Dopo oltre tre mesi di sosta dovuta alle note vicende legate alla pandemia, per Napoli ed Inter è giunto il momento di tornare in campo allo stadio San Paolo dove queste squadre giocheranno la semifinale di ritorno di Coppa Italia che mette in palio un posto in finale: la vincente affronterà la Juventus che ieri sera ha avuto la meglio sul Milan. Partenopei favoriti dal punteggio della gara d'andata: gli azzurri si sono infatti imposti a San Siro con il punteggio di 0-1, grazie alla rete siglata da Fabian Ruiz. Proprio il centrocampista è insieme a Manolas l’assenza principale per il Napoli, anche se in extremis viene portato in panchina questa sera mentre Antonio Conte punta con decisione su Eriksen ma nel reparto arretrato deve fare a meno di Godin e D’Ambrosio oltre a Vecino.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Elmas, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne. All. Gattuso
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; Lukaku, Lautaro Martinez. All.: Conte
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
LA PARTITA:
Primi istanti di gioco che vedono protagonista Candreva con una chiusura in calcio d’angolo sulla prima iniziativa offensiva di Insigne. Poi l’ex giocatore della Lazio si spinge in proiezione offensiva e conquista un corner in favore della squadra di Conte. Alla battuta si presenta Eriksen: effettua un tiro centrale che viene deviato alle spalle del portiere azzurro da Di Lorenzo. Dopo appena due minuti di gioco si riequilibra dunque la situazione di punteggio rispetto alla gara d’andata. La partita in questa prima fase è caratterizzata da manovre avvolgenti da parte del Napoli mentre l’Inter prova maggiormente la verticalizzazione immediata. Al quarto d’ora di gioco i nerazzurri si rendono nuovamente pericolosi sugli sviluppi di una ripartenza in zona centrale con Eriksen che guida la transizione offensiva e qualche metro prima dell’ingresso in area di rigore allarga il pallone sulla fascia verso Candreva il quale scaglia un tiro piuttosto insidioso che termina però di poco alto sulla traversa. Quattro minuti più tardi il Napoli conquista una punizione sulla trequarti offensiva, sugli sviluppi di questa azione i partenopei vanno al tiro dalla distanza ma senza impensierire minimamente Handanovic. Un paio di minuti più tardi incomprensione abbastanza clamorosa tra Candreva ed Handanovic che sulla pressione di Politano rischiano di combinare un pasticcio colossale. Pur non essendo ritmi particolarmente alti la partita regala comunque continui capovolgimenti di fronte che mettono in condizione entrambe le squadre di potersi rendere pericolose con una certa continuità. È sempre la zona centrale del campo quella da cui nascono le azioni più interessanti per l’Inter che con cambi rapidi tra i centrocampisti riesce poi a liberare spazio sulle fasce. Al 32º minuto da segnalare un’altra grande opportunità offensiva per l’Inter che arriva sul fondo con Young che crossa per Lukaku; il belga gira prontamente di testa verso la porta difesa da Ospina ma il portiere del Napoli questa volta si fa trovare pronto con un grande intervento che riscatta perlomeno parzialmente la grave indecisione avuta in occasione del vantaggio nerazzurro al secondo minuto. Proteste da parte dei giocatori del Napoli intorno al 34º minuto quando Young già ammonito interviene in modo deciso su Politano; nonostante le rimostranze dei giocatori di Gattuso per l’arbitro è tutto regolare ed il gioco prosegue. Al 39º doppio tentativo di conclusione per Candreva e Lautaro Martínez che sfiorano entrambi il raddoppio; sugli sviluppi della stessa azione il portiere colombiano è abilissimo a lanciare con grande rapidità il pallone in profondità liberando la velocità di Insigne che coglie la retroguardia nerazzurra palesemente sbilanciata ed un passaggio per Mertens concede al belga la più facile delle conclusioni offensive. Il Napoli riesce dunque a pareggiare proprio prima dell’intervallo. L’Inter dunque subisce la beffa del pareggio proprio al termine di un primo tempo che ha visto i nerazzurri ampiamente più pericolosi del Napoli al netto della leggerezza iniziale della difesa del Napoli in occasione del vantaggio nerazzurro.
Succede davvero poco nel secondo tempo con i ritmi di gioco che crollano vertiginosamente, con il passare dei minuti il Napoli controlla maggiormente lo svolgimento della gara ma ad eccezione di un tiro nei secondi iniziali della ripresa non si segnalano occasioni particolari. In chiave nerazzurra perde vigore anche la spinta sugli esterni che infatti sono i primi ad essere sostituiti da Conte che al 70º fa entrare sul terreno di gioco Biraghi, Moses e Sanchez, sostituendo Candreva Lautaro e Young. Cambi che danno qualche buono spunto alle manovre offensive dei nerazzurri in questa parte di gara. Sanchez ed Eriksen sfiorano il gol al 72º ma Ospina compie un vero e proprio miracolo sulla conclusione ravvicinata del danese; sul secondo palo potrebbe ribadire in rete Moses che però si divora letteralmente questa clamorosa occasione. Pochi minuti più tardi è ancora Eriksen a impegnar Ospina con una conclusione dalla distanza su calcio piazzato battuto da posizione centrale ma anche in questo caso il portiere compie un ottimo lavoro e respinge. Nonostante un lungo recupero non si segnalano altre occasioni particolarmente importanti e dunque la partita termina sul risultato di parità con la qualificazione alla finale che spetta al Napoli, protagonista di un secondo tempo in cui i partenopei sono stati abili a racchiudersi a difesa strenua della propria fase difensiva, mentre la stanchezza ha progressivamente disinnescato la pericolosità offensiva dei nerazzurri che comunque complessivamente avrebbero meritato fosse qualcosa in più.
Federico Ceste
© Riproduzione riservata