SERIE A 2019 2020 ATALANTA MILAN 5-0

TRACOLLO ROSSONERO A BERGAMO.

stampa articolo Scarica pdf

FORMAZIONI UFFICIALI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Castagne, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez, Malinovskiy; Ilicic. ALL.: Gasperini.

MILAN (4-3-3): G.Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Bennacer, Bonaventura; Suso, Leao, Calhanoglu. ALL.: Pioli. 

ARBITRO: La Penna di Roma.

LA CRONACA:

Per vedere la prima azione pericolosa della partita non bisogna attendere molto e sono i padroni di casa ad andare al tiro dopo nemmeno 60 secondi di gioco con Ilicic che calcia abbastanza pericolosamente dal limite dell’area di rigore in posizione centrale ma la palla non prende il giro sperato dal giocatore atalantino e dunque l’occasione sfuma. È comunque questa una chiara dichiarazione d’intenti del piano gara impostato dall’Atalanta che anche nei minuti successivi continua a premere con grande continuità e determinazione sull’acceleratore. Al quarto minuto Gossens e Malinovskiy trovano una combinazione in velocità sulla fascia ma tutto viene vanificato dalla posizione irregolare dell’esterno offensivo di Gasperini. Un paio di minuti più tardi arriva il primo timido tentativo di risposta da parte del Milan con passaggio filtrante tentato da Suso per Leao ma lo spagnolo sbaglia la misura dell’assist che diventa così facile preda di Gollini. Al nono minuto azione personale di Gomez che dopo una giocata pregevole tenta di mettere in mezzo un pallone pericoloso ma trova un efficace intervento di Donnarumma. La supremazia territoriale mostrata in questi primi minuti da parte dell’Atalanta trova un’effettiva concretezza al 10º minuto quando la squadra nerazzurra passa in vantaggio con il gol realizzato da Gomez, quando l’attaccante argentino approfitta della libertà concessa sull’esterno per convergere verso il centro e trovare una conclusione che riesce ad essere sia precisa che potente senza lasciare alcuno scampo al portiere del Milan Donnarumma. Il vantaggio non cambia il copione della partita nemmeno nei minuti successivi dove a fare gioco sono esclusivamente i giocatori di Gasperini che fanno di ritmo ed intensità una costante che rende davvero difficile la partita del Milan fin dalle prime battute di gioco. Al 14º è ancora un incontenibile Gossens ad ispirare l’azione offensiva dell’Atalanta ma il tentativo di cross dell’esterno non trova compagni e la difesa del Milan può sventare il pericolo. I rossoneri confermano di soffrire inserimenti sulla trequarti offensiva anche un minuto più tardi quando Pasalic effettua un tiro dal limite dell’area di rigore e scheggia la parte superiore della traversa. Soprattutto fino a questo momento è sembrata evidente come in campo ci fossero solo i giocatori nerazzurri con il Milan incapace di reagire e gestire palla. Nei minuti successivi i bergamaschi abbassano progressivamente la velocità delle proprie azioni mantenendo comunque costantemente il controllo di palla e gestendo a proprio piacimento i ritmi di gioco. Al 18º minuto ci prova il Milan sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti battuto da Suso; è Musacchio a tentare la deviazione aerea ma senza inquadrare lo specchio della porta. Un minuto più tardi grave errore in disimpegno di Rodriguez che perde palla in una zona di campo piuttosto pericolosa servendola a Castagne pronto a colpire verso Donnarumma ma l’arbitro ferma l’azione per la posizione di fuorigioco dell’esterno belga. Si tratta comunque sostanzialmente di un monologo da parte dell’Atalanta che gioca su ritmi decisamente più elevati rispetto al Milan. Al 22º è Gomez a provarci con un’azione personale ma il tiro del fantasista argentino viene respinto efficacemente dalla retroguardia rossonera. Al 28º il Milan ci prova con un tentativo dalla distanza da parte di Rodriguez che però termina fuori dello specchio della porta difesa da Gollini. La fase finale del primo tempo è forse la migliore della partita da parte del Milan che prova almeno in un paio di circostanze ad alzare il proprio baricentro e cerca di rendersi pericoloso in zona offensiva difettando però nella precisione dell’ultimo passaggio che vanifica i tentativi di Suso e Calhanoglu tra il ’34º ed il 35º minuto. I rossoneri continuano a provare anche nei minuti successivi ad alzare la pressione offensiva ma le combinazioni tra i giocatori rossoneri sono sempre controllate senza particolari problemi da una difesa atalantina piuttosto ordinata. Al 37º da segnalare l’ammonizione di Musacchio che colpisce Ilicic rischiando probabilmente anche il cartellino rosso ma l’arbitro conferma la prima decisione di ammonire soltanto il centrale difensivo argentino. Tocca poi ad una combinazione in velocità tra Gomez ed Ilicic liberare al tiro il centrocampista sloveno; in questo caso Donnarumma si distende e devia la palla lontano dallo specchio della porta. L’ultimissima parte del primo tempo è quella meno intensa dal punto di vista del ritmo proposto dalle squadre che dunque giungono alla pausa di metà gara senza creare ulteriori azioni pericolose. Termina dunque il primo tempo dove per il Milan può considerarsi un vero e proprio affare trovarsi in svantaggio solo di un gol vista la supremazia territoriale proposta dall’Atalanta nella prima frazione di gioco.

Cambio tra le fila dei rossoneri ad inizio ripresa con Rodriguez che lascia campo a Calabria; il difensore svizzero termina la sua gara dopo essere stato in costante apprensione sulla propria fascia di competenza. I primi minuti della ripresa sembrano proporre un Milan più propositivo nelle prime battute della seconda frazione di gioco anche se il giro palla proposto dai rossoneri non sfocia mai in azioni efficaci in zona offensiva. È un lancio in profondità di Suso per Leao a lanciare il portoghese verso l’area di rigore ma al momento del controllo in area il nuovo acquisto del Milan si fa anticipare dall’ottima uscita bassa di Gollini. Al 50º torna in avanti l’Atalanta che prova a sorprendere la retroguardia del Milan con una rimessa laterale veloce su cui è Castagne a provare una conclusione di prima intenzione con la palla che sfiora il palo della porta difesa da Donnarumma. Atalanta ancora pericolosa un paio di minuti più tardi quando uno straripante Gossens serve un pallone che premia l’inserimento centrale di Malinovskiy ma il tiro del giocatore ucraino si spegne di poco a lato del palo. Queste due azioni confezionate dall’Atalanta fanno capire come anche quando i bergamaschi giocano a ritmi leggermente più bassi riescono comunque a costruire azioni pericolose mentre la partita del Milan è fin qui quasi totalmente priva di pericoli creati per la porta difesa da Gollini. Al 58º altra grande azione creata dall’Atalanta che come spesso è successo in questa partita a partire dagli esterni riesce a trovare quella superiorità numerica in grado di mandare in crisi la retroguardia rossonera; è così anche in questa circostanza quando Malinovskiy vince il duello col proprio avversario diretto e mette un cross teso sul secondo palo dove prima Castagne e poi Ilicic mancano di pochissimo la deviazione sotto porta. Sono però chiare avvisaglie di un’Atalanta che torna a spingere con determinazione e 60 secondi più tardi trova il gol del raddoppio con l’inarrestabile Gossens che entra in area dalla fascia e calcia verso la porta trovando la deviazione dell’ex rossonero Pasalic che consente ai nerazzurri di raddoppiare. Questa nuova situazione di punteggio galvanizza ulteriormente l’Atalanta che continua a spingere e in meno di due minuti trova nuovamente la via della rete approfittando di un passaggio preciso da una parte all’altra del campo che coglie completamente sbilanciata la retroguardia rossonera e permette ad Ilicic di presentarsi in zona tiro e disegnare una traiettoria imparabile per Donnarumma. L’Atalanta sembra aver definitivamente chiuso ogni discorso relativo all’esito finale della partita anche in considerazione del fatto che il Milan col passare dei minuti si conferma decisamente inconcludente in zona offensiva. In particolare questa situazione di punteggio favorisce in modo evidente l’Atalanta che può impostare la partita sulle azioni di ripartenza che sono le più congeniali per le caratteristiche dei suoi giocatori offensivi. Il Milan dimostra di soffrire oltremisura la pressione organica a tutto campo organizzata dall’Atalanta che spesso costringe il Milan ad errori nei passaggi più elementari. Pioli prova a dare una scossa alla propria squadra inserendo sul terreno di gioco Piatek in luogo di Bonaventura ma in cambio non sembra sortire gli effetti desiderati dal tecnico emiliano. Al 72º l’Atalanta trova nuovamente la via della rete con Ilicic che sfoggia ancora una volta le proprie straordinarie doti balistiche quando disegna una traiettoria imprendibile per il portiere. Con questo quarto gol i minuti finali perdono ulteriormente di senso e Gasperini decide di far entrare sul terreno di gioco Muriel che può approfittare dei grandi spazi offerti dal Milan che è alla ricerca quantomeno del gol della bandiera. Proprio il neo entrato Muriel prova con un lancio lungo a servire Castagne ma l’esterno belga si divora letteralmente il gol consentendo a due passi dalla linea di porta il recupero in estremi della retroguardia rossonera. Ma all’83º la difesa rossonera si fa cogliere totalmente impreparata e basta un lancio in profondità dalle retrovie lancio in velocità Muriel che vince agevolmente il duello individuale con Musacchio presentandosi a tu per tu con Donnarumma che tenta un’uscita disperata che viene però elusa dall’attaccante colombiano che non ha problemi a depositare la palla in rete per la quinta volta. Il punteggio potrebbe assumere proporzioni ancora più clamorose pochi minuti più tardi quando lo stesso portiere rossonero chiude lo specchio della porta al tentativo di conclusione effettuato da un attivissimo Gossens. Nei minuti finali della partita entrambe le squadre lasciano scorrere il cronometro senza cercare ulteriori sussulti offensivi portando a termine una partita che non ha davvero più nulla da dire.

Si chiude dunque sul 5-0 una partita decisamente da dimenticare per il Milan che probabilmente è lo specchio fedele di un inizio di stagione tutt’altro che positivo. Probabilmente solo dal mercato potranno arrivare quelle risorse utili per svoltare una stagione che rischia di essere già priva di obiettivi allo scoccare della pausa natalizia. Dal canto suo l’Atalanta chiude nel migliore dei modi un anno solare che l’ha vista centrare traguardi assolutamente storici e che promette di essere solo il primo di una serie che potrebbe consolidare la squadra nerazzurra tra le grandi del nostro campionato.

Troppo Dea l’Atalanta per un Milan inesistente. L’Atalanta si impone nell’ultimo impegno dell’anno con un perentorio 5-0 che non ammette repliche ed esalta il gioco corale della squadra di Gasperini. Tanti segnali preoccupanti per un Milan incapace di tirare in porta per tutti i 90 minuti.

Il gioco sulle fasce e le conclusioni balistiche di Ilicic si rivelano rebus irrisolvibili per un Milan in cui è difficile trovare un solo giocatore che abbia fornito una prestazione vicina alla sufficienza. I rossoneri affrontano dunque la sosta natalizia con tanti dubbi e qualche speranza legata al mercato.

Federico Ceste 

© Riproduzione riservata