Ciò che forse colpisce di più in un’avvincente storia d’amore è la sua componente irrazionale; l’amore puro, che si desidera vivere più intensamente, è spesso non privo di ostacoli, segnato dall’imprevedibilità dei momenti e plasmato sul volto del mistero, in un groviglio di sensazioni latenti, contrastanti e pronte ad esplodere.
Ed è proprio un amore irrazionale a unire le protagoniste de “La Tempesta dentro”, il romanzo d’esordio di Gabriele Marcello, sceneggiatore, assistente casting e docente di Sceneggiatura e Scrittura Creativa presso la Facoltà degli Studi di Teramo.
Siamo alla fine degli
anni Novanta: tra Roma e Parigi, due donne, diametralmente opposte, vivono la
loro vita e tentano di godere, senza riuscirci, dei frutti del successo
lavorativo e familiare. Il ritrovamento di un oggetto, sotterrato negli
anfratti di un ricordo che si vorrebbe cancellare ma che vive sottopelle, porta
entrambe a ricordare il loro primo incontro, avvenuto diciotto anni prima.
Nel 1981, sullo sfondo di una Napoli che non ha smesso di tremare per il
terremoto ma che è in subbuglio per gli ultimi, disperati, attentati delle
Brigate Rosse, Livia, una apprendista fotografa, incontra, quasi per caso,
Isabella, dattilografa di Firenze. Un incontro casuale, come tanti nella vita,
ma che nasconde un segreto inconfessabile e sanguinoso.
Immersi nella città bagnata da un mare che perde i suoi colori di cartolina per diventare grigia ed anonima, conosciamo il loro vissuto. Ognuna delle due ci racconta la storia dal proprio punto di vista, fatta da bugie, intrighi politici, fragilità, sesso e amore.
Una storia che sembrava nata e finita nel 1981, ma che, come tutte le relazioni che lasciano segni indelebili sulla pelle, non può restare nel passato e, forse, nemmeno nel presente.
Il romanzo, nato come trattamento cinematografico, è frutto di un lavoro di ricerca, un attento studio psicologico sui personaggi e sul contesto storico-sociale in cui si sviluppano le vicende personali delle due protagoniste.
Gabriele Marcello ritrae abilmente le differenze caratteriali e la “spigolosità” di entrambe le donne, attraverso un vivace ed incisivo spirito narrativo che caratterizza lo svolgersi degli eventi, capace non solo di ricostruire il complesso passato personale di Livia e Isabella, ma offrire un affresco realistico della società del tempo.
La presentazione del romanzo, pubblicato da Ortica Editrice, si è tenuta a Roma lo scorso 7 novembre presso la Libreria Spazio Sette, all’interno dello storico palazzo Cavallerini Lazzaroni.
Un’atmosfera resa ancor più suggestiva grazie alle sale affrescate da Giacinto e Ludovico Gimignani su soggetti mitologici:” Venere sul carro” e “Il tempo che strappa le ali ad Eros”.
L’evento è stato condotto da Daniela Tagliafico, già direttrice di Rai Quirinale e scrittrice e sono intervenute Maria Teresa Venditti, sceneggiatrice di “Calcinculo” presentato in anteprima al Festival di Berlino. Inoltre, l’attrice partenopea Pina Turco ha ripercorso alcuni passaggi fondamentali del libro, attraverso la lettura di una selezione di brani.
Numerosi gli ospiti presenti: Primo Reggiani, Gianluca Zaccaria e Cecilia Napoli prossimamente nella fiction “Il patriarca” diretta da Claudio Amendola (Canale 5), Elisabetta Pellini, quest’anno al cinema con “Corro da te”, Andrea Bosca prossimamente nella fiction “Protezione Civile” (Rai 1), Lorenzo Lavia, nel cast del film “L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido, Alessia Barela della serie tv “Sopravvissuti”, Bernardo Casertano, prossimamente nella seconda stagione di “Luce dei tuoi occhi” su Canale 5, Diletta Begali, attrice e influencer, Arianna Mattioli, nel cast della serie Netflix “Tutto chiede salvezza” diretta da Francesco Bruni, Luca Pellegrini, sceneggiatore della fiction Rai “Il paradiso delle signore”, il regista Eitan Pitigliani e l’attore Vincenzo Vivenzio del pluripremiato short film “SISSY”, e tanti altri volti noti del cinema italiano come Cosimo Longo, Viviana Colais, Demetra Bellina, Eleonora Sergio, Lorena Cacciatore, Beniamino Marcone, Romano Reggiani, Giglia Marra, Domenico Panarello, Giulia D’Aloja, Lucia Lavia, Debora Antonaci, Giorgia Cardaci, Giampiero Rotoli, Eva Cela.
Articolo di Giorgio Vulcano.
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