Il posticipo domenicale della 16ª giornata si è concluso con un pareggio che per la dinamica della partita può senz’altro essere sintetizzato con un sapore dolce per la Fiorentina e un gusto decisamente più amaro per l’Inter che si è vista aggiungere per l’ennesima volta sul campo di Firenze negli ultimi minuti di gioco, abbondantemente oltre il 90º.
Si è trattato senza dubbio di una partita in cui nessuna delle due squadre ha brillato per qualità di gioco e continuità nel proporre trame offensive. Aver sbloccato subito il risultato aveva messo nelle migliori condizioni l’Inter per poter gestire il proprio piano gara. Situazione questa ideale per poter dare un occhio attento alla gestione delle energie fisiche e mentali messe a dura prova dall’ennesimo periodo frenetico del calendario in cui, complici i molti infortuni, sono stati costretti sostanzialmente sempre gli stessi giocatori da qualche mese a questa parte.
Si può senz’altro ricercare in questa situazione una delle cause di una serie di risultati non del tutto positivi ottenuti in gare dove comunque la squadra ha mostrato di saper stare dentro le partite fino alla fine, anche in contesti e con l’avversario difficili.Questo è senz’altro un merito da riconoscere ad Antonio Conte che da questo punto di vista ha fatto fare alla squadra nerazzurra un notevole passo in avanti. Per dare un seguito positivo a questa stagione però sono indubitabilmente necessari altri passi in avanti sotto il profilo di acquisti di spessore a gennaio che possono garantire le giuste doverose partite di riposo a quei giocatori che fin qui non hanno mai potuto rifiatare per mancanza di alternative valide da poter schierare.
Un altro passaggio che coinvolge più direttamente l’allenatore leccese è quello di non doversi fossilizzate forzatamente su un modulo come il 3-5-2 che non sempre sembra in grado di far rendere al meglio i giocatori a disposizione. È vero ed è giusto che una squadra ed un allenatore abbiano un modulo di riferimento ma è altrettanto doveroso che, in situazioni di emergenza come quella che sta vivendo la squadra in questo momento, un allenatore cerchi di adattare il proprio stile di gioco ai giocatori in grado di poter dare un contributo in un determinato frangente della stagione. Ad esempio la copiosa presenza di esterni in grado di occupare le fasce difensive suggerirebbe la possibilità di schierare la squadra con una classica difesa a quattro. Con questo nuovo ma vecchio schieramento difensivo probabilmente crescerebbe anche la qualità delle prestazioni di giocatori come Godin e Skriniar che in questo avvio di stagione sono parsi decisamente sottotono probabilmente anche per la poca dimestichezza con i movimenti del modulo a tre in retroguardia.
Come si dice spesso i guai quasi mai vengono da soli ed in una serata che è già costata molto all’Inter in termini di classifica si sono anche concretizzate le ammonizioni di Brozovic e Lautaro Martínez che hanno fatto scattare per entrambi una giornata di squalifica che sconteranno nell’ultimo turno del 2019 che vedrà opposta l’Inter al Genoa in una gara che ha tutte le sembianze della classica buccia di banana su cui è facilissimo scivolare per le squadre di vertice. Mai come nella sfida con i rossoblù però sarà importante ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo per arrivare alla pausa natalizia con il giusto grado di fiducia verso la seconda parte della stagione dove i nerazzurri dovranno cercare di concretizzare l’ottimo avvio di stagione fin qui mostrato ma che non ha portato risultati tangibili ed apprezzabili, e che un ulteriore risultato negativo contro la squadra guidata da Thiago Motta farebbe apparire agli occhi della critica, già solitamente poco benevola nei confronti dei nerazzurri, come decisamente meno positiva di quanto non dicano i risultati ottenuti fino a qui.
Un capitolo fondamentale per dare un futuro positivo a questa stagione sarà però soprattutto quello legato al mercato perché è palese che questa squadra se vuole raggiungere obiettivi importanti già in questa stagione agonistica debba intervenire in modo pesante sul mercato andando ad inserire nella rosa a disposizione di Conte almeno tre o quattro elementi di valore per dare una profondità diversa alla rosa nerazzurra. Anche con un mercato numericamente e qualitativamente importante non sarà facile continuare la lotta al vertice con Juventus e Lazio ma essere in questa posizione alla vigilia dell’apertura della sessione invernale di trasferimenti obbliga la dirigenza e la proprietà se vogliono dar seguito ai programmi ambiziosi più volte sbandierati in questi anni a fare ogni sforzo possibile per aumentare le scelte a disposizione di Conte.
A tutto questo però si dovrà pensare dopo aver concentrato tutte le proprie energie sull’ultima gara di campionato per non trasformare l’ennesima vigilia natalizia in un dramma agonistico come spesso è successo negli anni precedenti in cui una sconfitta nel turno prenatalizio è stata foriera di un periodo invernale dal letargo prolungato che ha spesso compromesso le stagioni dei nerazzurri. Da qui si vedrà se questa stagione potrà avere un finale diverso o se sarà l’ennesimo deludente deja-vu che anticiperà una stagione destinata a concludersi nella delusione per i traguardi lungamente assaporati ma mai concretizzati.
Federico Ceste
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