Sei una designer di gioielli...com’è nata la passione per questa professione?
È nata quasi per caso, come un hobby... Ho iniziato creando piccole cose, poi la passione per i gioielli, che definirei innata, è aumentata sempre di più fino a volerne fare una professione.
Nel 2009 è nato Charming Bijoux, ho avuto tante soddisfazioni, ma la strada è stata lunga e non sempre in discesa.
Oggi ho un mio Showroom dove lavoro.
C’è' un gioiello al quale sei particolarmente legata? Se si, perché?
La collana Samurai, è unica nel suo genere. Attualmente si trova a Vicenza, è stata selezionata per il concorso "Gioiello Dentro".
Ho dedicato a questa collana tre giorni, sono tutti piccoli anellini messi doppi uno nell’altro fino a creare una maglia metallica, come le armature dei samurai. Metà del collier ha dei petali di paillettes stropicciate così da donare un tocco di eleganza, di delicatezza e contrapporre la figura della donna a quella dell’uomo.
Che tipo di gioielli ti piace creare?
Sono una mente creativa, mi piace creare sempre qualcosa di diverso. I miei sono bijoux di design, oggi uso molto il plexiglass e il legno, mi piace contrapporre un prodotto artificiale al naturale. La mia ultima collezione è ispirata alle strisce pedonali, non a caso di chiama "Crosswalks collection".
Con quale criterio scegli il materiale per un gioiello, in base alla persona che l'indosserà o alle occasioni di utilizzo?
Entrambe le cose. In tanti anni in cui faccio questo lavoro, ho sperimentato molti tipi di materiali...dalle pietre dure (che ancora utilizzo), agli swarovski, al vetro, fino ad arrivare al plexiglass e al legno. In qualche modo i materiali che uso mi rappresentano. Sicuramente quando creo un bijoux, penso a chi lo indosserà e l'occasione in un poterlo mettere perché la maggior parte dei miei accessori, sono da occasione.
Hai seguito dei corsi specifici per il design o sei autodidatta?
Ho iniziato come autodidatta, divorando riviste di moda, di bijoux, di design... Poi sono stata a Milano per un corso avanzato di tecniche da bigiotteria.
Trascorso qualche anno, dopo essermi laureata in Giurisprudenza, sono tornata nella città della moda per frequentare un master sul Design Del Gioiello, al Poli.Design.
Ho anche un attestato in Rhinoceros di cui ho frequentato anche un corso avanzato e questo mi ha permesso di poter andare oltre la manualità.
Rhinoceros è un modellatore free-form 3D, è utilissimo per progettare gioielli di oreficeria, ma non solo. Io lo uso molto per forme da tagliare al laser, per realizzare dei progetti che a volte mi commissionano e che poi faranno a loro volta realizzare con la fusione.
I programmi di grafica oggi nel mio settore sono importantissimi e lo stesso vale per AutoCad e Adobe Illustrator.
Mediamente, quanto tempo impieghi per creare una delle tue opere?
Dipende... Ci sono anche gioielli che richiedono poco tempo, ma che hanno avuto uno studio lungo dietro, che hanno parti che sono state tagliate a laser, precedentemente progettate. Al contrario, ci sono invece alcuni pezzi unici che hanno richiesto giorni di lavoro.
Lavori in team o ti occupi tu di tutte le fasi di realizzazione?
Normalmente lavoro da sola, dal disegno, alla progettazione, alla creazione. Ho ovviamente dei fornitori a cui affido la produzione di alcuni parti, come la tecnica del taglio laser.
Mi occupo anche del web marketing e della gestione dei social, ma un giorno spero di trovare un persona a cui affidare tutta questa parte.
Chi acquista, prevalentemente, i tuoi gioielli? In base alla tua esperienza sei in grado di fare un identikit?
Li compra chi cerca qualcosa di diverso, che non si veda in giro e non assomigli già ad altri brand.
Che altri interessi coltivi oltre i bijoux?
La moda a 360°, il cinema, i viaggi e le culture diverse.
Per chi hai realizzato il tuo primo gioiello?
Non ho un ricordo chiaro, ma probabilmente per mia madre, la mia prima fan.
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