È tempo di quinta giornata della fase gironi di Champions League. Per i nerazzurri la trasferta di Praga è una gara che non ammette un risultato diverso dalla vittoria per conservare qualche speranza di qualificazione agli ottavi.
Formazioni ufficiali
SLAVIA PRAGA (4-3-3): Kolar; Coufal, Kudela, Frydrych, Boril; Soucek, Stanciu, Husbauer; Masopust, Olayinka, Sevcik. Allenatore: Trpisovsky.
INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, De Vrij, Skriniar; Candreva, Vecino, Borja Valero, Brozovic, Biraghi; Lukaku, Lautaro. Allenatore: Conte.
ARBITRO: Marciniak (Polonia)
La cronaca:
Partita che inizia subito con grande intensità e tanti duelli soprattutto nella zona centrale del campo; è un recupero palla di Souccek ad ispirare il primo tiro in porta nella gara al quinto minuto quando il centrocampista ceco ruba palla a Brozovic e calcia ma non impensierisce Handanovic. Al 10º minuto di gioco arriva la prima grande occasione per l’Inter che con un passaggio filtrante di Borja Valero riesce a liberare in contropiede Lautaro Martínez a tu per tu con il portiere avversario ma l’argentino non trova la porta. Per alcuni minuti successivi il copione della partita non cambia con le squadre che si fronteggiano lungamente in duelli piuttosto aggressivi che però non si traducono in occasioni significative. Il risultato si sblocca al 19º quando l’Inter riesce ad imbastire un contropiede rapido in cui Lukaku vince un paio di contrasti con lo strapotere fisico e poi serve un pallone al centro area dove Lautaro Martínez si coordina splendidamente di prima intenzione gira la sfera alle spalle del portiere. Aver sbloccato il risultato regala fiducia all’Inter che tre minuti più tardi si rende nuovamente pericolosa con lo stesso Lautaro che calcia da fuori area con una conclusione rasoterra che Kolar riesce a deviare in calcio d’angolo. Occasione pericolosa al 31º per lo Slavia Praga che dopo una serie piuttosto prolungata di passaggi manda al tiro dal limite dell’area di rigore Husbauer ma Handanovic si fa trovare pronto. Poi azione molto importante al 35º quando l’Inter troverebbe il raddoppio con Lukaku con una grande azione finalizzata dall’attaccante belga ma dopo alcuni istanti interviene la Var ed assegna un calcio di rigore nell’area opposta dove nell’azione precedente De Vrij aveva contrastato l’attaccante nigeriano Olayinka. Dal dischetto si presenta Soucek; Handanovic sfiora la palla con il piede di richiamo ma non può evitare il gol dei padroni di casa. Episodio potenzialmente devastante per i nerazzurri che nei minuti successivi però riescono a non perdere la calma anche se non si registrano più occasioni significative né da una parte né dall’altra fino alla pausa di metà gara.
Il secondo tempo prende il via con i nerazzurri che assumono con più decisione l’iniziativa nella metà campo offensiva e i padroni di casa che progressivamente sono costretti fisiologicamente a far calare i ritmi della pressione sui portatori di palla nerazzurri. Il primo tiro della ripresa è comunque dei padroni di casa ed arriva al 51º quando Husbauer calcia dal limite dell’area. Succede abbastanza poco nei minuti successivi fino a quando Handanovic effettua un grande intervento deviando di piede un tentativo di conclusione dalla distanza di Olayinka. Allo scoccare dell’ora di gioco poi i nerazzurri cominciano ad alzare con decisione il baricentro delle proprie azioni. Continua la pressione degli ospito che con un lancio lungo in profondità partito della difesa e un ottimo cross di Candreva manda Lukaku a colpire di testa ma la deviazione dell’attaccante belga sbatte ancora una volta sul legno. L’Inter continua a spingere con grande determinazione e grazie ad una palla recuperata in zona offensiva da Brozovic il croato può calciare verso la porta da posizione centrale ma abbastanza arretrata; il tiro è davvero pregevole ma sbatte beffardamente sulla traversa ancora una volta, danno l’idea di una partita realmente maledetta per i nerazzurri. La squadra però non si perde d’animo e continua questa sorta di tiro al bersaglio prolungato verso la porta della squadra ceca che prosegue con un tentativo di tiro dalla distanza di Lautaro Martínez che si spegne di poco alto sopra la traversa. Pochi istanti più tardi tocca a Borja Valero iscriversi al referto nelle conclusioni con una traiettoria centrale che non impensierisce l’estremo difensore avversario. È sostanzialmente un monologo quello che va in scena in quest’ultima fase della gara con i nerazzurri che hanno un bisogno assoluto di vincere per sperare ancora nella qualificazione agli ottavi e continuano con grande forza ad spingere in zona offensiva fino all’81º quando finalmente la squadra di Conte riesce a sfatare il tabù di questa serata stregata; Lautaro avvia la ripartenza e Lazaro, entrato da pochi minuti in campo, serve un pallone in verticale su cui Lukaku si avventa e batte il portiere avversario. A questo punto la squadra di casa è costretta ulteriormente a sbilanciarsi per mantenere viva qualche speranza di qualificazione in Europa League e questa situazione agevola ulteriormente i tentativi di ripartenza dei nerazzurri che continuano a tentare ribaltamenti di fronte in velocità ed è una situazione che permette ai nerazzurri di trovare nuovamente la via del gol sull’asse collaudatissimo Lukaku-Lautaro: in questo caso è il belga ad essere largo sulla fascia e servire l’attaccante argentino che non si fa pregare ed ancora una volta di prima intenzione calcia verso la porta non lasciando spazio ad eventuali interventi in extremis di Kolar. Con questa ulteriore marcatura l’Inter si mette al riparo da eventuali sorprese ed anzi continua a spingere e al terzo minuto di recupero, quando le energie mentali e fisiche dello Slavia sono ormai completamente esaurite, Lukaku fa valere ancora una volta una supremazia fisica imbarazzante e con un’azione personale tecnicamente davvero pregevole mette nuovamente la palla alle spalle del portiere avversario. Anche in questo caso però interviene il Var e cancella questa segnatura; un peccato che non influisce sul risultato perché pochi istanti dopo viene sancita la fine della partita ma un gol di questa fattura avrebbe certamente meritato di finire nei tabellini della gara.
Per l’Inter arriva dunque una vittoria sofferta quanto meritata per quanto proposto soprattutto nella ripresa dove la differenza di qualità tra le squadre si è fatta progressivamente sempre più evidente. La contemporanea vittoria del Barcellona concede qualche speranza in più di qualificazione ai nerazzurri che all’ultima giornata affronteranno in casa propria la formazione catalana già qualificata e se l’Inter dovesse fare risultato pieno sarebbe certa di qualificarsi indipendentemente dal risultato del Borussia Dortmund.
Federico Ceste
© Riproduzione riservata