La Galleria Vittoria ha inaugurato la seconda edizione del progetto Genesis, dopo quello del 2018, inserita nel calendario di Rome Art Week 2020, visitabile fino al prossimo 6 novembre.
Un vero e proprio group show per gli artisti che la galleria segue, o con i quali sta collaborando, ma che non sono stati ancora mai esposti nello spazio di Via Margutta né tantomeno hanno partecipato ad un evento, ma che si sono distinti e che hanno colpito per l’originalità del loro percorso artistico.
Dieci artisti, per questa collettiva, curata da Tiziano M. Todi: Carlo Settimio Battisti (illustrazione digitale), Amalia Cavallaro (psicostrappage), Sonia De Rossi (olio su tela), Roberta Di Sarra (matite colorate e grafite), DuminDa (découpage-colage), Carlo Fiore (acrilico su tela), Daniela Foschi (tecnica mista su tela), Paolo Gallinaro (stampa digitale su carta applicata a juta e tela), Huidong Kong (olio su tela), Stella Maria Sablone (tecnica mista su tela), per un totale di circa 25 opere.
Genesis per cui “nascita” di nuove collaborazioni e di nuovi percorsi artistici, in un continuo colloquio, in un “venirsi incontro” tra artista e galleria.
Una mostra che vuole sottolineare la poliedricità della galleria, che in questa collettiva mixa in maniera sapiente artisti provenienti da percorsi artistici nazionali ed internazionali differenti, che utilizzano tutte le tecniche, dal digitale alla pittura, dal collage alla scultura, alle matite colorate nelle loro opere che spaziano dal figurativo, al concettuale, passando per l’astratto.
Una mostra che ha come filo conduttore il raw, il grezzo per intenderci, che si estrinseca nell’utilizzo dei singoli materiali, ove la tecnica lo permette, largo quindi all’utilizzo di tela grezza e carta grezza.
Genesis Vol. 2 vuole essere una mostra che promuove l’arte contemporanea e allo stesso tempo porta in via Margutta nuove visioni artistiche non convenzionali.
Scrive Alessandra Gatti della
mostra: “Gli artisti selezionati appartengono a varie tendenze ma con una
identità che li accomuna: sono degli instancabili ricercatori dell’arte, e che
a risultato raggiunto spesso sono loro stessi a mettersi in discussione nel
tentativo costante di miglioramento.
Questa esposizione è indirizzata ad un vasto pubblico di artisti,
collezionisti, addetti ai lavori o semplici curiosi che vogliono orientarsi
nella complessa dialettica delle varie realtà artistiche".
Perché
come affermava Henri Matisse: “Occorre un grande amore, capace di
ispirare e sostenere questo sforzo continuo verso la verità, questa generosità
assoluta e questo profondo spogliamento che implica la genesi di ogni opera
d’arte. Ma l’amore non è forse all’origine di tutta la creazione?”.
Articolo di Stefania Vaghi
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