Flavio Tranquillo Porta In Romagna Pallacanestro E Guai Finanziari

Flavio Tranquillo Porta In Romagna Pallacanestro E Guai Finanziari

Al bagno QueVida di Porto Corsini Flavio Tranquillo presenta il suo ultimo libro, una occasione per parlare dei guai dello sport italiano

stampa articolo Scarica pdf

Fallimenti, retrocessioni, bilanci in rosso, classifiche primaverili ribaltate da processi e sentenze estive. Il calcio italiano non è l'unico serbatoio di cortocircuito sportivo, anche il basket non se la passa meglio. E paiono più o meno i soliti problemi: palazzetti vecchi, troppi stranieri e pochi soldi. Litanie pluriennali sulle quali sembrano arrivare correttivi, speranza che poi svanisce davanti a nuovi scandali. Il 27 giugno, al bagno Que Vida di Porto Corsini (Ravenna), Flavio Tranquillo, apprezzata voce cestistica di Sky Sport e autentica enciclopedia umana della pallacanestro, è entrato nel vivo di queste spinose vicende presentando la sua ultima fatica, "Time Out", dal nome dell'inchiesta che ha curato le irregolarità della Mens Sana Siena di basket, vincitrice di 6 scudetti, che nel 2014 è stata dichiarata fallita. La vicenda? Dal 2007 al 2013 i bilanci della società sono stati abilmente artefatti da Ferdinando Minucci, presidente del club e radiato nel 2016. 

L'occasione è stata propizia per raccontare alcuni dettagli della vicenda: "La Mens Sana dichiarava in bilancio un attivo di 336.000 euro. Peccato però che avesse valutato il marchio 7 milioni e non 1 milione come due esperti della Bocconi avevano dichiarato all'atto della valutazione", ma anche per allargare il discorso a una analisi più generale. "Ci dicessero che è lecito truccare i bilanci e allora lo faremmo tutti, no? Forse faremmo prima. Spendere soldi e investire sono due concetti diversi, non è una differenza solo lessicale. Se io metto dieci e torna quattro, dovrei capire perché è tornato quattro. E se metto venti, devo far tornare i sei di prima e un altro margine. Altrimenti non fai l'imprenditore". E ancora: "Perchè io spendo soldi? Perché ti fa guadagnare in vetrina. Guadagnare più business nella tua attività principale, avere una credibilità maggiore e una immagine migliore. Di per sé, quando non viene violata una legge, non c'è nulla di male. Ma è assolutamente importante capire la differenza tra speso e investito. Io non voglio vietare di perdere soldi, il fair play finanziario non è infatti la cura più adatta. Ma il signor X, se perde soldi, non si stupisca di questo. Il successo commerciale della NBA è dovuto al fatto che entra cento e ai giocatori viene dato cinquanta. Essi sanno che se poi entra duecento, a loro entra cento. E crei un circolo virtuoso che fa bene al prodotto e al successo della Lega". 

Ma in futuro ci sarà un altro caso Siena? "A me viene da sorridere quando sento dire di inasprire le pene. Non servono controlli civetta per convincere l'opinione pubblica che vengono messi controlli che poi non vengono fatti. Faccio una proposta provocatoria: il modello Siena è sempre stato salutato con l'assioma 'quella si che è una grande gestione', con il suo proprietario che è andato spesso ad assemblee e seminari a illustrarlo. Ora, verrebbe facile insultarlo e deriderlo. Ma sarebbe bene guardarsi in faccia e capire cosa si vuole fare. Sarebbe molto più coerente depenalizzare il falso in bilancio, e dire che per lo sport si può fare bancarotta e non nascondersi sempre dietro al risvolto "lo sport è ha un valore sociale".

Il confine tra calcio e basket è sottile. A sorpresa, Tranquillo fa un riferimento alla sentenza Bosman in relazione ai settori giovanili: "Prima fare le giovanili aveva un tipo di costo e un tipo di ricavo. Oggi è rimasto solo il costo. Che viene accettato come un costo improduttivo. E questa è una antitesi all'investimento. Io penso che i giovani, in quanto cittadini, dovrebbero assaggiare lo sport tramite un soggetto di natura statale e non di natura privata. Dobbiamo fare un ragionamento di sistema oppure continuiamo a parlare di "giovani, movimento, o che una volta era meglio". Se parliamo della parte migliore dei giocatori si tratta di creare un circuito economico per cui convenga investire su di loro. Altrimenti tieni i giovani, li fai giocare solo per dire che li hai messo in campo e mano a mano il budget calerebbe". 

Un altro punto focale dell'intervento di Tranquillo, è un azzeccato intervento sull'approccio che l'opinione pubblica ha di qualsiasi questione o argomento, soprattutto in ambito sportivo: "Il tentativo del mio libro è dimostrare che ci sono vari livelli di approfondimento di una vicenda. Oggi se qualcuno sente parlare di una cosa, gli basta. In realtà non è così. Non dobbiamo accontentarci di ciò che ci viene propinato, di ciò che abbiamo deciso di pensare per tifo o per appartenenza. Ci sono sempre due posizioni ufficiali, bianco o nero e funziona così: dimmi velocemente se sei bianco, e se è ciò che penso io, mi sta bene e ti do la mano. Altrimenti faccio di tutto per convincerti che non è così, con ogni mezzo. Il protagonista principale del libro (Minucci, nda) ha visto la sua istanza di patteggiamento respinta dal giudice. A parte chi si occupa di giurisprudenza, siamo sicuri di sapere cos'è una istanza di patteggiamento e su quale base un giudice la approva o la rigetta? Quello che ho descritto è un meccanismo di una tristezza intellettuale infinita, al quale bisogna ribellarsi usando la testa".

Stefano Ravaglia 

© Riproduzione riservata

  • Articolo Precedente

  • Prossimo Articolo