Una Cupola è Il Cielo Stellato Di Sanremo 2023

Una Cupola è Il Cielo Stellato Di Sanremo 2023

Porta la firma dell'architetto Gaetano Castelli la magica scenografia della 73° edizione del Festival

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Se Sanremo è Sanremo Castelli è Castelli. Parafrasando in modo ironico, il motivetto che segue negli anni la kermesse canora, possiamo affermare che il grande Castelli, architetto, pittore, arredatore e senz'altro scenografo indiscusso, è ancora una volta una solida garanzia per il festival.

Questa sera si sono accese le luci di una scenografia faraonica dalla forma di una cupola. Alcune indiscrezioni erano già trapelate nella famosa e seguitissima trasmissione mattutina di Fiorello in Viva Rai2, ed era stato proprio Amadeus, a mostrare il palco e a raccontare come dal giorno dopo la fine di Sanremo 2022 aveva subito contattato Gaetano Castelli chiedendo di pensare alla realizzazione, per il prossimo festival, ad una cupola. Una sfida enorme subito raccolta con entusiasmo e professionalità dall'architetto e da sua figlia Maria Chiara, con cui collabora da 9 anni sulle realizzazioni di scenografie importanti del festival.

Nella diretta con Fiorello, il palco mostrava già il suo splendore, ma il colore blu, appariva statico, senza varietà cromatica creando però grande attesa sull'effetto finale.

Alle 20.45 di martedì 7 febbraio il Festival ha illuminato il teatro dell'Ariston e la cupola è apparsa bellissima, trasparente come un cielo stellato e austera come un'architettura classica. Per la prima volta, in 73 edizioni, si è intervenuti sul soffitto, dando l'impressione che il palco fosse immenso e si è agito sugli spazi dell'orchestra, formando 2 insenature contenenti, da un lato la sezione ritmica e dall'altra il coro e i fiati. Le parti architettoniche che collegano il tutto somigliano a grandi nastri che avvolgono morbidamente i protagonisti della manifestazione, in un abbraccio intimo e protettivo con gli artisti. L'immancabile scala, da tutti i cantanti, ospiti e presentatori temuta è leggermente curvata rispetto all'anno scorso, non frontale ma elicoidale con effetti cromatici e con forse qualche gradino in meno.

Per un'opera scenografica e ingegneristica di questa portata, la costruzione è iniziata un anno fa, il giorno dopo la fine del festival, la macchina organizzativa non ha avuto respiro. L'obiettivo era creare una cupola come il direttore artistico voleva e rendere televisivamente più grande il teatro. Gaetano Castelli e sua figlia hanno iniziato a pensare in grande, alle costruzioni classiche, al Pantheon dando magia ai disegni preparatori. Tutto è basato sulla prospettiva, sulla luce e sul senso di leggerezza. Questi traguardi sono stati raggiunti creando 3 circonferenze concentriche poste in alto, dalle quali si dipanano una moltitudine di raggi luminosi. Si sono utilizzati materiali leggeri, come plastica e pellicola che potessero cambiare la luce e i colori. La cupola trasparente è composta di specchi a tronco di piramide. In ogni elemento di questi triangoli ci sono dei led a 4 colori che permettono la realizzazione di immagini e disegni.

Nonostante questa trasformazione si sono aggiunte 28 poltrone.

Poco armonico è apparso il palco che ospitava il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di vecchia concezione e assolutamente non in linea con la modernità di una architettura così ardita. Probabilmente non era sotto il cono di luce di re Mida Castelli, se no sarebbe apparso scintillante e maestoso.

L'architetto potrà riposarsi solo per la durata del festival, solo 5 giorni per contemplare il suo lavoro, per poi, ricominciare a fantasticare a festival finito, a nuove caravelle che traghettino il festival e i nostri pensieri nel 2024, regalandoci una magia e un'illusione tipica di Sanremo.

Chiara Sticca

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