ALL’ALLIANZ È IL SOLITO DERBY D’ITALIA: TENSIONE, POLEMICHE CON EPISODI CONTROVERSI ANIMANO LA GARA

ALL’ALLIANZ È IL SOLITO DERBY D’ITALIA: TENSIONE, POLEMICHE CON EPISODI CONTROVERSI ANIMANO LA GARA

Una doppietta di Cuadrado tiene vive le speranze europee della Juventus

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LE FORMAZIONI UFFICIALI:

JUVENTUS (4-4-2): 1 Szczesny; 13 Danilo, 4 De Ligt, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 16 Cuadrado, 30 Bentancur, 25 Rabiot, 22 Chiesa; 44 Kulusevski, 7 C. Ronaldo.

A disposizione: 31 Pinsoglio, 77 Buffon, 5 Arthur, 8 Ramsey, 9 Morata, 10 Dybala, 14 McKennie, 19 Bonucci, 28 Demiral, 33 Bernardeschi, 53 Felix Correira.

Allenatore: Andrea Pirlo.


INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 24 Eriksen, 36 Darmian; 9 Lukaku, 10 Lautaro.

A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 12 Sensi, 13 Ranocchia, 14 Perisic, 15 Young, 33 D'Ambrosio, 99 Pinamonti.

Allenatore: Antonio Conte.

LA SQUADRA ARBITRALE:

Arbitro: Calvarese.

Assistenti: Longo, Valeriani.

Quarto Uomo: Guida.

VAR: Irrati.

Assistente VAR: Peretti.


LA PARTITA:

Primi minuti caratterizzati da una fase di studio con possesso palla sterile e senza particolari sussulti. La prima occasione arriva al 10º minuto quando Kulusevski si trova nella posizione perfetta per poter calciare verso la porta ma un grande intervento di Skriniar manda la sfera in calcio d’angolo; sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Chiesa può calciare da posizione favorevole ma non inquadra lo specchio della porta. In una partita abbastanza povera di emozioni è comunque la Juventus a farsi preferire per intensità e spinta offensiva. Al 21º un errore in uscita di Bastoni consente alla Juventus di recuperare palla in zona offensiva e da questa situazione nasce un’opportunità controversa con un contrasto Chiellini- Darmian che dopo il controllo V.A.R. Calvarese sanziona con il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Ronaldo, Handanovic para ma sulla ribattuta centrale il portoghese può ribadire in rete e portare in vantaggio i bianconeri al 24º minuto. Questa nuova situazione di punteggio sembra dare una scossa all’Inter che comincia a farsi viva con maggior frequenza in fase offensiva pur senza creare particolari occasioni. Come era successo qualche minuto prima dell’area di rigore opposta è una leggerezza di De Ligt che in un contrasto a palla lontana interviene in modo piuttosto maldestro su Lautaro Martínez e l’arbitro fischia il calcio di rigore per i nerazzurri. Sul dischetto si presenta Lukaku che realizza il gol del pari spiazzando Szczesny al 35º minuto di gioco. In un’altalena continua per quanto riguarda il predominio momentaneo del gioco, dopo questo secondo gol della gara tra Juventus ed Inter sono i bianconeri a riprendere con maggior vigore la spinta offensiva finale di tempo e al 42º un’azione avvolgente dei bianconeri si conclude con un tiro da fuori area di Cuadrado deviato fortuitamente da Eriksen che mette fuori causa Handanovic per il vantaggio dei bianconeri. Si va dunque al riposo con questo punteggio che si può definire meritato per quanto i bianconeri hanno proposto complessivamente in questa prima parte della contesa.

L’inizio del secondo tempo dei nerazzurri è decisamente più intenso e il controllo del gioco passa costantemente nelle mani della squadra di Conte che controlla lungamente il possesso del pallone pur senza concludere con frequenza verso la porta avversaria. Al 48º un lancio di Eriksen per Perisic rischia di originare un clamoroso pasticcio che coinvolge Danilo e Szczesny, ma Chiellini protegge la porta e disinnesca il pericolo. Al 51º Eriksen serve Lautaro che effettua una pregevole conclusione a giro ma la palla termina di pochissimo alta sopra la traversa. Al 57º primo episodio chiave della gara quando Bentancur e Lukaku sono protagonisti di un duello: l’arbitro Calvarese considera il fallo del centrocampista uruguaiano della Juventus come meritevole del secondo cartellino giallo. Dunque la Juventus si trova in inferiorità numerica per quasi tutta la ripresa. Ovviamente la situazione di predominio territoriale dei nerazzurri che già era parsa evidente nei primi minuti della ripresa si accentua ulteriormente. Le iniziative d’attacco dei nerazzurri arrivano prevalentemente sugli esterni dove Perisic, entrato ad inizio ripresa al posto di Darmian sembra poter essere un fattore e Hakimi pur senza poter usufruire dei soliti spazi in campo aperto per le ripartenze si conferma uno dei più propositivi. Merita senz’altro una citazione in positivo in questo senso anche Lautaro Martínez protagonista di un’ottima partita, rimanendo sempre nel vivo del gioco. A questo punto è chiaro che per la Juventus inizia una difesa ad oltranza. Al 64º intervento difensivo di Cuadrado che riesce a disinnescare un’ottima azione corale dell’Inter prima che la palla arrivi ad Eriksen in zona tiro. La circolazione palla dei nerazzurri non è così veloce da creare grattacapi alla retroguardia bianconera nonostante questo quando la squadra di Conte prova a velocizzare le trame di gioco riesce con facilità ad avvicinarsi al gol. La pressione dell’Inter è sempre più forte ma sono poche le occasioni effettivamente pericolose. Un tiro piuttosto impreciso di Perisic servito da Lautaro e un tentativo di conclusione da parte di Barella sono le uniche occasioni in cui, nella parte centrale della ripresa, viene impegnato Szczesny. Negli ultimi minuti però l’Inter stringe realmente d’assedio l’area di rigore bianconera e il portiere polacco è costretto ad un salvataggio clamoroso sul colpo di testa di Vecino entrato da pochissimo al posto di Bastoni. Gli sforzi dei nerazzurri vengono premiati un minuto più tardi quando Chiellini nel tentativo di liberare la propria area di rigore mette la palla alle spalle del proprio portiere. L’arbitro inizialmente annulla la rete valutando come irregolare il duello tra il centrale azzurro e Lukaku, ma poi viene richiamato alla VAR e convalida giustamente, la segnatura nerazzurra. Quando ormai il risultato sembra indirizzato verso un pareggio che per la Juventus sarebbe stato particolarmente sanguinoso arriva un altro episodio destinato a far discutere. All’88º sugli sviluppi di una penetrazione di Cuadrado Perisic si trova in duello con l’esterno colombiano che sembra cercare furbescamente il contatto con il croato. L’arbitro concede un rigore che sembra essere particolarmente generoso. Dal dischetto si presenta Cuadrado perché Cristiano Ronaldo aveva lasciato il terreno di gioco diversi minuti prima per la sostituzione con Morata. Handanovic rimane completamente fermo e per l’ex giocatore di Fiorentina e Chelsea arriva la doppietta personale. Ultimo episodio da segnalare l’espulsione di Brozovic per doppia ammonizione nel giro di pochissimi secondi a cavallo del rigore concesso ai bianconeri. Finisce dunque con la vittoria della squadra di Pirlo questa gara dove i bianconeri avevano senz’altro di più da giocarsi ma complessivamente probabilmente il pareggio sarebbe stato più giusto se non altro per i dubbi sull’episodio del rigore finale. All’Inter è senz’altro mancata la precisione in fase conclusiva pur avendo disputato a sprazzi una buona partita ma evidentemente con più di mezz’ora a disposizione in superiorità numerica era lecito attendersi qualcosa di più. Per i bianconeri è una vittoria che tiene vive le speranze di qualificarsi in Champions anche se tutto resta nelle mani del Napoli che in caso di doppia vittoria le ultime due gare avrebbe garantita la qualificazione al massimo torneo continentale.


Federico Ceste

Fonte della fotografia: Emanuele Gambino (Unfoldinfg Roma Magazine)

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