Inizia con uno scontro attesissimo il 2020 di Napoli ed Inter con i nerazzurri chiamati a rispondere al successo del pomeriggio della Juve contro il Cagliari ed i partenopei chiamati a dare continuità alla vittoria ottenuta prima della pausa su l campo del Sassuolo.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
NAPOLI (4-3-3): 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 23 Hysaj, 44 Manolas 6 Mario Rui; 8 Fabian Ruiz, 5 Allan, 20 Zielinski; 7 Callejon, 99 Milik, 24 Insigne.
A disposizione: 25 Ospina, 27 Karnezis, 9 Llorente, 11 Lozano, 12 Elmas, 13 Luperto, 34 Younes, 62 Tonelli, 70 Gaetano, 98 Leandro.
Allenatore: Gennaro Gattuso.
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva, 8 Vecino, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 34 Biraghi; 9 Lukaku, 10 Lautaro.
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 2 Godin, 7 Sanchez, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 16 Politano, 19 Lazaro, 20 Borja Valero, 21 Dimarco, 23 Barella, 30 Esposito.
Allenatore: Antonio Conte.
LA SQUADRA ARBITRALE:
Arbitro: Doveri.
Assistenti: Passeri, Del Giovane.
Quarto Uomo: Fabbri.
VAR e Assistente VAR: Calvarese, Giallatini.
LA CRONACA:
Fin dai primi istanti di gara è chiaro come entrambe le formazioni vogliano puntare a giocare su ritmi decisamente elevati. Brozovic prova la prima conclusione della gara ma il tentativo di tiro viene respinto da Di Lorenzo. Al secondo minuto arriva immediata la risposta del Napoli che sulla successiva ripartenza prova una combinazione tra Lorenzo Insigne e Milik ma il tentativo di colpo di testa dell’attaccante polacco non inquadra lo specchio della porta. Il botta e risposta continua ed è un lancio in verticale dalle retrovie a spianare la strada verso la porta a Lukaku che dopo aver superato Meret si vede respingere un una botta sicura sulla linea di porta da Di Lorenzo. Tuttavia questa grande occasione viene vanificata perché la posizione di partenza dell’attaccante belga viene considerata irregolare. In una gara ricchissima di capovolgimenti di fronte continui, sono comunque i nerazzurri a farsi preferire in questa fase di gara in quanto riescono spesso a rubareplla nella propria metà campo offensiva ed attraverso rapide verticalizzazioni i giocatori di Conte possono presentarsi spesso davanti alla porta del Napoli. Succede anche al settimo minuto quando Lautaro Martínez ruba palla ad Allan ma in questo il giocatore brasiliano riesce comunque a proteggere l’uscita di Meret. All’ottavo il Napoli prova una ripartenza potenzialmente pericolosissima per l’Inter che si fa cogliere sbilanciata; Insigne sbaglia l’ultimo controllo consentendo così il recupero di Handanovic. Come sempre risponde immediatamente l’Inter con una combinazione stretta tra Lukaku e Lautaro con l’argentino che prova il tiro dal limite dell’area di rigore ma non è un pericolo concreto. All’11º errore in disimpegno da parte di Hysaj che consente un recupero palla da parte di Lautaro ma Di Lorenzo evita guai peggiori. Al 14º arriva il vantaggio dei nerazzurri che sugli sviluppi di una ripartenza approfittano di uno scivolone da parte di Di Lorenzo che spiana la strada al contropiede di Lukaku e Lautaro con il belga che approfitta dello spazio creato dai movimenti del compagno di reparto ed appena entrato in area di rigore disegna una traiettoria imprendibile per Meret e, anche grazie alla deviazione della parte interna del palo, termina in rete. Dunque l’Inter riesce a concretizzare in questo momento la supremazia territoriale mostrata fin qui. Il Napoli sembra subire il contraccolpo psicologico della rete subita ed anche nei minuti successivi la squadra di Gattuso soffre molto il piano tattico della squadra nerazzurra. Buona opportunità per l’Inter al 27º quando Candreva arriva sul fondo e crossa in area dove Vecino arriva a colpire di testa ma Meret risponde presente e l’occasione sfuma. Al 33º arriva il raddoppio dei nerazzurri quando Brozovic verticalizza un pallone che coglie per l’ennesima volta sbilanciata la retroguardia del Napoli e Lukaku può partire con la sua classica progressione. Come già successo in precedenza, appena giunto in area il belga scaglia una conclusione potente che Meret non riesce a trattener e termina alle spalle del portiere azzurro. In questo momento la gara sembra essere totalmente indirizzata verso la squadra di Antonio Conte, abile e cinica ad approfittare degli errori difensivi piuttosto macroscopici della retroguardia napoletana fino a questo punto della gara. Il Napoli però prova una reazione d’orgoglio e alza il proprio baricentro tentando un paio di conclusioni nei minuti successivi con Insigne e Milik. Entrambi i tentativi non impensieriscono Handanovic ma sono segnali evidenti di un atteggiamento diverso che pochi minuti più tardi porta il Napoli a realizzare il gol che riapre di fatto la partita al termine di un’azione avvolgente sviluppata sulle fasce, frutto di uno scambio Zielinski-Callejon che arriva sul fondo e crossa in area dove Milik interviene in scivolata mandando la palla alle spalle di Handanovic. La squadra di Gattuso vede premiati gli sforzi offensivi degli ultimi minuti riaprendo la partita nel miglior momento possibile a pochi minuti dalla pausa. Il possesso palla dei minuti successivi alla rete dei partenopei è prevalentemente appannaggio della squadra di Gattuso ma l’Inter riesce a difendere ordinatamente. Si chiude dunque un primo tempo in cui è stata l’Inter a farsi preferire per larghi tratti e forse i nerazzurri avrebbero meritato anche un vantaggio più ampio ma tutto sommato si può dire che il punteggio maturato all’intervallo rispecchia quanto proposto fino a questo momento.
L’inizio della ripresa vede il Napoli galvanizzato dal gol trovato nel finale della prima frazione di gioco che oltre ad aver dato fiducia agli uomini di Gattuso ha anche riportato in partita il pubblico che in questa fase della gara spinge costantemente gli azzurri ad attaccare, mentre la squadra di Conte fermare in campo con un atteggiamento più remissivo. Al 47º Brozovic perde palla su un tentativo di uscita palla al piede ma De Vrij riesce ad anticipare Milik e dunque l’Inter si salva. La supremazia territoriale del Napoli appare in questo momento evidente ma la squadra non riesce a concretizzare il predominio del possesso palla con occasioni offensivamente significative. E soprattutto De Vrij a tenere in piedi la retroguardia del ora sembra trovare pronto a chiudere sui vari tentativi di ripartenza veloce del Napoli. In questo momento i ritmi di gioco sono quasi inevitabilmente decisamente più bassi di quelli proposti nella prima frazione di gioco. Al 62º l’Inter trova ancora la via del gol sugli sviluppi di un cross di Vecino che ha temporaneamente allargato il proprio raggio d’azione; Manolas prova ad intervenire ma di fatto rendere la palla più giocabile per Lautaro che si fa trovare pronto ed a distanza ravvicinata batte per la terza volta Meret. È un gol pesantissimo questo perché arriva nel momento in cui il Napoli stava provando a mettere sul campo il massimo sforzo per arrivare al pareggio. Il Napoli continua a spingere anche nei minuti successivi ma lo fa sempre con pericolosità relativa. Al 66º è Calllejon provare una conclusione di prima intenzione ma il dio non impensierisce particolarmente Handanovic. Un minuto più tardi ci prova Zielinski a girare un pallone vagante ma il rasoterra è troppo debole. Al 70º angolo conquistato dall’Inter che si conclude con un tentativo di tiro dalla distanza da parte del neo entrato Barella che però non è preciso. Un minuto più tardi l’ex centrocampista del Cagliari spende l’ammonizione per impedire una ripartenza da parte di Allan che farà scattare la squalifica per lo stesso Barella. Al 71º brutto gesto di Fabian Ruiz che per contestare una decisione arbitrale a lui sfavorevole tira una pallonata verso la panchina dell’Inter. Incomprensibilmente l’arbitro sceglie di non ammonire il centrocampista spagnolo ma di esibire il cartellino giallo ad Esposito e Antonio Conte. Il Napoli prova l’ennesimo sforzo offensivo che si concretizza con una punizione dal limite dell’area di rigore che Insigne calcia magistralmente ma sfortunatamente la palla colpisce la traversa.Può essere considerato questo il segnale che la partita è ormai definitivamente incanalata verso i binari nerazzurri. Sono da segnalare negli ultimi minuti le ammonizioni a Sensi e Skriniar con quest’ultimo che sarà costretto a saltare la partita con l’Atalanta. All’87º grande occasione per il Napoli con Zielinski che prova una conclusione potentissima dalla distanza costringendo Handanovic con una difficile parata in allungo. In pieno recupero va poi segnalato un clamoroso calcio di rigore non assegnato all’Inter per un fallo di Mario Rui ai danni di Lautaro Martínez quando ormai anche Meret era superato. Episodio questo che comunque sarà ininfluente perché la partita termina senza ulteriori sussulti.
Vittoria importantissima questa per l’Inter che tiene il passo della Juventus e sfata il tabù dello stadio San Paolo che non la vedeva uscire con i tre punti in tasca in gare di campionato da 23 anni. Mentre per il Napoli di si conferma una stagione davvero complicata quella in corso con l’obiettivo zona Champions che sembra allontanarsi sempre di più. Ora per entrambe le squadre si prospetta un’altra giornata tutt’altro che semplice con l’Inter che ospiterà l’Atalanta e sarà priva degli squalificati Skriniar e Barella mentre la squadra di Gattuso andrà a far visita alla Lazio.
Federico Ceste
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