Si chiude con una sfida decisamente interessante il campionato nell’Inter che dell’ultima gara in programma fa visita all’Atalanta in una sfida che vale il secondo posto in classifica.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 87 Candreva, 5 Gagliardini, 77 Brozovic, 12 Sensi, 34 Biraghi; 9 Lukaku, 10 Lautaro.
A disposizione: 27 Padelli, 46 Berni, 7 Sanchez, 8 Vecino, 13 Ranocchia, 16 Politano, 19 Lazaro, 20 Borja Valero, 21 Dimarco, 30 Esposito, 31 Pirola, 32 Agoumé.
Allenatore: Antonio Conte.
ATALANTA (3-4-1-2): 95 Gollini; 2 Toloi, 6 Palomino, 19 Djimsiti; 33 Hateboer, 15 De Roon, 88 Pasalic, 8 Gosens; 10 Gomez; 72 Ilicic, 91 Zapata.
A disposizione: 31 Rossi, 57 Sportiello, 5 Masiello, 9 Muriel, 11 Freuler, 17 Piccoli, 18 Malinovskyi, 20 Da Riva, 21 Castagne, 55 Okoli, 79 Traore, 87 Heidenreich.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
SQUADRA ARBITRALE:
Arbitro: Rocchi.
Assistenti: Carbone, Giallatini. Quarto uomo: Doveri.
VAR e Assistente VAR: Irrati, Vivenzi.
LA PARTITA:
Emozioni che non tardano ad arrivare e già al primo minuto la squadra di Conte passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Young; D’Ambrosio riesce a trovare lo spazio per battere a rete approfittando anche delle indecisioni di Gosens e Gollini. Il risultato dunque si sblocca immediatamente. Da segnalare come i bergamaschi siano costretti praticamente subito a sostituire il portiere. Per Gollini infatti ci sono problemi al ginocchio che lo costringono dopo qualche minuto di cura dei sanitari a lasciare il campo al proprio vice Marco Sportiello. All’11º minuto ci prova l’Atalanta che arriva sul fondo con Pašalić e crossa per Zapata ma il tentativo di deviazione dell’attaccante colombiano termina con un fallo in attacco. Partita che si sviluppa su buoni ritmi con l’Inter che però sembra controllare maggiormente il gioco. Al quarto d’ora D’Ambrosio arriva sul fondo e crossa per Lautaro, l’argentino non riesce a concludere verso la porta avversaria. Sono sempre gli esterni a rendersi protagonisti delle azioni più importanti sia da una parte che dall’altra. Al 20º è Young che si rende protagonista di una splendida azione personale e converge verso il centro calciando a giro sul secondo palo; Sportiello si allunga ma non può fare nulla per evitare il raddoppio degli ospiti. Va davvero sottolineata la pregevolezza del gesto tecnico dell’esterno inglese. Chiaro ormai l’indirizzo della partita perlomeno per quanto riguarda il primo tempo con l’Inter capace di gestire meglio e l’Atalanta che gioca decisamente sotto ritmo rispetto alle proprie abitudini. Al 30º buona azione dell’Atalanta che sfrutta la fisicità di Zapata che però conquista solo un calcio d’angolo nel duello con De Vrij. Nel finale di tempo si alza la temperatura della gara con i giocatori di Gasperini che si rendono protagonisti di alcuni falli abbastanza discutibili. In particolar modo su Lautaro Martínez, che poi a sua volta viene vendicato dai suoi compagni di squadra. Finisce dunque un primo tempo dove l’Inter ha dimostrato una superiorità notevole.
La ripresa prende il via con la prima azione pericolosa orchestrata da un Godín in grande spolvero che mette in mezzo un buon assist per Lautaro,il quale prova a girare la palla verso la rete ma trova una risposta efficace da parte della difesa di Gasperini che riesce a murare la conclusione. Progressivamente l’Atalanta riesce ad alzare l’intensità del proprio gioco pur mancando della solita spietatezza sotto porta. Al 54ª ci prova Gomez con una conclusione dalla distanza in zona centrale ma non inquadra minimamente lo specchio della porta. Una decina di minuti più tardi buon lavoro di sponda da parte di Lukaku che rende un pallone giocabile piuttosto interessante per Gagliardini ma la conclusione dell’ex di turno termina a lato del palo della porta difesa da Sportiello. Partita condizionata in questa fase da ritmo piuttosto basso anche in conseguenza dei tanti cambi che l’Atalanta effettua in questa fase mentre l’Inter inizia ad effettuarli dal 70º minuto in poi. Al 79º buona occasione per l’Inter in contropiede con il lancio in profondità di Barella per Sanchez che poi cerca Lukaku ma il belga manca la stoccata perché condizionato da un controllo non ottimale del pallone. Sempre su una ripartenza qualche minuto più 9tardi è Sanchez ad essere lanciato in profondità dai compagni ma l’azione viene interrotta per fuorigioco di partenza del cileno. La partita si trascina dunque verso il 90º senza ulteriori emozioni. L’Inter conquista il secondo posto in classifica ad un punto di distanza dalla Juventus che in contemporanea con la gara andata in scena a Bergamo ha perso la propria partita con la Roma. Per l’Atalanta invece arriva il terzo posto aritmetico approfittando anche del successo del Napoli al San Paolo contro la Lazio.
Da segnalare nel post partita lo sfogo di Antonio Conte che sembra far presagire un possibile addio alla panchina nerazzurra in vista della prossima stagione. Il tecnico leccese si rende protagonista di uno dei suoi soliti sfoghi iper adrenalinici in cui sembra attaccare pesantemente la società in merito alle difficoltà riscontrate per arrivare a Lukaku ad inizio stagione e alla poca difesa mediatica che la società a suo dire avrebbe fatto del lavoro di Conte e della squadra. Dimenticando però che fu proprio lui stesso durante la stagione ad attaccare pesantemente la squadra in occasione di alcune sconfitte come quella in Champions League contro il Borussia Dortmund. Difficile a questo punto pensare che la convivenza tra tecnico e società possa proseguire ulteriormente, a meno di un patto di ferro tra le parti.
Federico Ceste
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