COPPA ITALIA 2019 2020 INTER FIORENTINA 2-1

COPPA ITALIA 2019 2020 INTER FIORENTINA 2-1

Partita ostica ma qualificazione meritata. Esordio in nerazzurro per Eriksen

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La sfida tra Inter e Fiorentina in gara secca che vale la qualificazione alla semifinale Coppa Italia è attesa soprattutto per i possibili debutti in casa nerazzurra dei nuovi arrivi Moses ed Eriksen che in entrambi i casi partono però dalla panchina.

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

INTER (3-4-1-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 87 Candreva, 8 Vecino, 23 Barella, 15 Young; 7 Sanchez; 10 Lautaro, 9 Lukaku.

A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 11 Moses, 20 Borja Valero, 21 Dimarco, 24 Eriksen, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoume, 33 D'Ambrosio, 34 Biraghi, 37 Skriniar.

Allenatore: Antonio Conte.

FIORENTINA (3-5-2): 1 Terracciano; 4 Milenkovic, 17 Ceccherini, 22 Caceres; 21 Lirola, 24 Benassi, 78 Pulgar, 5 Badelj, 29 Dalbert; 25 Chiesa, 38 Vlahovic.

A disposizione: 69 Dragowski, 33 Brancolini, 6 Ranieri, 11 Sottil, 15 Olivera, 16 Eysseric, 18 Ghezzal, 19 Montiel, 23 Venuti, 27 Zurkowski, 63 Cutrone, 93 Terzic.

Allenatore: Giuseppe Iachini.

LA SQUADRA ARBITRALE:

Arbitro: Doveri.

Assistenti: Del Giovane, Prenna.

Quarto Uomo: La Penna.

VAR e Assistente VAR: Mazzoleni, Lo Cicero.

LA CRONACA:

La prima occasione della gara è per la formazione viola che al quarto minuto riesce, sugli sviluppi di un’azione corale, a liberare al tiro la spagnolo Lirola; l’esterno gigliato calcia pericolosamente verso la porta di Handanovic ma la traiettoria si spegne di pochissimo sul fondo. Nonostante questa prima occasione facesse presagire la possibilità di assistere ad una gara piuttosto vivace, in realtà il copione della partita che si sviluppa da quel momento in avanti è piuttosto povero di opportunità significative sia da una parte che dall’altra. In una gara così povera di spunti è quasi inevitabile che il risultato possa essere sbloccato soltanto da un errore in fase difensiva; ed è proprio quello che succede in occasione del vantaggio nerazzurro che arriva al 44º; la retroguardia viola si trova a gestire piuttosto male un pallone vagante in area con un paio di difensori viola che combinano un mezzo disastro nel tentativo di difendere la propria porta e consentono a Candreva di colpire verso la rete da distanza ravvicinata. L’Inter riesce a sbloccare il risultato dunque proprio in chiusura della prima frazione di gioco, nonostante il gioco mostrato in questa fase dell’incontro sia stato tutt’altro che brillante e redditizio dal punto di vista offensivo, con il gioco dei nerazzurri che si era sviluppato prevalentemente attraverso lanci lunghi dalla difesa, spesso sbagliati per errore di precisione nel tentativo di servire l’attaccante dalle retrovie.

Subito in apertura di ripresa i nerazzurri confezionano una bella iniziativa offensiva che coinvolge diversi giocatori e manda al cross in zona pericolosa Lautaro Martínez che prova a servire un pallone arretrato per premiare l’inserimento di un compagno ma trova il provvidenziale intervento in copertura da parte di Badelj che disinnesca il pericolo. I ritmi dell’incontro in questo momento sembrano essere più alti e la continuità di iniziativa in zona offensiva per i nerazzurri decisamente più apprezzabile. Pochi istanti più tardi un’altra combinazione stretta tra il giocatori offensivi dell’Inter libera al tiro prima Lukaku e poi Sanchez ma in entrambe le circostanze manca la precisione nell’ultimo tocco sotto porta. Aver trovato il vantaggio nella fase finale della frazione di gioco consente ai nerazzurri di impostare la partita sulle ripartenze e la minor precisione in fase di copertura della Fiorentina porta i nerazzurri a presentarsi con grande continuità in zona offensiva in questo avvio di ripresa. In questa fase della partita la squadra di di casa colleziona una serie di tiri dalla bandierina che originano alcune occasioni; al 52º è un colpo di testa di Bastoni ad avvicinare i nerazzurri un tiro dal limite dell’area di rigore ad avvicinare i nerazzurri al raddoppio ma il tentativo dell’attaccante argentino termina di poco alto. Tre minuti più tardi sempre da corner nasce l’occasione del tiro dal limite dell’area di rigore per Lautaro Martínez ma la traiettoria si spegne alta di poco. La pressione nei nerazzurri continua ed al 58º si registra un ottimo inserimento centrale di Vecino che arriva a colpire la palla di testa ed indirizzare la conclusione nell’angolino basso ma Terracciano compie un grande intervento e l’opportunità sfuma. Due minuti più tardi in occasione del primo tentativo offensivo della formazione ospite arriva il gol del pareggio con Martin Caceres che segna di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo, anche se probabilmente potevano esserci gli estremi per fischiare un fallo in attacco commesso dal difensore uruguaiano ai danni di Candreva. Quattro minuti dopo ci riprova la formazione viola con un tiro dal limite dell’area di Vlahovic, servito da Chiesa ma Handanovic si fa trovare pronto. Da segnalare come al 66º minuto inizi l’avventura nerazzurra di Eriksen e un minuto più tardi l’Inter trovi nuovamente la via della rete con Vecino che si allarga sulla fascia e crossa un pallone in mezzo all’area che Dalbert prova a rinviare; sulla respinta del brasiliano si avventa Barella che con una coordinazione perfetta scaglia un tiro potente e preciso che non lascia scampo a Terracciano. L’Inter torna dunque avanti nel punteggio meritatamente e poi comincia a controllare i ritmi di gioco senza quasi mai soffrire in occasione delle combinazioni offensive della squadra di Beppe Iachini. Sono abbastanza poche le occasioni create dopo il secondo vantaggio dei nerazzurri e dunque la partita scorre agevolmente verso il proprio finale senza altre clamorose occasioni né da una parte né dall’altra. C’è comunque il tempo di veder entrare sul terreno di gioco il nuovo acquisto Victor Moses nell’ultimo spezzone della gara. Si chiude dunque con la qualificazione alla semifinale da parte dei nerazzurri questa gara; la formazione nerazzurra ottiene dunque il pass, che complessivamente possiamo definire certamente meritato, pur non avendo giocato certamente la gara brillante della sua stagione evidenziando una certa stanchezza in alcuni elementi della rosa nerazzurra, forse troppo impiegati fino a questo momento per mancanza di alternative concrete ed affidabili.

Federico Ceste

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