INTER FORZA QUATTRO. UN’AUTORETE DI IMPROTA UN GOL DI LAUTARO E LA DOPPIETTA DI LUKAKU ANNIENTANO IL BENEVENTO.
Risultato mai realmente in discussione quello del Meazza questa sera. Eriksen conferma ottimi segnali di crescita sfiorando un altro eurogol.
Inizia il girone di ritorno per Inter e Benevento con i nerazzurri che non avranno Conte in panchina e schierano Christian Eriksen dal primo minuto.
LE FORMAZIONI UFFICIALI:
INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 24 Eriksen, 5 Gagliardini, 14 Perisic; 9 Lukaku, 10 Lautaro.
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 6 de Vrij, 7 Sanchez, 11 Kolarov, 12 Sensi, 15 Young, 22 Vidal, 36 Darmian, 77 Brozovic, 99 Pinamonti.
Allenatore: Cristian Stellini
BENEVENTO (3-5-2): 1 Montipò; 15 Glik, 5 Caldirola, 93 Barba; 27 De Paoli, 56 Hetemaj, 10 Viola, 29 Ionita, 16 Improta; 17 Caprari, 9 Lapadula.
A disposizione: 12 Manfredini, 22 Lucatelli, 6 Abdallah, 8 Tello, 14 Dabo, 18 Foulon, 19 Insigne, 20 Di Serio, 28 Schiattarella, 30 Masella, 44 Falque, 58 Pastina.
Allenatore: Filippo Inzaghi.
LA SQUADRA ARBITRALE
Arbitro: Pasqua.
Assistenti: Longo, Raspollini. Quarto Uomo: Gariglio.
VAR: Calvarese. Assistente VAR: Galetto.
LA PARTITA:
Fin dai primi momenti di gioco appare chiaro come i nerazzurri cerchino di ottenere un predominio territoriale piuttosto pronunciato mentre il Benevento affida le proprie iniziative offensive esclusivamente al contropiede. Al settimo minuto arriva l’episodio che sblocca il risultato: sugli sviluppi di un calcio piazzato battuto da Eriksen in modo piuttosto teso in area; sulla traiettoria prova ad intervenire Improta che però mette la palla alle spalle di Montipò nel tentativo di anticipare Ranocchia. Il risultato dunque cambia quasi subito permettendo ai nerazzurri di sviluppare al meglio il proprio piano gara. Intorno al quarto d’ora sia da una parte che dall’altra ci sono recriminazioni: il Benevento reclama per un possibile fallo di Ranocchia ai danni di Lapadula che probabilmente inizia fuori area. Stessa decisione qualche minuto di tardi nell’area di rigore opposta quando Lautaro subisce un fallo proprio ai limiti della linea che delimita l’area di rigore ma il direttore di gara concede il calcio di punizione e non il rigore. La prima parte di gara procede con buon ritmo soprattutto da parte dell’Inter che riesce senza particolari problemi a controllarne agevolmente lo sviluppo. Eriksen si rende protagonista di alcune giocate pregevoli che per pochissimo non si tramutano in assist per Hakimi e Lautaro Martínez. Termina dunque con i nerazzurri in vantaggio di un gol un primo tempo avrebbe potuto avere anche margini più ampi.
Anche ad inizio ripresa non cambia lo sviluppo della gara con i nerazzurri che mantengono saldamente le redini dello sviluppo del gioco. Grande giocata tentata da Eriksen intorno al 50º che centra in pieno l’incrocio dei pali con una prodezza balistica che avrebbe certamente meritato miglior sorte. Ancor meno che nel primo tempo il Benevento riesce a rendersi pericoloso ed anzi con il passare dei minuti la supremazia territoriale nerazzurra si fa sempre più evidente. Dopo l’inizio del secondo tempo sviluppato prevalentemente su ritmi più blandi i nerazzurri trovano in alcune circostanze quelle accelerazioni che permettono alla squadra oggi guidata da Stellini di arrotondare il punteggio. Il raddoppio arriva infatti al 57º con Lautaro che si libera al tiro dopo una percussione centrale con assist da parte di Gagliardini; l’argentino ritrova dunque la via del gol dopo sei partite di astinenza. Con questo secondo sigillo i nerazzurri chiudono sostanzialmente la partita anche se il risultato finale sarà ancora più rotondo. Passano infatti 10 minuti ed i nerazzurri sono abili a sfruttare un clamoroso errore in fase di impostazione da parte di Montipò; Lautaro è il più veloce ad avventarsi sul pallone vagante e serve Lukaku che non ha nessuna difficoltà a trovare la via della rete da posizione più che favorevole. A questo punto c’è spazio per alcuni cambi che permettono ai giocatori nerazzurri di rifiatare in vista di un periodo decisamente denso di impegni ma senza perdere efficacia offensiva. Un passaggio filtrante di Alexis Sanchez subentrato da pochi istanti arma ancora la conclusione vincente di Lukaku che batte Montipò per la propria personale doppietta, confermandosi letale anche in una serata dove l’attaccante belga era parso oggettivamente sottotono. Il risultato dunque assume le sue proporzioni definitive al 78º minuto. Da questo momento ovviamente l’unica preoccupazione di entrambe le squadre è quella di evitare infortuni e far scorrere il cronometro. Per l’Inter arriva dunque la risposta migliore alle vittorie del Milan e della Juventus maturate nel pomeriggio. Le notizie certamente più positive arrivano dal gol di Lautaro e dalla conferma di un’ottima prestazione da parte di Eriksen e Barella.
Federico Ceste
© Riproduzione riservata