Bruno Governale Federica Colucci

La visione degli argomenti trattati nello spettacolo è più vicina alla psicologia, e quindi alla scienza che alla religione. Diremmo che è uno spettacolo da Illuminati, parafrasando il film Angeli e Demoni di Ron Howard.

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La nostra redazione ha incontrato durate una pausa delle prove dello spettacolo teatrale "Il senso di colpa" in scena al Teatro Trastevere dal 16 al 21 febbraio 2016. Il regista Bruno Governale e l'autrice Federica Colucci

La vita, le malattie, la droga, il genio e l'amore di Oliver Sacks, lo scienziato umanista che ha cambiato la cultura americana - nell'ultimo libro prima di morire, racconta i sensi di colpa, le esperienze estreme, la sete di conoscenza:Per preparare il vostro spettacolo vi siete inspirati a questo libro oppure sentivate  di raccontare questo disagio per altri motivi ?

In realtà lo spettacolo nasce da un’idea di Federica che in seguito a una lunga osservazione e a un profondo studio di alcune dinamiche psicologiche appartenenti alla donna, ha individuato nel senso di colpa una delle principali cause di alcune patologie che sfociano addirittura (in alcuni casi) in disturbi fisici. Personalmente credo che il senso di colpa appartenga sia all’uomo che alla donna e provenga da un retaggio culturale strettamente legato all’avvento della psicologia e della religione. Ammiriamo entrambi il lavoro di Oliver Sacks, ma non direi che l’ispirazione sia partita dalle sue opere.

Le donne detenute in Italia sono solo 2818, il 4% della popolazione carceraria. Tante vivono in condizioni disumane e degradanti. In luoghi dove maternità e femminilità non sono tutelate: per preparare lo spettacolo vi siete ispirate anche alle loro storie ?

Naturalmente per ricostruire la vita di carcere ci siamo ispirati alla vita di carcere reale, traendo informazioni da video, documentari e film sull’argomento. Abbiamo cercato di restituire la crudezza di quel tipo di vita. Gli aspetti che, a nostro parere, vengono analizzati raramente sono la monotonia e la noia legati alla vita di carcere, che sono, spesso, la causa delle suddette brutalità e del degrado mentale e fisico dei carcerati. Il nostro, per altro, è anche un carcere metaforico in cui il senso di colpa rinchiude le sue vittime e che le consuma lentamente dall’interno. Da qui il parallelo Senso di colpa – Carcere.

Perche un carcere a Londra ?

Nonostante le vicende shakespeariane delle nostre eroine si svolgano in luoghi differenti da Londra ho deciso di riunirle nella patria di Shakespeare stesso e omaggiarlo.

La scelta delle attrici è stata complicata ?Avete trovato subito le "persone adatte" per metterlo in scena ?

I personaggi in scena hanno un peso specifico enorme; era necessario trovare attrici artisticamente in grado di sostenere sia il personaggio affidato che la tipologia di lavoro scelta per affrontare questo spettacolo. Ci sono stati giorni e giorni di lunghe improvvisazioni sulla vita di carcere, sullo sviluppo di ciascun personaggio, fino ad arrivare alla costruzione vera e propria del Senso di colpa che vedrete sul palcoscenico. Per questo abbiamo effettuato diversi provini su parte prima di scegliere le nostre 5 eroine.

Pensate di portare appunto nelle carceri questo spettacolo ?

Crediamo che Il senso di colpa sia uno spettacolo a tutto tondo, che sia assolutamente adatto a un pubblico femminile che potrà riconoscersi e immedesimarsi nei nostri personaggi; e per il pubblico maschile che sicuramente si potrà chiarire le idee su alcune meccanismi del mondo femminile e comprendere meglio le donne che ha a fianco. Per quanto riguarda un pubblico di detenuti, crediamo sia necessario un confronto con il personale carcerario, prima di poter prendere la decisione di proporlo nelle prigioni.

Mentre nelle scuole ? All'interno dello spettacolo troviamo "parole forti" come pensate possa essere interpretato fronte a dei minori ?

Gli argomenti affrontati nel Senso di colpa sono forti e importanti, il linguaggio è crudo e la violenza (non solo quella fisica) è preponderante. Detto questo, abbiamo conosciuto, in vita nostra, minorenni assolutamente consapevoli e ben preparati dai loro genitori ad affrontare qualunque tipo di argomento e adulti incapaci di comprendere la più semplice sciocchezza!! Tuttavia, basandoci sulla media del pubblico ci sentiamo di sconsigliare la visione del Senso di colpa ai minori di16 anni.

Che cosa pensate del bullismo femminile ?

Esattamente ciò che pensiamo del bullismo maschile: andrebbe punito più severamente. La causa scatenante di questi avvenimenti parte direttamente dalla famiglia che, in primo luogo non insegna ai figli l’importanza del rispetto per il prossimo e in secondo luogo, probabilmente non è sufficientemente partecipe e presente nella vita dei ragazzi. Comportamenti come il bullismo, gli accessi di violenza, l’autolesionismo sono chiarissime richieste di attenzione.

Giulietta, Ofelia, Cordelia, Desdemona e Lady Macbeth:sono le protagoniste del vostro spettacolo secondo voi questo numero di donne completa veramente la sceneggiatura dell'opera se poteste aggiungere una quale nome di donna moderna troverebbe spazio ?

I personaggi shakesperiani sono stati scelti perché sono personaggi universali con storie e sentimenti universali. Questa scelta è stata compiuta da Federica per restituire l’universalità del senso di colpa. Inserire un personaggio moderno, attuale o, peggio ancora, conosciuto….comunque reale ed esistente, priverebbe l’opera di questa universalità.

Abbiamo detto 5 donne protagoniste ed un regista maschile :quanto l'uomo ha influito nella scelta recitativa ?

Credo di aver lasciato alle attrici, sia in fase di improvvisazione che in fase di allestimento dello spettacolo una assoluta libertà di espressione. D’altro canto sapevo fin dall’inizio in che direzione volevo che si dirigesse lo spettacolo e quali corde del pubblico provare a pizzicare. Quindi si, parte della visione del Senso di colpa è maschile. Speriamo che questa commistione di generi renda più completo lo spettacolo.

All'interno dello spettacolo troviamo spazio anche per un momento intimo legato alla religione ?

La visione degli argomenti trattati nello spettacolo è più vicina alla psicologia, e quindi alla scienza che alla religione. Diremmo che è uno spettacolo da Illuminati, parafrasando il film Angeli e Demoni di Ron Howard.

La redenzione delle vostre protagoniste è l'antitesi della drammaturgia che volete offrire al termine dello spettacolo ?

In realtà non esiste una redenzione per le nostre protagoniste. Ad avviso dell’autrice, non esiste redenzione dal senso di colpa. Possiamo solo liberarcene….come?....Beh venite a vedere lo spettacolo e lo scoprirete!!!

Esiste un "mondo buono" all' interno di quella cella ?

Nella cella convivono tutti i sentimenti e gli stati d’animo. C’è la poesia, la violenza, l’affetto, la cattiveria, l’amore, la follia, l’esaltazione, la depressione, l’allegria e naturalmente anche la bontà. E’ un universo a tutto tondo….tutto da scoprire

Parliamo di Raphael Schumacher, l'attore rimasto strangolato in scena mentre recitava un monologo che finiva con un suicidio per impiccagione : 4 indagati per omicidio colposo (due registi e due tecnici)un vostro commento

Naturalmente questi sono avvenimenti che turbano chiunque, tanto più noi che facciamo questo mestiere. Siamo vicini ai parenti e ai conoscenti di Raphael Schumacher. In diverse occasioni sia nel teatro che nel cinema si utilizzano effetti speciali e macchine teatrali che possono costituire un rischio per attori e stunt man. E’ ovvio che chi è addetto alla sicurezza e al controllo di questi effetti speciali debba essere attentissimo. Tuttavia gli incidenti capitano. Speriamo che si tratti proprio di un incidente. Se ci fosse davvero un responsabile sarebbe devastato dai sensi di colpa.

Aldo Grasso: “il festival ci dice con chiarezza quello che non abbiamo più il coraggio di dirci: siamo un paese votato alla medietà, termine più elegante per non scrivere mediocrità. Con tutto il rispetto per la tv generalista bisogna pur interrogarsi sul fatto che al pieno di audience corrisponda un vuoto di idee”Che idea e che opinione avete di questo paese ?

Da tempo (era circa la metà degli anni ’70) la televisione svuota la mente degli italiani. La cosa realmente drammatica è che all’inizio lo facevano di nascosto, ora lo comunicano senza vergogna e nessuno reagisce. Evidentemente lo svuotamento è riuscito. Comunque è curioso che proprio le persone che la televisione la fanno siano quelle che più si lamentano della sua pochezza!! Un consiglio, spegnete la televisione e leggete un libro, andate a teatro, cercate l’informazione alternativa. C’è un mondo là fuori e non lo sapete!!

Vi piacerebbe trasformare "Il senso di colpa "in una web serie ?

Il senso di colpa ha una struttura drammaturgica che si adatta poco al formato della web serie, andrebbe rivisto e corretto in alcuni aspetti narrativi. Esiste, tuttavia, il progetto di un lungometraggio….ma non diciamo null’altro per scaramanzia!!!

Progetti per il futuro ?

Con il senso di colpa, Gli Psicodrammatici sono alla seconda produzione teatrale e, come si dice, non c’è due senza tre. Per ora, però, pensiamo a portare a termine questo lungo e complesso progetto. Idee ce ne sono tante…..anche quella di una web serie (con argomenti più adatti). Una cosa è certa..Gli Psicodrammatici non si fermano!!!! Per ora vi diamo appuntamento dal 16 al 21 febbraio al teatro Trastevere piazza Jacopa de’ Settesoli dal martedì al sabato ore 21.00 domenica ore18.00 con:

IL SENSO DI COLPA

Valerio De Benedetti 

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