Unfolding Roma Magazine durante una calda estate itinerante incontra Ydalia Suarez, cantante, attrice e showgirl cubana, naturalizzata italiana e non solo…
Artista poliedrica: senti di appartenere più al canto o alla recitazione ?
Indubbiamente il mondo della recitazione è un mondo che mi affascina e mi attira molto, sono molte le proposte che ho ricevuto nel corso degli anni ma io ho rifiutato molte di esse scegliendo con cura i progetti ed i registi con cui lavorare e questa mia scelta mi ha portato a lavorare con dei veri maestri nel loro genere, ma premesso questo fatto devo anche precisare che non mi sono mai allontanata del tutto dal mondo del canto ed anche ora i miei progetti principali sono indirizzati in questa direzione e poi devo anche confessare che amo il contatto diretto con il pubblico e nelle mie serate il coinvolgimento del pubblico è così intenso da farlo diventare parte integrante dei miei spettacoli.
Candela 2k16: quanto c'è di Noelia nelle note del tuo ultimo successo ?
Certamente il brano originale di Noelia è stato un punto di riferimento, ma senza nessuna presunzione posso affermare che di Noelia vi è ben poco nella mia esecuzione.
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L'aver collaborato in Brasile con Carlos mi ha arricchito sopra tutto sulla ritmica, vedi io vengo da Cuba ed anche nella mia terra la ritmica ha una importanza estrema, ma l'essere andata via molto presto probabilmente mi aveva fatto perdere quelle sonorità e quel senso del sound che invece era ancora in me anche se si era un poco sopito, ma in Brasile tutto è tornato in superfice arricchendosi dei ritmi brasiliani. Riguardo alle Olimpiadi di Rio, come ho detto io sono Cubana ma l'Italia è la mia seconda patria ed è qui che vivo, per cui tifo Italia e tifo per tutti i suoi atleti i quali vanno veramente incoraggiati per i grandi sacrifici che fanno in ogni mese dell'anno per arrivare ad avere una performance di pochi minuti, i miei nomi preferiti sono tutti a contatto con l'acqua (le mie origini probabilmente mi spingono anche in questo) per cui tifo fortemente per la Pellegrini nel nuoto e per la Cagnotto nei tuffi.
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Con la "grande rabbia" sei arrivata al David di Donatello, chi vorresti ringraziare per questo importante traguardo ?
Intanto non mi va di considerarlo un traguardo ma soltanto una ulteriore tappa professionale, in quanto ai ringraziamenti vi è una persona che voglio ringraziare ed è una donna che merita di essere nominata, si tratta di Ydalia Suarez, hahahaha. Tornando seri, verrà il tempo per i ringraziamenti ora pensiamo ad andare oltre ...
Quali progetti Ydalia ha per il suo domani ?
Nei miei progetti vi è un nuovo disco che uscirà in settembre accompagnato da un nuovo video musicale, vi è il completamento del mio nuovo album e vi è un nuovo film da protagonista per la regia del maestro Lamberto Bava, poi altre cose per il nuovo anno ma magari di queste nè parliamo alla prossima intervista...
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Cuba: un punto di partenza o la terra dove tornerai stabilmente ?
Sicuramente Cuba è la mia terra di partenza, una terra che funge per me come un porto dove attracco spesso e volentieri, tornarci stabilmente in questo momento lo escluderei ma come si dice anche qui in Italia "mai dire mai" io dico si vedrà …
Ilaria Battaglia
Il Brasile ti ha vista protagonista di diverse collaborazioni : raccontaci la tua esperienza e per chi tiferai alle Olimpiadi?
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