401 Radu Non è Un Errore è Record Di Presenze

401 Radu Non è Un Errore è Record Di Presenze

Contro l'Udinese Radu raggiunge Favalli ed entra nella storia della Lazio per presenze. E può ancora dare

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Stefan Radu è nella storia della Lazio: con la partita contro l'Udinese raggiunge un altro difensore e capitano biancoceleste Favalli a quota 401 presenze. Sabato 3 aprile, quando la Lazio ospiterà all'Olimpico lo Spezia, sarà da solo a guidare la classifica delle presenze in biancoceleste. Oggi Simone Inzaghi, nonostante i 34 anni del giocatore, non può fare a meno di lui, ed ha ragione: velocità, intelligenza ed esperienza. Radu è cresciuto nel tempo, alla Lazio, come uomo e come giocatore diventando imprescindibile. Si capisce l'importanza quando non c'è e in questa stagione sono state diverse le partite  che ha saltato per infortunio o per problemi fisici e la Lazio, con e senza Radu, ha un altro volto. 

E' arrivato nella Capitale nel 2008 con Delio Rossi: era centrale, poi spostato sulla sinistra dove è esploso ed ha vinto tre Coppe Italia e tre Supercoppe. Come ha confermato nel post partita contro l'Udinese, però, la vittoria che non dimenticherà mai  è quella del 26 maggio 2013 contro la Roma. E non finisce qui: contro i friulani è stato impeccabile e dichiara: "Ho solo un raffreddore, ma ancora benzina nelle gambe: posso dare ancora molto".  Anche perchè Stefan Radu è uno che non molla mai: dopo tanti anni in biancoceleste, solo pochi giorni fa contro il Bayern Monaco ha fatto il suo esordio dal primo minuto in Champions League. La gioia e l'entusiasmo si sono visti tutti al momento del gol di Parolo: i due senatori, veri leader silenziosi, hanno esultato come due bambini che hanno realizzato il loro sogno di una vita. E non ci sono dubbi che Radu voglia ancora dare tanto alla Lazio e regalarsi, e regalare, qualche altra soddisfazione in campo europeo.

E pensare che due anni fa sembrava finita la sua esperienza in biancoceleste. Escluso dal preritiro di campionato, lo strappo sembrava insanabile, ma è tornato e da uomo ha chiesto scusa ripartendo con la Lazio, guidandola, con l'approvazione dei tifosi tutti, dei compagni e della società. 

A due anni di distanza, Inzaghi ancora si culla il suo difensore e i tifosi ancora lo ammirano e lo sostengono, lui dimostra l'attaccamento come pochi: corre, salva, cade, si rialza e torna sempre su quella fascia. Ed è pronto a farlo ancora, magari per un altro anno. 

Enrica Di Carlo 

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