95 minuti di sofferenza, ma il risultato dice Lazio e soprattutto secondo posto. Archiviate le sconfitte contro Torino e Inter, la Lazio torna in campo all’Olimpico e con gol di Anderson e Basic si riprende il secondo posto rubato per qualche ora dalla Juventus. Il risultato però non descrive bene una partita di assoluta sofferenza della squadra di Sarri schiacciata da un Sassuolo aggressivo e lucido in attacco.
Le scelte - Cambia le carte in tavola Maurizio Sarri: out Cataldi infortunato, Milinkovic paga con la panchina la deludente prestazione contro l’ Inter e in campo vanno Vecino e Marcos Antonio. Cambiarne 11 è impossibile, ma già vedere in panchina il centrocampista e vice capitano, è un messaggio chiaro. Un messaggio che la squadra sembra aver recepito, almeno nelle intenzioni: l’undici scelto da Sarri, al termine del riscaldamento, richiamato dal capitano Ciro Immobile che ha fatto un discorso motivazionale ai compagni, stretti in un abbraccio.
La partita –
Si accende subito la Lazio: Felipe Anderson approfitta di un errore della retroguardia neroverde, ruba il primo pallone della partita dopo due minuti e tenta il tiro, respinto arriva sui piedi di Marcos Antonio. Il brasiliano libera il tiro, che finisce fuori.
Al 7^ minuto passa in vantaggio la Lazio: gol di Immobile, ma si alza la bandierina del fuorigioco a strozzare l’esultanza del Capitano e dello stadio. Ci saranno ben due check del Var: il primo convalida il gol, liberando i festeggiamenti, il secondo di revisione che nega il vantaggio alla Lazio. Fischi dell’Olimpico all’indirizzo di Irrati che annulla un minuto dopo aver convalidato la rete.
Lazio vicinissima al gol al 12^: Ciro Immobile ci prova da posizione defilata, Consigli respinge sui piedi di Vecino che ha la possibilità di segnare un rigore in movimento, ma sbaglia clamorosamente. La Lazio ha una voglia pazzesca di vincerla e il gol arriva al 15^: pennellata millimetrica di Marcos Antonio sui piedi di Felipe Anderson, un pallone squisito che da centrocampo mette il numero 7 davanti al portiere che non sbaglia.
Fa divertire la Lazio: Luis Alberto prima recupera un pallone vicino al calcio d’angolo, poi serve Immobile a metà campo di tacco. Al 20^ ci prova Zaccagni dalla sua mattonella con il classico “tiro a giro”, ma termina fuori.
Al 30^ errore di Patric in uscita che avvia l’azione del Sassuolo, la prima veramente pericolosa della squadra ospite, che si conclude con il tiro di Henrique sull’esterno della rete.
Dopo un avvio di gara di grande gioco e voglia da parte della Lazio, abbassa il ritmo e cresce il Sassuolo: la squadra di Sarri non riesce più ad uscire dalla propria metà campo.
Si rialza la squadra biancoceleste al 35^ con uno scatto di Manuel Lazzari: fa tutto bene il terzino che supera tutti, entra in area palla al piede, tarda il tiro, non la passa ad Immobie che si trovava in buona posizione e conclude in modo debole e centrale.
Al 40^ giallo per Luis Alberto: il numero 10 prima perde un pallone pericolosissimo, poi atterra Berardi. Per Irrati non ci sono dubbi ed è giallo per lo spagnolo. Stessa sorte un minuto dopo per il giocatore di Dionisi che commette fallo su Zaccagni.
Al 44^ si alza dalla panchina Milinkovic Savic: applausi per lui che entra al posto di Vecino infortunato. Dopo l’erroraccio nel finale di Inter-Lazio, aveva la possibilità di riscattarsi, ma non solo ha fallito l’occasione del 2 a 0, ma si è reso protagonista di una prestazione insufficiente.
Allo scadere rischia grosso la Lazio: Patric si fa prendere il tempo da Frattesi che colpisce una traversa che ancora trema e chiude il primo tempo.
Secondo tempo –
Avvio con un cambio anche tra le fila del Sassuolo con l’ingresso di Bajrami per Laurientè. Avvio aggressivo del Sassuolo, aiutato dai troppi errori dei giocatori della Lazio che badano ancora una volta più alla forma che alla sostanza.
Al 50^ giallo per Tressoldi che ferma fallosamente Zaccagni che si era involato verso l’area avversaria trascinando la Lazio in un contropiede che poteva essere pericoloso. Pallone sprecato da Marcos Antonio al 51^: l’errore del difensore è un assist per il centrocampista che spara altissimo.
Al 60^ ancora Lazio: Milinkovic serve Immobile, sembra un pallone d’oro, ma è troppo lungo per l’attaccante biancoceleste che non ci arriva. Un tentativo sbagliato che spinge lo stadio a sostenere il suo capitano in un chiaro momento di crisi di gol.
Occasione del Sassuolo con Defrel: da posizione defilata inquadra la porta, ma non la centra. Il pallone scorre davanti la porta di Provedel e non trova nessuno che la spinge in porta. Tutto nasce però, da un clamoroso errore di Milinkovic in mezzo al campo che perde l’ennesimo pallone. Sbaglia anche Anderson che rinvia clamorosamente nella sua area dando il via ad un contropiede pericoloso del Sassuolo sventato da Casale.
Al 67^ cambia Sarri: dentro Pedro e Hysaj per Immobile e Marusic. Immobile in panchina è visibilmente arrabbiato. Il gol non arriva e la sua squadra è in sofferenza. La Lazio è totalmente schiacciata, in balia del gioco avversario.
Al 70^ prima vera parata di Provedel che si allunga sul tiro d Berardi.
Crampi intanto per Marcos Antonio che si ferma, dentro al suo posto Basic e approfitta dell’interruzione anche Dionisi che manda in campo Alvarez per Defrel e Toljan per Zortea.
E’ sempre il Sassuolo a dare spettacolo in campo come ha fatto nel corso di tutto il secondo tempo: punizione dalla distanza battuta da Berardi, supera bene la barriera, ma è reattivo Provedel.
Al 75^ si infiamma l’Olimpico che ricopre di fischi l’arbitro Irrati reo di non aver visto un fallo di mano di Toljan: il tocco sembra netto, ma l’arbitro è a due passi e fa segno di proseguire. L’Olimpico diventa una bolgia ed è quello che ci vuole per spingere la Lazio che sembra riacquistare coraggio.
All’82^ sul taccuino degli ammoniti finisce anche Toljan: anche lui trattiene Zaccagni nella sua corsa. Stessa sorte per Lazzari che ricorre alle maniere dure per fermare Berardi. All’84^ avrebbe l’occasione Basic: la posizione è buona, ma il centrocampista non inquadra la porta.
All’ 88^ l’ultimo cambio di Dionisi che manda in campo Erlic al posto di Tressoldi. Fiato sospeso al 89^: salvataggio di Patric sulla linea che la tocca quel tanto che basta per mandarla fuori.
Cinque minuti di recupero che si preannunciano come cinque minuti di sofferenza. Al 92^ però il gol arriva proprio da chi non te lo aspetti: Toma Basic questa volta fa tutto bene e non sbaglia la conclusione. Troppa sofferenza, ma mai come questa volta conta il risultato: controsorpasso sulla Juventus, secondo posto confermato e Champions più vicina di una partita.
Enrica Di Carlo Foto Gianandrea Gambini
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