SERIE A 2019 2020 INTER SASSUOLO 3-3

SERIE A 2019 2020 INTER SASSUOLO 3-3

GAME OVER INTER, CHE CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO

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FORMAZIONI UFFICIALI:

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, Ranocchia, Bastoni; Moses, Gagliardini, Borja Valero, Biraghi; Eriksen; R. Lukaku, Sanchez. ALL.: Conte.

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, G.Ferrari, Rogerio; Magnanelli, Obiang; D. Berardi, Djuricic, Boga; Caputo. ALL.: De Zerbi.

ARBITRO: Massa di Imperia.

LA PARTITA:

Sulla prima azione offensiva della partita il Sassuolo passa in vantaggio con una verticalizzazione di Djuricic che libera Caputo a tu per tu con Handanovic; l’ex attaccante dell’Empoli ,con un colpo sotto, batte il portiere sloveno. Da segnalare comunque il posizionamento decisamente rivedibile della retroguardia nerazzurra in questa specifica circostanza. Il copione tattico della partita sembra svilupparsi nel modo migliore per la squadra emiliana che può così cercare veloci ripartenze in contropiede mentre l’Inter è costretta ad alzare immediatamente il proprio baricentro nel tentativo di riequilibrare il risultato e per larghi tratti dell’incontro. La squadra nerazzurra prova a farlo ma spesso in modo inconcludente. La prima azione offensiva dell’Inter è un tentativo di colpo di testa di Sanchez che sugli sviluppi di una palla vagante in area di rigore si conclude con un nulla di fatto. Tre minuti più tardi un tentativo di conclusione sugli sviluppi di calcio da fermo di Biraghi impegna Consigli alla prima parata della sua gara. Come detto in precedenza sono le ripartenze del Sassuolo il tema tattico principale in questa prima fase della partita con il tridente offensivo proposto da De Zerbi sempre pronto a veloci ripartenze ed in un paio di circostanze è Berardi a sfiorare il raddoppio. Solo un grande intervento difensivo di Bastoni evita ai nerazzurri di subire il secondo gol su un contropiede che Berardi ha tentato di finalizzare con una conclusione a giro al 17º minuto di gioco. Al 22º buona azione personale di Moses che costringe ad un fallo da ammonizione Rogerio. Nella fase centrale del primo tempo i nerazzurri provano ad alzare il proprio baricentro pur senza mai impensierire realmente Consigli. Qualche minuto più tardi poteste nerazzurre per un possibile doppio giallo a Rogerio che viene graziato. Al 40º arriva l’episodio che cambia l’inerzia della gara quando sugli sviluppi di una ripartenza ispirata da Eriksen, Lukaku protegge bene il pallone e un intervento con troppa foga da parte di Boga porta all’assegnazione di un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta l’attaccante belga che trasforma la massima punizione nel gol del pareggio. Nei minuti immediatamente successivi i nerazzurri continuano a spingere e una combinazione stretta tra Sanchez e Biraghi libera al tiro l’ex esterno della Fiorentina che con una conclusione che si infila sotto la traversa ribalta il risultato prima della pausa di metà gara. Si va dunque al riposo con i nerazzurri in vantaggio al termine di un bel primo tempo in cui entrambe le squadre hanno dimostrato di poter far male ai rispettivi avversari.

Prima iniziativa della ripresa che vede protagonista Sanchez che approfittando della propria velocità conquista un calcio di punizione dal limite in posizione decisamente interessante ma sulla battuta seguente Consigli si fa trovare pronto. Pochi istanti più tardi nuova iniziativa degna di nota che sugli sviluppi di una manovra avvolgente si conclude con un tiro dal limite di Gagliardini deviato in angolo da Consigli. Al 51º ci prova invece Borja Valero con un tiro dalla distanza che non impegna però particolarmente l’estremo difensore del Sassuolo. Questa prima fase della seconda frazione di gioco vede i ritmi abbassarsi notevolmente con entrambe le squadre che cercano di amministrare al meglio le energie rimaste. Poco prima dell’ora di gioco inizia la girandola di cambi da una parte e dall’altra con Antonio Conte che cambia esterni, e fa uscire Eriksen e Sanchez. Al 61º ci prova di nuovo l’Inter che si rende pericolosa con una conclusione di Lukaku servito da una buona iniziativa in zona offensiva da parte di Škriniar. Qualche istante dopo una ripartenza che vede coinvolti Lukaku e Lautaro vede la difesa del Sassuolo costrettao ad un fallo dal limite dell’area di rigore commesso da Ferrari ;sugli sviluppi di questa azione non succede nulla di significativo. Passano ancora un paio di giri di lancette e l’Inter fallisce la più clamorosa delle occasioni che si può immaginare: sugli sviluppi di una percussione centrale Lukaku va al tiro e costringe ad una respinta corta; sul pallone si avventa Gagliardini che tutto solo e con il portiere a terra riesce nella difficilissima impresa di centrare la traversa confermando tutta la sua imbarazzante mediocrità. Il taccuino delle occasioni rimane sostanzialmente vuoto per diversi minuti ma si riempirà parecchio nei minuti finali. Al 78º poteste del Sassuolo per un eventuale tocco con il braccio da parte di Young all’interno dell’area di rigore nerazzurra ma l’arbitro lascia proseguire e le immagini sembrano confermare la bontà di questa scelta con un movimento che sembra assolutamente congruo. L’esterno inglese conferma però la sua sciagurata partita anche un paio di minuti dopo quando commette nuovamente fallo da rigore per un’entrata assolutamente insensata ai danni di Müldür. Dal dischetto si presenta Berardi che batte malissimo il tiro dal dischetto ma Handanovic si comporta ancora peggio e dunque il Sassuolo trova il pareggio. A questo punto l’Inter torna a premere con la forza della disperazione e all’86º la squadra di Conte conquista una punizione dal limite. Candreva calcia in mezzo e sul secondo palo sbuca Borja Valero che da due passi mette dentro. Proprio quando la partita sembrava ormai indirizzata definitivamente verso i colori nerazzurri la retroguardia della squadra di Conte commette una clamorosa ingenuità in occasione di uno degli ultimi assalti della squadra di Roberto De Zerbi consentendo al neo entrato Magnani una deviazione sotto porta un clamoroso errore di posizionamento sugli sviluppi di un calcio piazzato. Da segnalare anche come l’ultima azione della partita costi il doppio giallo a Škriniar e dunque salterà la trasferta di Parma dove anche Antonio Conte non sarà in panchina vista la squalifica per somma di ammonizioni.

Finisce dunque ogni ambizione stagionale relativa al campionato per l’Inter che dimostra ancora una volta nonostante gli investimenti estivi e un allenatore strapagato di non essere all’altezza di lottare per traguardi prestigiosi fino alla fine, pagando la scelta di un turn-over estremo che dopo appena tre partite disputate è parso decisamente azzardato proporre in questi termini soprattutto considerando il fatto che ci sono giocatori come Gagliardini che ogni volta scendono in campo dimostrano di non essere all’altezza non soltanto della gloriosa maglia dell’Inter ma che in altri contesti difficilmente giocherebbero in una categoria equivalente alla Serie A. Quando si commettono certi errori e non si chiudono le partite è giusto che non si ottengano risultati. Sta di fatto che i nerazzurri tra le ultime partite disputate prima della pausa e queste prime disputate dopo la ripresa sembrano attraversare un momento di involuzione clamorosa che deve portare a riflessioni piuttosto serie in vista non tanto per quanto riguarda un finale di stagione che sembra ormai definitivamente compromessa ma piuttosto concentrarsi su come programmare al meglio la prossima stagione per evitare di ripetere per l’ennesimo anno consecutivo errori sanguinosi e soprattutto per evitare di vedere certi giocatori ancora indossare indegnamente la maglia dell’Inter.

Federico Ceste


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