EUROPA LEAGUE 2019 2020 INTER BAYER LEVERKUSEN 2-1

EUROPA LEAGUE 2019 2020 INTER BAYER LEVERKUSEN 2-1

10 ANNI DOPO È SEMIFINALE EUROPEA PER L'INTER

stampa articolo Scarica pdf

LE FORMAZIONI UFFICIALI:

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 2 Godin, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 33 D'Ambrosio, 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 15 Young; 9 Lukaku, 10 Lautaro. A disposizione: 27 Padelli, 7 Sanchez, 11 Moses, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 20 Valero, 24 Eriksen, 30 Esposito, 32 Agoumé, 34 Biraghi, 37 Skriniar, 87 Candreva. Allenatore: Antonio Conte.

BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): 1 Hradecky; 8 L. Bender, 4 Tah, 12 Tapsoba, 22 Sinkgraven; 25 Palacios, 15 Baumgartlinger; 29 Havertz, 10 Demirbay, 19 Diaby; 31 Volland. A disposizione: 28 Özcan, 36 Lomb, 6 Dragovic, 9 Bailey, 11 Amiri, 13 Alario, 18 Wendell, 23 Weiser, 27 Wirtz, 38 Bellarabi. Allenatore: Peter Bosz.

LA SQUADRA ARBITRALE:

Arbitro: Carlos del Cerro Grande (ESP). Assistenti: Yuste, Alonso Fernandez. Quarto Uomo: Gil Manzano. VAR e Assistente VAR: Hernandez, Sanchez.

LA PARTITA:

L’analisi del giorno dopo della partita che ha visto l’Inter opposta al Bayer Leverkusen ottenere la qualificazione alla semifinale dell’Europa League non può che mettere in evidenza un’ottima prestazione complessiva da parte dei nerazzurri che fin dalle prime fasi di gioco hanno mostrato buona personalità e un grandissimo ritmo di gioco. I ragazzi di Conte si sono dimostrati efficaci nel pressing offensivo capace di rendere molto difficili le manovre che la formazione tedesca guidata da Bosz tentava di volta in volta di sviluppare. Che l’Inter si trovi in una di quelle serate particolarmente positive è chiaro fin da subito ed i segnali arrivano dalla velocità delle ripartenze tentate dalla squadra di Conte. La prima al sesto minuto coinvolge D’Ambrosio che tenta di servire Lukaku ma l’intervento di Tah impedisce al belga di colpire sotto porta. L’appuntamento con vantaggio è comunque soltanto rimandato di qualche minuto ed arriva al 14º quando un’altra ripartenza in grande rapidità vede Lautaro protagonista di un colpo di tacco all’indietro che coglie di sorpresa la retroguardia del Bayer e una grande protezione di palla da parte di Lukaku; Barella è bravo ad avventarsi sul pallone che è in uscita dall’area di rigore e tentare una conclusione di prima intenzione che si rivela precisa per infilarsi nell’angolino della porta difesa da Hrádecký che nonostante il tentativo di allungo non riesce a toccare il pallone. Trovare il vantaggio nei primi minuti regala grande fiducia all’Inter che continua a spingere sfruttando al meglio le ripartenze come tema tattico di serata. Sei minuti più tardi l’Inter trova anche il raddoppio con Lukaku che viene servito da Young e fa valere tutto il suo strapotere fisico nel duello con i due centrali del Bayer che tentano di abbatterlo fisicamente, commettendo anche probabilmente fallo da rigore ma il belga riesce comunque a girare il pallone verso la porta superando per la seconda volta Hrádecký, quando il cronometro segna il 21º minuto di gioco. A questo punto la gara sembra essere in totale controllo dei nerazzurri che un paio di minuti più tardi sfiorano anche il terzo gol con un contropiede firmato da Lukaku che dopo una grande corsa si trova a tu per tu con Hrádecký e si fa deviare il tiro, commettendo forse l’unico errore di una partita monumentale da parte dell’attaccante. Errore questo che rischia pochi minuti più tardi di costare molto caro quando il Bayer Leverkusen riesce a trovare il gol sostanzialmente nella prima occasione importante della partita: azione insistita della squadra tedesca che con un passaggio filtrante di Volland serve la palla per Havertz che da distanza ravvicinata calcia in porta e batte Handanovic. Gara dunque riaperta quando l’Inter si ripropone in attacco e sugli sviluppi di un cross di D’Ambrosio Sinkgraven devia il pallone. Inizialmente l’arbitro concede il calcio di rigore ma dopo il controllo della VAR cambia la decisione e fa riprendere il gioco con un possesso palla per i tedeschi. Al 40º buona opportunità per l’Inter da calcio d’angolo ma Gagliardini manca la deviazione sottoporta. Si chiude dunque con questa occasione un bel primo tempo in cui entrambe le squadre hanno onorato al meglio il palcoscenico europeo anche se probabilmente l’Inter avrebbe meritato di terminare la prima frazione di gioco con un vantaggio più cospicuo.

Il secondo tempo prende il via con ritmi più bassi ma al 50º sono ancora i nerazzurri a provarci; sugli sviluppi di un cross di D’Ambrosio si registra una grande confusione nell’area di rigore della formazione tedesca e l’azione si conclude con il tiro di Gagliardini che però centra in pieno Lukaku e dunque l’opportunità sfuma. Al 56º altra ripartenza dei nerazzurri con Lautaro che cerca Lukaku che prova a concludere verso la porta ma trova l’efficace intervento difensivo da parte di Tapsoba. Inizia poi la solita girandola di cambi sia da una parte che dall’altra. Appena entrato Eriksen si rende protagonista di un’ottima giocata quando sulla tre quarti finge di calciare verso la porta ma poi serve Sanchez che non riesce però a concludere verso la porta. Al 70º gioco fermo per qualche minuto quando Lars Bender subisce un colpo ed è costretto a lasciare temporaneamente il terreno di gioco. Al 75º l’Inter prova un’azione avvolgente dove tenta di calciare in più circostanze verso la porta avversaria ma trova sempre le efficaci respinte della retroguardia tedesca. Pochi minuti più tardi grande occasione per la squadra di Bosz che arriva sul fondo con Bailey che tenta un cross ma fortunatamente per i nerazzurri gli attaccanti non arrivano alla deviazione sottoporta. Inevitabilmente la fase finale della gara risulta essere più convulsa con gli ultimi tentativi da parte del Bayer Leverkusen di raddrizzare il risultato. I tedeschi comunque non sono particolarmente precisi nella giocata finale e questo solleva la retroguardia nerazzurra da alcuni pericoli. Con i tedeschi completamente sbilanciati l’Inter trova ovviamente ampi spazi per ripartire ed in una di queste circostanze si genera un altro episodio controverso con un’azione che vede protagonista Handanovic, abile e rapido a cogliere sbilanciata la formazione tedesca e lanciare in contropiede solitario Eriksen e Barella. Tapsoba abbatte il danese e l’arbitro concede inizialmente il calcio di rigore ma poi torna ancora una volta sulla sua decisione perché una visione più rallentata dell’azione evidenzia un tocco con il braccio involontario da parte di Barella anche lui a terra. Ancora una volta niente rigore per l’Inter dunque che è costretta a soffrire per qualche altro minuto ma alla fine riesce a portare a casa il risultato. Complessivamente si può definire meritata la qualificazione al turno successivo. Per i nerazzurri dunque lunedì prossimo ci sarà l’appuntamento con la semifinale che vedrà l’Inter opposta alla vincitrice del confronto tra Basilea e Shakhtar Donetsk.

Federico Ceste


© Riproduzione riservata