 33º la squadra di Conte protesta per l’eventuale concessione di un calcio di rigore: Candreva mette in mezzo un pallone che Lautaro non riesce ad intercettare ma sembra che ad impedire all’argentino di trovare il giusto impatto con il pallone ci sia un intervento al limite del regolamento da parte di Akanji, ma per l’arbitro della gara, il signor Anthony Taylor è tutto regolare e dunque si prosegue. Nei minuti finali del primo tempo il Borussia prova una reazione soprattutto attraverso alcune iniziative interessanti sviluppate prevalentemente sulla fascia occupata da Hakimi ma questi tentativi non si trasformano quasi mai in tiri effettivamente pericolosi per la porta di Handanovic. L’unica eccezione è un tiro effettuato proprio nell’ultimo minuto della prima frazione dove il portiere sloveno è chiamato ad un grande intervento per blindare la porta nerazzurra sugli sviluppi di un diagonale insidiosissimo scagliato da Sancho ma Handanovic in questo caso è davvero bravissimo. I nerazzurri sono dunque in vantaggio al termine della prima frazione di gioco.

Il secondo tempo prende il via senza che i due tecnici intervengano sui rispettivi schieramenti. Dopo pochi minuti arriva la prima conclusione tentata da Candreva che però non è precisa e dunque non succede nulla. Sono però decisamente interessanti le trame di gioco proposte dai nerazzurri in questa fase di partita e costringono la retroguardia della formazione tedesca a recuperi sempre più affannosi con Lautaro che si conferma una vera e propria spina nel fianco per gli avversari che provano spesso invano a limitarne la pericolosità offensiva. Intorno all’ora di gioco però i gialloneri alzano decisamente il loro baricentro schiacciando la formazione nerazzurra a difesa del proprio settore difensivo. Nonostante questa pressione sempre più martellante però la squadra ospite non concretizza quasi mai con tiri pericolosi la supremazia territoriale che mostra in questa fase della partita. In questi minuti finisce anche la partita di Lukaku e comincia quella di Sebastiano Esposito, classe 2002 all’esordio personale in Champions. Al 64º arriva il secondo grande intervento della partita di Handanovic che va chiudere lo specchio della porta alla conclusione dal limite dell’area di rigore effettuata da Julian Brandt, con la traiettoria che viene anche modificata da una deviazione a due passi dalla linea di porta e dunque rende ancora più difficile e prezioso l’intervento effettuato dal portiere in questa circostanza. Un paio di minuti più tardi Godín prova a servire proprio il giovane attaccante ma il portiere avversario lo anticipa con una buona uscita rasoterra. Al 73º è ancora un’iniziativa di Lautaro Martínez ad impensierire concretamente la difesa del Borussia Dortmund ma il difensore svizzero Akanji riesce a deviare il tentativo di tiro dell’attaccante argentino. Al 76º minuto una mischia in area di rigore nerazzurra porta la squadra ospite ad avere un tiro pericolosissimo che solo una fortunata serie di coincidenze non trasforma nel gol del pareggio. Si tratta comunque di un episodio isolato che non cambia i piani tattici dei nerazzurri che anzi sfruttano la progressiva necessità di sbilanciarsi degli avversari per rendersi pericolosissimi ficcanti contropiede. All’81º è una ripartenza veloce di Lautaro Martínez ed Esposito a costringere la difesa giallonera al fallo da rigore ai danni del giovane diciassettenne nerazzurro che dimostra in quest’occasione di non difettare certamente di coraggio e personalità. Sul dischetto si presenta Lautaro che batte questo tiro dal dischetto in modo tutt’altro che impeccabile consentendo a Burki una parata apparentemente agevole. Sembrano manifestarsi anche questa sera gli incubi di una potenziale rimonta ma la solidità mentale mostrata dai nerazzurri questa sera consente ancora una volta di non cambiare il copione della partita. Il Borussia Dortmund prova altri assalti offensivi ma senza mai riuscire a concretizzare. All’89º arriva poi il raddoppio nerazzurro con Candreva e Lautaro che riescono a rubare palla ai giocatori gialloneri che sono completamente riversati nella metà campo offensiva per cercare di trovare il gol del pareggio ma vengono infilati in un contropiede magistrale che porta i due giocatori a presentarsi a tu per tu con il portiere avversario; Candreva decide di tirare sul primo palo e batte Burki chiudendo di fatto la partita. Per l’Inter arriva la prima vittoria in questo girone di Champions che potenzialmente potrebbe rimettere in corsa i nerazzurri per la qualificazione; molto in questo senso dipenderà dal risultato della gara di ritorno, valida per la quarta giornata del girone, che si disputerà in Germania tra un paio di settimane. Intanto nell’altra gara nel girone il Barcellona ha battuto non senza difficoltà per due a uno lo Slavia Praga in trasferta.

Federico Ceste

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