“Gli artisti sono dei venditori ambulanti di suggestioni “, con questa frase Claudio Baglioni descrive la sua ultima esperienza con Giuliano Peparini, coreografo, al Teatro di Caracalla ,affermando che il suo spettacolo non è una dimostrazione di potenza ma di potere, laddove si esprime il concetto di farcela, di riuscire a portare sul palco ciò che si desidera.
La coreografia di “Dodici note, Tutti su”, consta di 110 musicisti e cantanti, che racchiude in se un‘orchestra sinfonica e un coro lirico, oltre ai performer e agli acrobati. Questo spettacolo si può definire un racconto di appendice che diventa multidisciplinare, un’esperienza unica e irripetibile sul palco dove la musica si fonde alla danza, in una ricerca di stile e di armonia, dove moderni Pierrot contribuiscono a creare un senso di meraviglia negli spettatori, ma anche negli attori di questa performance.
La coreografia racconta i testi, senza dilungarsi, passando dalla danza al puro spettacolo teatrale. La scelta dei brani parte dagli ultimi lavori come “Acqua dalla luna”, “Un po' di più” fino ai testi degli anni ‘70 come “Mal D’Amore” , “E adesso la Pubblicità”, “Fammi andar via”, “ Viva l’Inghilterra”, capisaldi della carriera artistica di Claudio Baglioni che dura da 55 anni, fino ad arrivare poi alla storica “La vita è adesso“, e “Strada facendo“.
Per concludere, “Questo piccolo grande amore” gioia e tormento del cantautore, più volte rivisitata e “Sabato pomeriggio”.
In Dodici note, ci sono dodici solisti, dodici personaggi e tante storie. Le Dodici note, racconta Baglioni, formano un’ottava per poi scrivere tutta la musica. La scelta del cinema, oltre che per festeggiare il compleanno del cantautore, è il modo migliore per poter raccontare un concerto. Per la prima volta, nel Teatro di Caracalla è stato possibile far esibire un cantante che non fosse lirico, appunto, raggiungendo un nuovo traguardo.
La sensazione di trovare una dimensione nel teatro, come di essere qualcosa, qualcuno, Claudio ce la racconta insieme alla suggestione che prova nella musica, che sente nell’aria, con la sua orchestra, che contribuisce ai suoi sogni, ai suoi progetti futuri.
Il giovane ragazzo di periferia che tutti abbiamo conosciuto nella nostra adolescenza, quindi, torna alla ribalta dopo un’esperienza allo stadio olimpico con Duccio Forzano, con “A tutto cuore” il 21-22-23 Settembre e il 28-29 Settembre al Foro Italico, il 5-6-7 Ottobre all’Arena di Verona, il 12-13-14 ottobre al Velodromo Borsellino di Palermo, e il 20-21 Ottobre all’Arena della Vittoria a Bari.
Claudio ricorda, nella lunga intervista, l’amica e collega Claudia Arvati, cantante e corista che è venuta recentemente a mancare, privandolo della sua esplosività e gioia di vivere.
Monica Pecchinotti
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