UnfoldingRoma ha incontrato Daniela Chiappetti, piccola imprenditrice del settore turistico e suo marito Michele Ruschioni, giornalista, per parlare del primo Home Restaurant della capitale, situato in Via Messina, 31.
Daniela quando nasce la vostra passione per la cucina ?
E’ una passione che ho sempre avuto: mi fu trasmessa da mia nonna che ha origini armene e da mia madre. Il primo libro di cucina a 12 anni. Anche Michele, da anni. Amiamo fare cucina tipica romana al 100% con i primi realizzati da mio marito e secondi e contorni da me; mia suocera i dolci. Ciò nonostante da tempo abbiamo scelto di non servire più soltanto antipasti laziali per esempio.
Chi di voi il braccio, chi la mente Daniela? L’idea imprenditoriale chi l’ha avuta?
Mio marito è un vulcano di idee, è lui il creativo di casa, ama sperimentare ed è sempre alla ricerca di nuovi ingredienti e ricette. Io sono il braccio come spesso accade, lui la mente.
Michele quali sono gli ingredienti - è il caso di dirlo - necessari per dare vita ad un “Home Restaurant”?
Innanzitutto serve avere una grande voglia di cucinare, senza diventa un reale problema! Poi disporre di una casa che te lo permetta (abbiamo un grande terrazzo con barbecue) e infine essere 2.0. Noi non facciamo pubblicità.
Quante e quali incombenze burocratiche/amministrative avete dovuto affrontare?
Nessuna. Siamo a casa nostra e il vuoto normativo esistente (non esiste un disegno di legge di fatto) ci ha aiutati ad avviare tutto questo. E’ un incontro tra privati, semplicemente.
Come vivono i vostri figli questa mescolanza di casa e ristorante? E la privacy?
Il piccolo (3,5) lo vede come un lavoro, si avvicina ai tavoli, la bambina (6) osserva e aiuta. Per loro non cambia granchè, sono a casa. Si la privacy è garantita: basta chiudere la porta!
Passiamo al menù Daniela, ci racconti con quale logica lo componete? Quando e come lo variate?
Il nostro menù è classico di base con primi della tradizione romana realizzati con prodotti di stagione. Abbiamo dei secondi fissi (pollo, baccalà ad esempio). Naturalmente può esserci il piatto del giorno. E i carciofi non mancano.
Andate al ristorante ?
Si quando ci viene voglia di mangiare qualcosa di specifico! L’altra sera desideravo del pesce e invece che cucinarlo abbiamo scelto di andare a mangiarlo fuori casa.
Michele, so che hai in mente di scrivere un libro su Home Restaurant, fa parte del vostro progetto imprenditoriale o è soltanto un diario di viaggio?
Aspetto l’ok dall’editore per iniziare, ma l’idea è quella di proseguire. Rispondo da giornalista e non solo: è entrambe le cose, sicuramente anche parte di tutto ciò che vedi qui intorno.
Un’ultima domanda: avete un tavolo libero?
Certamente. Fa come se fossi a casa.
Ho cenato da loro e ho apprezzato molto la cura, i sapori, la cortesia e il sentirmi davvero a casa.
Ilaria Battaglia
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