Nel clima surreale di uno stadio completamente vuoto l’Inter torna in campo per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League che dopo la gara d’andata sembra comunque agevolmente indirizzata in favore della squadra nerazzurra.
Inizio di gara subito interessante per il Ludogorets che prova fin dai primi minuti ad alzare il baricentro cercando di trovare quella realizzazione che potrebbe riaprire il discorso qualificazione. Al quinto minuto approfittando dello sbilanciamento della squadra bulgara l’Inter riparte in rapido contropiede e Lukaku ha una grandissima occasione per presentarsi a tu per tu con il portiere avversario ma la spreca incredibilmente calciando addosso ad Iliev. La partita si sviluppa prevalentemente attraverso lunghe fasi di possesso palla con cui entrambe le squadre provano alternativamente a controllare i ritmi della partita. Dopo un inizio in cui il Ludogorets ha mostrato una buona personalità, la maggior qualità tecnica dei nerazzurri con il passare dei minuti viene progressivamente evidenziata e la squadra di Conte gioca con sempre maggior frequenza nella metà campo offensiva anche se i tentativi di conclusione verso la porta di Iliev non sono particolarmente pericolosi ad eccezione dei tentativi di Eriksen e Biraghi che costringono l’estremo difensore a due buone parate. Al 26º in occasione di una ripartenza il Ludogorets riesce a passare in vantaggio con Cauly che riesce a trovare lo spazio giusto per calciare verso la porta sull’assist di Cicinho, abile ad approfittare di un errore piuttosto evidente la parte di Godín. La squadra bulgara riesce dunque a riaprire il discorso qualificazione ma in realtà non riesce a dare continuità offensiva a quello spunto quasi casuale. L’Inter, che fino a quel momento si era limitata a controllare lo sviluppo della partita senza correre particolari rischi, si riporta con maggior convinzione a giocare in zona offensiva ed al 31º trova la rete del pareggio con un’iniziativa dalla fascia sinistra di Cristiano Biraghi che conclude la propria azione personale con un tiro che Iliev non può parare. Aver riequilibrato il risultato sostanzialmente al primo vero affondo rimette in posizione di totale tranquillità la partita dei nerazzurri che anzi poco prima del riposo trovano anche il gol del vantaggio con Lukaku che si trova a poter colpire di testa da posizione piuttosto ravvicinata e non si fa pregare per mettere la palla alle spalle del portiere per la seconda volta.
Nel secondo tempo i ritmi di gioco sono decisamente più blandi e i tentativi offensivi da parte di entrambe le squadre si riducono al lumicino. Per il Ludogorets i margini per completare la rimonta sono praticamente nulli e dal canto loro i nerazzurri cominciano evidentemente a pensare al prossimo delicatissimo impegno con la Juventus in campionato: il risultato inevitabile è un secondo tempo piuttosto soporifero in cui l’azione più interessante è senz’altro la traversa colpita dalla distanza da Sanchez che sugli sviluppi di una combinazione con Brozovic, subentrato da poco, dà prova delle sue immense qualità balistiche con un tiro davvero pregevole che avrebbe meritato decisamente miglior sorte. È sostanzialmente questa l’unica emozione della ripresa in cui l’obiettivo principale è quello di gestire le risorse a disposizione e minimizzare il rischio di infortuni. Nel finale la formazione bulgara prova alcuni assalti per ottenere un prestigioso pareggio ma la scarsa precisione dei giocatori offensivi della squadra allenata da Pavel Vrba non hanno successo. Le opportunità migliori sono state create dal neo entrato Tchibota che trova però l’efficace risposta di Padelli sul suo tentativo di tiro da distanza ravvicinata all’84º minuto. Un paio di minuti più tardi a provarci è invece Sverczok da fuori area senza particolare fortuna. Si chiude dunque la partita ed ora i nerazzurri attenderanno di conoscere i prossimi avversari dal sorteggio.
Federico Ceste
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