La Lazio batte i campioni d’Italia e vola al terzo posto: 37 punti, uno meno del Milan, tanti quanti Inter e Roma, ma con gli scontri dirett a favore. Termina nel migliore dei modi il girone d’andata biancoceleste che gira a 37 punti, con tre successi consecutivi senza subire reti. Non c’è un mugugno allo Stadio Olimpico: quella famiglia biancoceleste tanto sbandierata dal Presidente Claudio Lotito sembra finalmente ricomporsi. Una vittoria totale come questa mette a tacere le polemiche di mercato, il vice Immobile che non c’è e non arriva, il terzino tanto sperato, il miracolo Champions di cui si discute. Oggi nessuno è esente da applausi, dal primo all’ultimo minuto. La Lazio l’ha aperta e non è mai uscita dalla gara, nessun black out, attenta e cattiva su ogni pallone. Mentre Luis Alberto è sul dischetto, Milinkovic fomenta la curva, lo spagnolo dalla bandierina del corner chiama la Maestrelli. I tifosi rispondono a gran voce e finalmente omaggiano anche il mr Maurizio Sarri che risponde. Non c’è tempo nè voglia di pensare a cosa sarebbe se successo se contro l’Empoli non si fosse addormentata gli ultimi 10 minuti, così come contro la Salernitana o la Sampdoria. Inutile oggi guardare dietro: ora occorre dare senso e continuità ad una vittoria del genere. Obiettivo Fiorentina e Verona se ci si concentra sul campionato, in mezzo c’è la Juventus in Coppa Italia. Ci si pensa da domani, prima si festeggia il poker.
Enrica Di Carlo Foto Roberto Proietto
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