Unfolding Roma in platea per la prima de Questa volta te lo dico che ti amo, scritto e diretto da Luca Franco, in scena al Teatro de’ Servi dal 13 Ottobre al 01 Novembre 2015. Un incipit romantico da “Tempo delle Mele”: due bambini, i piccoli attori Eleonora Pagliara e Federico Semproni, su di una altalena a condividere timidamente gli accenni di quello che sarà, nel trentennio successivo, un amore da rivelare. I bambini crescono e diventano Monica e Dario, rispettivamente interpretati da Roberta Scardola e Corrado Gattinara, due trentenni che durante un capodanno in forma di rimpatriata, riscoprono sentimenti sopiti e sottaciuti. Fa da sfondo l’entourage dei vecchi compagni di scuola, i tipi umani ai quali tutti noi siamo stati abituati in aula anni fa: il secchione sessualmente inespresso deriso e in fondo ben voluto; il “ciccione” molto simpatico e ruspante e un po’ temuto per via della stazza; la compagna rifiorita da diete interminabili provinciale e sognatrice, interpretata da Monica Falconi attrice e aiuto regista; quello che si è sposato troppo presto per soldi e non per amore; e poi loro i protagonisti :la bella Roberta Scardola, a noi nota per la sua presenza ne i Cesaroni, che veste i panni dell’affermata Monica, attrice quasi dimentica dei bei tempi e dei suoi amici e Corrado Gattinara nel ruolo di un adolescenziale innamorato inespresso, che forse è il caso prenda il coraggio a due mani, e lo farà. Circonda il palco un mix di luci e musica, dirette da Riccardo Carattelli, perfettamente accolte dal pubblico che ha più volte applaudito alle citazioni da musical dei tempi di Lorella Cuccarini o Heather Parisi, quanto alla trama da anni ’90, ormai un porto sicuro nella commedia degli ultimi tempi. In sala grande favore per l’interpretazione di Daniele Locci, il piccoletto deriso dai compagni di ieri e di oggi, che si rivela un attore di grande spessore dalla comicità non scontata sia pur rievocativa dei più noti Zelig o Colorado. Molto apprezzata la performance dei protagonisti, che sembrano essere arrivati direttamente al cuore della platea.Una serata all’insegna della leggerezza dei primi amori, del vintage e del romanesco con punte di accento su obesità e omossessualità, mai volgari ma ironicamente sostenibili. Voce fuori campo quella di un inaspettato Benigni che dà il senso finale al tema di fondo della commedia: la felicità, diretta emanazione dell’amore, se vero.
Ilaria Battaglia
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