64Milla cuori e scusate se scrivendo scende anche una lacrimuccia perché arrivando all’Olimpico l’emozione è stata quella che raramente si prova. La Lazio si gioca i secondo posto contro una Cremonese retrocessa, ma questo è il meno. Non che non sia importante, per introito, blasone e final four della Supercoppa Italiana. La Lazio oggi ha organizzato una mega festa per celebrare il passato, il presente e in qualche modo il futuro. Il decennale della Coppa Italia vinta contro la Roma il 26 maggio 2013, la qualificazione alla prossima Champions League e per salutare Stefan Radu che oggi dà l’addio al calcio.
E l’Olimpico ha risposto presente: sold out in ogni settore, tanto da “costringere” la questura ad aprire lo spicchio destinato ai tifosi ospiti e riempire così anche la Sud.
Arrivando allo Stadio la sensazione è quella che non si provava da tempo. Un pomeriggio di sole, un clima quasi estivo. I cancelli aperti presto, perché come per ogni festa che si rispetti non possono mancare gli imprevisti e oggi l’imprevisto poteva essere il giro d’Italia. Superato arrivando con largo anticipo per non perdersi un minuto della festa. Iniziata con gli Immortali, la Lazio che ha battuto la Roma nella finale del 26 maggio 2013. Stefano Mauri che con la fascia da Capitano alzò la Coppa è tornato ad alzarla davanti ad una Nord infiammata. E poi Stefan Radu che dopo 15 anni di Lazio dice addio al calcio giocato. In lacrime raccoglie l’abbraccio della Curva che lo omaggia con un mega striscione. Applausi, lacrime e brividi.
Assurdo da pensare poi che potrebbe essere l’ultima per un altro capitano, un altro cresciuto con la maglia della Lazio: Milinkovic. Questo un capitolo da aprire prossimamente. Per ora all’Olimpico si continua a saltare e festeggiare.
Enrica Di Carlo
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