L' "Allegra Compagnia degli Assurdi" porterà in scena "La Mente di Don Giovanni", commedia diretta dal regista Lorenzo Lustri e scritta da Lodovico Bellè, il 24 maggio 2014 ore 21 e il 25 maggio 2014 ore 18 e ore 21 al teatro Abarico a Roma, in Via dei Sabelli 116.
Questo gruppo teatrale romano, dai confini abbastanza fluidi (gente che va e gente che viene, con alcune colonne portanti) nasce ufficialmente il 13 gennaio 2012 con la rappresentazione degli Assurdialoghi di Lodivico Bellè. Oltre a Lodovico ne fanno parte :Alessandra Vagnoli un'impiegata di Roma che, attraverso molte difficoltà, riesce a conciliare l'impiego giornaliero con la passione pura per la recitazione. Tutto ciò che vive è avvolto da grandi emozioni e lei si definisce "donatrice sana di emozioni". Nel suo futuro ha in progetto di seguire un corso per doppiatori.
Di seguito le mie domande :
Cosa vorresti che migliorasse nella vita di oggi?
Mi piacerebbe veder migliorare le relazioni umane.
Stai percorrendo un percorso di vita sereno e felice ?
Assolutamente si, seguo il cuore, talvolta mi fa prendere strade impervie, ma poi mi conduce sempre nel luogo giusto per me.
Gabriele Ottaviani, un ragazzo che già all'età di 29 anni è dottore in Studi Italiani e in Letteratura e Lingua-Studi Italiani ed Europei e dottore di ricerca in Italianistica.
Parlaci di te?
Ho pubblicato una raccolta di racconti dal titolo "Frammenti d'amore", do ripetizioni a vari ragazzi un pò in tutte le materie e collaboro con un enigmistica che mi commissiona cruciverba, con due associazioni culturali, "Polvere del Tempo" e "Sharada" e con un'altra compagnia teatrale i "Servitori dell' Arte".
Ti senti di donare emozioni?
Non so se riesco a donare emozioni, lo spero. Comunque il mio impegno è sempre elevato per cercare di vedere il sorriso nel prossimo.
Il tuo futuro?
Primo appuntamento "La mente di Don Giovanni" e poi continuare a recitare e a scrivere.
Le difficoltà nel tuo lavoro?
Credo sinceramente che le difficoltà nella vita siano altre rispetto a quelle che può essere capitato a me di incontrare, e ognuno ha le sue. Siamo tutti purtroppo sempre più precari, in generale e da diversi punti di vista.
Cosa vorresti che migliorasse nella vita di oggi?
Mi piacerebbe una società più serena e accogliente
Sei sereno e felice?
Assolutamente si.
Manuel D'aleo ha 25 anni e è al secondo anno della laurea Magistrale in Teatro, Musica, Danza. Al momento svolge il suo lavoro in tanti modi nella vita di teatro, dal pratico al teorico e teatro di prosa. Organizza anche spettacoli teatrali, tour teatrali per conto della sua compagnia di origine "I Servitori dell'Arte".
Il tuo lavoro rappresenta il sogno da bambino?
Assolutamente no, ma mi pento di non averlo sognato. Sono capitato per puro caso in questo mondo e, tra l'altro, da pochi anni. Conosco un pò di più il teatro e quello che gira intorno ad esso soltanto da 7 anni precisi. Prima di allora non avrei saputo nemmeno descrivervi un palcoscenico. Tutti i giorni, nel teatro, vivo delle emozioni e le sensazioni non si possono descrivere. Quando ti senti abbracciare da persone sconosciute e, a volte, disabili, con mille problemi che, con occhi emozionati, ti dicono il fatidico "grazie" dopo uno spettacolo, allora capisci quello che di straordinario e piacevole stai facendo.
Il futuro?
Attualmente, oltre allo spettacolo che andrà in scena al teatro Abarico, sono in scena da tempo con la mia compagnia teatrale con lo spettacolo "47 ,Morto che Parla" di E. Petrolini, e al termine approfitterò dell'estate per lavorare a nuovi progetti Petroliani poi in scena da Settembre.
Difficoltà nel lavoro?
Le difficoltà dipendono dai ruoli che si ricoprono. Come attore una difficoltà può essere il non saper trovare subito una lettura per il proprio personaggio, doverci perdere tempo e, può succedere, arrivare fino alla scena ancora non del tutto convinti. Ci si augura di non fare mai i conti con una cosa del genere. Come regista la difficoltà si trova nel capire perfettamente cosa l'attore ti chiede silenziosamente, di cosa ha bisogno, cosa puoi tirar fuori da lui senza distruggere la sua autonomia...mica facile! Poi, ancora, come organizzatore e presidente della mia compagnia le difficoltà e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e la cosa difficile è il saper risolvere un problema anche senza preavviso, anche da un minuto all'altro, assumendosi il rischio di far saltare delle cose preparate pur di non rischiare in una direzione, quando gli eventi ti portano in altre direzioni! Queste tre fasce di difficoltà le vivo ogni giorno da anni.
Il percorso di vita è di gioia e serenità?
Sono felice grazie al teatro, "w il teatro". Questo percorso non lo avevo immaginato e nel farlo ringrazio tante persone che come me credono nei progetti, a cominciare dai miei genitori che curano lo staff della mia Compagnia Teatrale e poi tanti, davvero tanti collaboratori che non finirò mai di ringraziare per quello che fanno ogni giorno. Si, credo che queste siano le soddisfazioni, stare felicemente insieme .
Giuseppe Flammini
Nato nel 1986 a Roma, diplomato in qualità di tecnico dell'industria audiovisiva, è un attore a 360 gradi tra teatro, la sua passione, e il cinema. Ci dice che la differenza tra teatro e cinema è come la pasta fatta in casa e quella acquistata al supermercato. Da poco è introdotto in questa compagnia. Si sente fortunato perché giorno dopo giorno vive il sogno come dice LIGA tra palco e realtà. Fa il possibile per regalare al pubblico emozioni più forti del rafting.
Sei entrato da poco nella Compagnia degli Assurdi, raccontaci le tue sensazioni
Sono molto fiero di questa integrazione. Loro sono meno di una decina ma valgono 20 stacanovisti per eccellenza. Simpatici e con un gran cuore. Spero di continuare questa strada. Ora stiamo portando in scena LA MENTE DI DON GIOVANNI, un testo molto carino sopratutto perché scritto in rima, giocato sulle parole, e io adoro giocare su codeste. Or vedremo che succederà.
Il Futuro?
Sto preparando un altro spettacolo che vorrei portare in scena ad ottobre, la storia è tratta da una web serie scritta dal sottoscritto 3 anni fa.
Sta percorrendo un percorso felice e sereno?
Ci provo ogni giorno, tra alti e bassi. Quando riuscirò a farlo a pieno sarete i primi a saperlo.
CLAUDIA PEDATELLA
Un ingegnere informatico molto simpatica con la passione per la scienza, la musica, il disegno e il teatro. Nata in Calabria, a Cleto, un paese dove i prati sono ricoperti da fiori gialli e il mare mostra i suoi colori più belli.
Il rapporto con il prossimo?
Mi piace guardare la gente con curiosità, studiarla, capirla, trovo piacere a stringere relazioni e ad indovinarne i pensieri. Mi piace essere gentile, sorridere alle persone e torno con il cuore felice quando lo faccio.
Parlaci del tuo lavoro
Quale dei tanti? Quello di giorno, quelli delle h 20:00 o quello dei sabati e delle domeniche (che ahimè, è quello più abbandonato)? Dunque lo scelgo io : parliamo del meraviglioso gruppo degli Assurdi! Stiamo preparando uno spettacolo scritto da Lodovico Bellè, una commedia fresca ed assurda scritta in rima e diretta da Lorenzo Lustri : "LA MENTE DI DON GIOVANNI" in cui i miei compagni d'avventura stanno mettendo tutta la passione ed il talento che possiedono e da cui c'è sempre qualcosa da imparare.
Cosa vorresti che migliorasse nella tua vita oggi?
Basterebbe un passetto più in là per far salire un altro passeggero sull'autobus, un sorriso alla persona che ti si appiccica perché spinta, un pensiero buono e disinteressato verso chi ci circonda. Non è buonismo, è civiltà, è educazione. E' quello che accade dietro le scene di un palcoscenico : lo spettacolo è un orologio perfetto. Se qualcosa va storto, lo spettacolo di tutti è rovinato, non solo la parte di chi ha sbagliato. Per questo ci si aiuta, ci si viene incontro, ci si sostiene, si suggerisce la parola che il compagno scorda. E' il pensare collettivo che ha portato da sempre avanti l'umanità . Questo deve migliorare .
Il Manichino
Ingaggiato dall'ALLEGRA COMPAGNIA DEGLI ASSURDI per interpretare il ruolo di DON ALESSANDRO.
Doni Emozioni?
Non saprei dire se dono emozioni : delle volte ho come la sensazione che gli altri mi usino. Il guaio è che sono un tipo accondiscendente e tendo a fare tutto ciò che mi viene chiesto. Questa è la mia prima esibizione in pubblico (solo a pensarci mi viene l'ansia da debutto) ma spero di riuscire ad entusiasmare la platea; i presupposti ci sono tutti.
IL Futuro?
Aprire un'agenzia di mannequins famosa in tutto il mondo e tenermi lontano dal fuoco , dalle segherie e dai feticisti.
SILVIA LAY
Fare teatro non lo aveva contemplato da bambina, ora ha diversi team di lavori. La difficoltà nel suo lavoro sono la consapevolezza e l'attesa.
Cosa vorresti che migliorasse nel mondo reale?
Vorrei venissero arginate arroganza, ipocrisia, violenza, condite da una buona dose di miseria e piccolezza decisamente dilaganti. Il percorso di vita è affascinante e multi sfaccettato.
Ed infine Lodovico Bellè, oltre ad aver scritto LA MENTE DI DON GIOVANNI , collabora come redattore per una società di comunicazione editoriale. E' un artista totale, dipinge e scrive testi ed è molto felice del suo lavoro.
I progetti del futuro?
Vorrei creare un canale su youtube con i video di tutti i miei ASSURDIALOGHI, prima o poi ci riuscirò.
Difficoltà nel tuo lavoro?
Le difficoltà nella professione sono quelle di conciliare le diverse esigenze, i diversi impegni e le diverse individualità (spesso eccentricità) di un gruppo di persone che -salvo rare eccezioni - non fanno spettacoli per professione, ma per passione. Il che significa anche confrontarsi con i propri limiti economici, organizzativi ed artistici; con le proprie aspirazioni da difendere, da portare avanti e tentare di far emergere in un mondo stracolmo di input di ogni tipo e proveniente da ogni parte. Ma oltre alle difficoltà ci sono anche i punti di forza: la ricchezza che ognuno di noi si porta dentro e mette a disposizione degli altri, l'originalità, la passione, l'auto ironia e quel pizzico di follia che non guasta mai; anzi, ci spinge ad andare avanti.
NON DIMENTICATE :
LA MENTE DI DON GIOVANNI
Dell'ALLEGRA COMPAGNIA DEGLI ASSURDI
24 maggio ( ore 21 ) e 25 maggio ( ore 18 e ore 21 )
Teatro Abarico via dei Sabelli 116, Roma
Stefano Bonanni
© Riproduzione riservata