Maria Teresa Rizzuti, Umani E Altri Animali In Mostra A Roma

Maria Teresa Rizzuti, Umani E Altri Animali In Mostra A Roma

Una tecnica artistica liberatoria che porta necessariamente verso l’essenziale di una rappresentazione in bianco e nero: attraverso il suo segno si dedica a raccontare i deboli, gli emarginati, la Natura, con delicatezza e con partecipazione.

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Maria Teresa Rizzuti, Umani e altri Animali, è una mostra per ricordare il posto che occupiamo nel mondo e che ci mette di fronte alla nostra condizione privilegiata verso la Natura e verso i nostri confratelli umani che volentieri ghettizziamo.

Maria Teresa Rizzuti usa per definire sé stessa e il suo approccio alle sue tematiche il termine con-dolenza (dolersi con): se è una donna di poche parole, le è però impossibile l’inazione e trasforma il suo sentire nell’atto fisico e a volte anche fisicamente ostico dell’incisione: Una tecnica artistica liberatoria che porta necessariamente verso l’essenziale di una rappresentazione in bianco e nero: attraverso il suo segno si dedica a raccontare i deboli, gli emarginati, la Natura, con delicatezza e con partecipazione.

Un soliloquio che può essere condiviso tra l’autrice e il mondo.

Una mostra che ci ricorda il posto che occupiamo - dovremmo occupare - nel mondo. Ma anche una mostra che ci mette di fronte alla nostra condizione privilegiata, non solo verso gli animali, ma verso i nostri confratelli umani che volentieri ghettizziamo.

Sabato 7 la mostra aderisce alla 19 Giornata Amaci del Contemporaneo: ospite d’onore l’incisore e docente d’accademia Patrizio Di Sciullo, tema la convivenza tra gli allievi giovani e giovanissimi di una tecnica antica come l’incisione con il digitale e l’intelligenza artificiale.

La mostra si tiene presso ArtSharing Roma, associazione culturale e galleria d’arte che opera sul territorio e dà spazio ad artisti anche emergenti sostenendo i propri progetti attraverso corsi, workshop e moltissime altre attività: la troverete aperta in via Giulio Tarra 64 dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 fino al 14 ottobre.

Gregorio Pastorelli 

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