LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 13 Ranocchia, 37 Skriniar; 19 Lazaro, 23 Barella, 77 Brozovic, 20 Borja Valero, 21 Dimarco; 7 Sanchez, 9 Lukaku.
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 6 de Vrij, 10 Lautaro, 12 Sensi, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoumé, 34 Biraghi, 87 Candreva, 95 Bastoni.
Allenatore: Antonio Conte.
CAGLIARI (4-3-2-1): 90 Olsen; 24 Faragò, 40 Walukiewicz, 19 Pisacane, 22 Lykogiannis; 18 Nandez, 17 Oliva, 21 Ionita; 29 Castro, 4 Nainggolan; 9 Cerri.
A disposizione: 1 Rafael, 28 Cragno, 6 Rog, 8 Cigarini, 10 Joao Pedro, 14 Birsa, 15 Klavan, 33 Pellegrini, Simeone.
Allenatore: Rolando Maran.
LA SQUADRA ARBITRALE:
Arbitro: Chiffi. Assistenti: Paganessi, Imperiale. Quarto Uomo: Marini.
VAR e Assistente VAR: Di Paolo, Lo Cicero.
LA CRONACA:
La partita prende il via con il possesso palla del Cagliari che però commette un errore madornale in fase di gestione della sfera e Lukaku effettua un’efficace azione di pressing che costringe Oliva all’errore: dunque l’attaccante belga può recuperare palla, entrare in area di rigore e battere il portiere rossoblù Olsen. Il Cagliari sembra andare in grande affanno anche nei minuti successivi mentre l’Inter continua a spingere con determinazione e al sesto minuto ancora Lukaku prova a concludere verso la porta con un tiro dalla distanza che però trova il muro difensivo cagliaritano ad opporsi. Al 12º occasione per l’Inter che sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Dimarco l’esterno mette in mezzo un pallone che Lukaku devia alle spalle del portiere Olsen con un colpo di testa ma la rete viene annullata per fuorigioco dopo il consulto della Var, anche se le immagini televisive lasciano non pochi dubbi sulla bontà di questa scelta. Al quarto d’ora lo è stesso Dimarco ad ispirare una nuova iniziativa offensiva da parte dell’Inter con un’azione avvolgente che termina con il cross dell’ex giocatore del Parma per la testa di Sanchez che manda la palla di poco alta sulla traversa. La supremazia territoriale dell’Inter rimane però evidentissima ed al 22º la squadra di Conte raddoppia meritatamente quando Barella arriva al cross dal fondo e Lukaku manca la deviazione sotto porta sul secondo palo si inserisce Borja Valero che colpisce prima la traversa e poi manda la palla in rete. A maggior ragione con il raddoppio non cambia il copione della partita con i nerazzurri che controllano molto agevolmente i ritmi cercando alcune accelerazioni per rendersi nuovamente pericolosi in zona offensiva anche se in questa fase specifica della gara le occasioni da gol significative sono abbastanza poche. Torna a farsi viva in attacco l’Inter al 36º quando è Brozovic a tentare un tiro dalla distanza che termina di poco alto sulla traversa. Episodio contestato qualche istante più tardi quando il centrocampista cagliaritano Castro sembra commettere fallo di mano in area sul tentativo di cross dall’esterno di Lazaro ma l’arbitro sceglie di far proseguire il gioco senza intervenire. Anche nel finale della prima frazione è l’Inter a spingere pur senza creare altre opportunità importanti. Si può certamente definire meritato il doppio vantaggio con cui i nerazzurri vanno al riposo di metà gara al cospetto di un Cagliari decisamente confusionario e troppo poco incisivo.
Anche ad inizio ripresa l’Inter prova a premere sull’acceleratore fin dalle prime fasi di gioco e Lazaro conquista un calcio di punizione. Su questa palla inattiva Barella effettua un cross che diventa un assist prezioso per Lukaku per segnare la propria doppietta personale con un colpo di testa che disegna una traiettoria imprendibile per Olsen. L’Inter dunque raddoppia al 49º minuto di gioco. A questo punto il Cagliari prova una timida reazione che si concretizza con un tiro dalla distanza tentato da Cerri su assist in Nainggolan che però non inquadra lo specchio della porta difesa da Handanovic. Dopo alcuni minuti senza occasioni particolari il taccuino delle opportunità da gol per l’Inter si aggiorna con un buon tiro dalla distanza effettuato all’altezza di 20 metri da Nicolò Barella che trova però l’efficace risposta da parte di Olsen. Nei minuti successivi il Cagliari prova ad alzare il proprio baricentro ma non riesce praticamente mai a creare opportunità da rete significative. È un Cagliari che non ha più nulla da perdere quello che si propone in questa fase del secondo tempo in alcune iniziative offensive degne di nota come in occasione del palo colpito dall’ex di turno Radja Nainggolan: il belga si rende protagonista di una percussione in zona centrale che lo libera al tiro ma la traiettoria disegnata dal centrocampista incontra la base del palo che salva Handanovic. Sono però queste le avvisaglie del gol della squadra ospite che arriva quattro minuti più tardi quando un’azione difensiva non perfetta da parte di Godín e Ranocchia permette ad Oliva di tentare il tiro di prima intenzione che si rivela potente e preciso, senza lasciare dunque scampo ad Handanovic. Il gol subito riporta l’Inter ad alzare nuovamente la soglia dell’attenzione. I ritmi in campo in questa fase della partita sono comunque piuttosto blandi e all’80º è un calcio d’angolo battuto dal neo entrato Biraghi a disegnare una traiettoria precisa dalla bandierina che Ranocchia trasforma in gol colpendo la palla di testa e mettendola alle spalle del portiere Olsen. Si sigilla dunque di fatto il risultato con la qualificazione ai quarti di finale per l’Inter che negli ultimi minuti raccoglie una buona dose di applausi anche grazie ad alcune pregevoli giocate tentate dal giovane talento Sebastiano Esposito subentrato nel finale a Sanchez.
Federico Ceste
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