Le due formazioni forse più discusse della settimana calcistica in Italia si affrontano sul terreno del Meazza con l’obiettivo comune ed opposto di ottenere un risultato positivo per mettere a tacere le polemiche delle ultime ore.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 19 Lazaro, 8 Vecino, 77 Brozovic, 23 Barella, 34 Biraghi; 10 Lautaro, 9 Lukaku.
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 2 Godin, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 20 Borja Valero, 21 Dimarco, 30 Esposito, 33 D'Ambrosio, 39 Vergani, 40 Fonseca, 87 Candreva.
Allenatore: Antonio Conte.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): 1 Silvestri; 13 Rrahmani, 21 Gunter, 33 Empereur; 5 Faraoni, 34 Amrabat, 32 Pessina, 88 Lazovic; 20 Zaccagni, 14 Verre; 29 Salcedo.
A disposizione: 22 Berardi, 96 Radunovic, 8 Henderson, 9 Stepinski, 11 Pazzini, 15 Bocchetti, 18 Lucas Felippe, 25 Danzi, 27 Dawidowicz, 30 Wesley, 66 Tutino, 98 Adjapong.
Allenatore: Ivan Juric.
LA SQUADRA ARBITRALE:
Arbitro: Valeri.
Assistenti: Bottegoni, Rocca. Quarto Uomo: Di Martino.
VAR: Giacomelli. Assistente VAR: Vivenzi.
LA CRONACA:
La prima occasione della partita si registra al quarto minuto di gioco quando Biraghi si incarica della battuta di un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore conquistato da Lazaro. Il tiro frutta soltanto un calcio d’angolo. Sulla successiva ripartenza è invece il Verona a rendersi pericoloso con una combinazione tra Faraoni e Salcedo ma De Vrij interviene con tempismo e spazza l’area di rigore. Nei minuti successivi l’Inter gestisce maggiormente il possesso palla alimentando una netta supremazia territoriale. Al 10º minuto è Lautaro Martínez a sfiorare il gol con un colpo di testa ma la palla termina alta. Il Verona affida il suo piano tattico esclusivamente alle ripartenze ed è in una di queste circostanze che Zaccagni si lancia nello spazio, Handanovic è costretto ad uscire per tentare di chiudere lo specchio della porta all’attaccante veronese che però viene sfiorato dal portiere; l’arbitro concede il calcio di rigore che viene trasformato da Valerio Verre con una conclusione centrale. Il Verona passa dunque in vantaggio al 19º minuto di gioco. Questa nuova situazione di punteggio fa riversare l’Inter nella metà campo offensivo con grande veemenza ed i nerazzurri collezionano una serie di grandi occasioni una dietro l’altra: al 25º Lukaku prova a colpire di testa un pallone vagante ma l’occasione sfuma. Pochi istanti più tardi tocca ancora all’attaccante belga tentare una conclusione dalla distanza ravvicinata ma la palla sfiora il palo e termina sul fondo. La pressione offensiva dei nerazzurri in questa fase non si placa e al 27º è una conclusione dal limite dell’area di rigore di Brozovic a scheggiare la parte superiore della traversa. Dopo alcuni minuti giocati a ritmi frenetici cala l’intensità della pressione offensiva e dunque per una decina di giri di lancette non si registrano altre opportunità significative: al 37º tocca poi a De Vrij approfittare dello spazio che gli viene concesso dalla retroguardia del Verona per calciare con potenza e precisione dal limite dell’area di rigore. È soltanto un ottimo intervento del portiere Silvestri ad evitare che questa occasione si trasformi il gol del pareggio. È questa l’ultima occasione significativa della prima frazione di gioco dove per quanto proposto certamente l’Inter non avrebbe meritato di essere sotto nel punteggio.
Il copione della partita non cambia nella ripresa dove sono i nerazzurri a mantenere costantemente il controllo dei ritmi della gara aumentando progressivamente la propria pressione offensiva ed impedendo al Verona di poter proporre le sue solite ripartenze che erano state il vero punto di forza degli scaligeri nel corso del primo tempo. Al 48º buona iniziativa di Lazaro che riesce ad arrivare sul fondo e crossa un buon pallone ma nessuno può intervenire sulla traiettoria e l’occasione dunque sfuma. Al 55º è ancora l’austriaco a provare l’iniziativa individuale ma perde il contrasto con il difensore del Verona, cade in area ma l’arbitro giustamente lascia correre. Al contrario di quanto accadeva nel primo tempo ora i veronesi non riescono mai ad alleggerire la pressione offensiva dei nerazzurri che di minuto in minuto si fa sempre più asfissiante. Tre minuti più tardi un’altra grande opportunità per i nerazzurri che con un’azione personale di Lautaro Martínez trascinano palla in piena area di rigore ma poi la densità difensiva della squadra veronese impedisce all’attaccante argentino di poter calciare verso la porta e dunque questa grande occasione viene vanificata. La gara assume sempre più i contorni di un assedio ed un paio di minuti più tardi è Lukaku a provare una conclusione di potenza dal limite dell’area di rigore ma il tracciante disegnato dall’attaccante termina di pochissimo sul fondo. Al 62º nel giro di pochi istanti prima Skriniar e poi Lázaro provano a trovare la via della rete attraverso due colpi di testa ma senza fortuna. Il gol arriva però al 65º quando Lázaro spinge un contropiede a gran velocità ed arriva sul fondo riuscendo a crossare un pallone teso sul quale si avventa con grandissimo tempismo Vecino che colpisce di testa non lasciano scampo al portiere Silvestri. L’Inter trova dunque il meritatissimo pareggio a 25 minuti dalla fine. Al 73º ottima iniziativa personale di Bastoni che approfitta della libertà concessa dalla difesa del Verona per andare pericolosamente al tiro dall’interno dell’area di rigore ma anche in questo caso è decisivo un ottimo intervento da parte di Silvestri. Al 78º da segnalare uno sfortunato scontro di gioco tra Rrahmani e Vecino che nel tentativo di contendersi un pallone vagante rimangono entrambi contusi a terra. All’80º grandissima occasione per l’Inter che potrebbe approfittare di un disimpegno difensivo sciagurato da parte di Ambrabat, Lukaku si avventa sulla sfera e anticipa Silvestri ma incredibilmente non riesce ad indirizzare la palla verso la porta; quest’occasione si aggiunge a quella di pochi minuti prima quando lo stesso Lukaku aveva mancato una clamorosa occasione per portare i nerazzurri in vantaggio sugli sviluppi di una palla vagante in area che l’attaccante non era riuscito a controllare efficacemente. La supremazia territoriale espressa nel secondo tempo viene però premiata nei minuti finali e all’83º i nerazzurri trovano il gol del vantaggio con Barella che si rende protagonista di una ottima azione personale che conclude con un tiro a giro dalla distanza che assume una traiettoria potente e precisa tale da rendere questa conclusione assolutamente imparabile per il portiere del Verona. Per Barella si tratta di una vera e propria prodezza individuale che fa letteralmente impazzire il pubblico del Meazza. I minuti finali vedono i nerazzurri gestire con grande naturalezza e il pallone essendo anche favoriti dall’inconsistenza offensiva del Verona in questa fase conclusiva della gara. Dunque non si registrano altre opportunità da rete significative né da una parte né dall’altra. Dopo cinque minuti di recupero arriva il fischio finale dell’arbitro che sancisce la vittoria dell’Inter decisamente meritata per quanto espresso ma decisamente complicata per come è stata raggiunta.
La vittoria dei bomber che non ti aspetti: Vecino di testa e Barella con una prodezza balistica regalano un meritatissimo successo alla squadra di Conte, decisamente utile per mettersi alle spalle una settimana ricca di polemiche.
Gialloblù avanti con il rigore di Verre poi il dominio totale dei nerazzurri che nel secondo tempo ribaltano il risultato con i gol dei due centrocampisti. Lautaro si conferma al top mentre Lukaku spreca due occasioni clamorose che solo la vittoria farà cadere nel dimenticatoio.
Federico Ceste
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