LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Gagliardini, Barella, Young; Eriksen; Lukaku, L. Martinez. ALL.: Conte
SAMPDORIA (3-5-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley; Thorsby, Linetty, Bertolacci, Jankto, Murru; Ramirez; La Gumina. ALL.: Ranieri
ARBITRO: Mariani di Aprilia.
LA PARTITA:
Dimenticare la delusione per la semifinale di Coppa Italia persa con il Napoli per restare agganciati alla lotta scudetto da una parte, guadagnare preziosi punti salvezza dall’altra. Con queste motivazioni ed obiettivi si affrontano sul terreno di gioco di San Siro Inter e Sampdoria, nel recupero della gara valida per la 25ª giornata del torneo.
Come era già successo nella prima gara del post ripresa, avvio importante per l’Inter che dopo due minuti si rende subito pericolosa sull’asse Barella-Candreva ma l’ex giocatore della Lazio viene colto in posizione irregolare e dunque si vanifica anche la successiva conclusione vincente di Eriksen. La pressione dell’Inter è comunque costante e dopo qualche minuto è ancora il fantasista danese a cercare la conclusione dal limite dell’area di rigore ma Audero si oppone senza difficoltà. Il vantaggio dei nerazzurri però è solamente rimandato al 10º minuto di gioco quando con un lancio in profondità di De Vrij si avvia l’azione che vede coinvolti Eriksen, Lukaku e Lautaro Martínez; l’argentino tocca di tacco per Lukaku che poi scambia con Eriksen e si libera al tiro battendo Audero con un tiro di precisione. Si sblocca dunque il risultato in favore dell’Inter. Nei minuti successivi il copione della partita non cambia con i nerazzurri che rimangono in controllo dei ritmi della gara e in costante proiezione offensiva. Non si registra di fatto una reazione concreta da parte della Sampdoria che continua a subire le manovre offensive dell’Inter senza opporre una reale resistenza. Al 17º buona opportunità che nasce sugli sviluppi di un cross di Candreva ma un’incomprensione tra Lukaku e Gagliardini vanifica l’opportunità di calciare pericolosamente a rete. Una decina di minuti più tardi tocca invece alla ex giocatore della Lazio concludere dal limite dell’area senza riuscire a trovare però la giusta precisione. Al 33º Lukaku gestisce alla perfezione una ripartenza offensiva premiando la corsa di Candreva che mette un pallone in mezzo all’area di rigore di prima intenzione sul quale si avventa Lautaro Martínez che da due passi batte Audero regalando il raddoppio all’Inter. Il doppio vantaggio non fa altro che accentuare la supremazia territoriale della squadra di Conte che nella fase finale della prima frazione è però piuttosto attenta anche ad amministrare le proprie energie fisiche. I nerazzurri sembrano in completo controllo della partita e sempre in grado di rendersi pericolosi soprattutto quando a gestire il pallone sono i tre giocatori offensivi messi in campo da Antonio Conte. Si chiude dunque un primo tempo caratterizzato da una netta supremazia dell’Inter che si può dire essere meritatamente in vantaggio al cospetto di una Sampdoria troppo schiacciata nella propria zona difensiva ed impalpabile al momento di rendersi pericolosa offensivamente.
Prima azione pericolosa del secondo tempo che arriva al 49º e vede protagonista ancora una volta Eriksen che riesce ad arrivare a due passi dalla linea di fondo portando a spasso Audero, poi serve un pallone potenzialmente decisivo per Lukaku che però sbaglia tutto non centrando lo specchio della porta e vanifica questa grandissima occasione. Questa resta però sostanzialmente la miglior occasione del secondo tempo per i nerazzurri. Col passare dei minuti infatti la Sampdoria guadagna progressivamente campo e sulla prima azione pericolosa riesce a trovare il gol che riapre la partita al 52º minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo Colley approfitta di un errore di marcatura di De Vrij e stacca tutto solo, colpendo la traversa; sulla respinta del legno si avventa Thorsby che riesce a sospingere il pallone oltre la linea di porta con Handanovic, non irreprensibile nella circostanza, che prova ad intervenire quando la sfera è già entrata. Il gol trovato nuove energie alla Sampdoria che prova ad aumentare i ritmi della pressione mentre il calo fisico evidenziato dai giocatori nerazzurri è evidente ed estremamente marcato. Tuttavia la Sampdoria riesce a rendersi particolarmente pericolosa nei minuti successivi nonostante una supremazia territoriale maggiore ma comunque piuttosto sterile dal punto di vista offensivo. Al 75º buono spunto da parte di Eriksen che impegna Audero con il tiro sugli sviluppi di un calcio d’angolo; il portiere blucerchiato rischia parecchio ma in qualche modo si salva. Nel finale la Sampdoria prova a sbilanciarsi ulteriormente offrendo qualche spazio piuttosto invitante per i contropiedi dei nerazzurri che provano a sfruttare la freschezza dei nuovi entrati Biraghi e Moses che però mostrano tutti i loro limiti in fase conclusiva cestinando un paio di buone occasioni per chiudere definitivamente i conti. Al 86º sugli sviluppi di un calcio piazzato buona occasione per la Sampdoria che reclama un possibile fallo da rigore ma l’eventuale contatto tra Skriniar e Askildsen è considerato veniale. Nonostante gli sforzi finali della squadra di Ranieri il risultato non cambia più e l’Inter conquista i tre punti in modo decisamente più sofferto del previsto in quanto al termine della prima frazione sembrava una gara in completo controllo della squadra di Conte ma l’abbassamento di ritmo della ripresa ha seriamente rischiato di compromettere tutto.
Federico Ceste
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