Lorenzo Jova Cherubini

Lorenzo Jova Cherubini

Da qualche giorno si parla di questo compleanno, 50 candeline sono sì importanti, ma speciale è la persona che li compie.

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Cinquanta e non sentirli. Cinquanta e non dimostrarli. E’ così signori, Lorenzo Jova Cherubini compie oggi, 27 settembre, mezzo secolo di vita. Trenta dei quali passati sul palco.

Era il 1988 quando il talent scout Claudio Cecchetto, decise di investire sui quei 193 cm di ragazzo, occhi azzurri vispi come pochi, un sorriso contagioso ed una “esse” inconfondibile. Erano fine anni ’80 ed il suo Gimme Five imperversava nelle radio ed iniziò a far ballare e divertire alcuni ed a far storcere il naso ad altri. L’album di debutto, Jovanotti for President, vendette oltre 400.000 copie.

Sulla stessa scia, La mia moto, disco con protagonista un Jovanotti che puntava al puro divertimento, del tutto naturale quando si hanno poco più di venti anni.

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Ma Lorenzo, è una persona che si è sempre messa in discussione e la sua musica è cresciuta con lui. Il disco che segna una prima svolta è stato, paradossalmente, il meno fortunato Giovani Jovanotti (1990), album contenente un capolavoro come Gente della notte ed una spensierata Ciao mamma.

Niente può fermare questa evoluzione, è il 1991 e Lorenzo incide Una tribù che balla. I jovanottiani crescono con lui e la tribù si allarga a macchia d’olio. Lorenzo diverte, fa ballare, fa riflettere.

Negli anni a seguire è sempre meno Jovanotti e molto più Lorenzo. Dal 1992 ad oggi i suoi dischi sono un crescendo di esperimenti musicali. Le canzoni sono il risultato dei suoi viaggi in giro per il mondo ma anche interiori. Come non citare il brano Per te (1999) scritto per la figlia Teresa o la tenerissima Le tasche piene di sassi (2011) dedicata alla mamma Viola scomparsa. O tutte le canzoni d’amore che hanno come musa la sua compagna di vita, Francesca Valiani.

Sono tante, troppe le canzoni che andrebbero citate. Ogni disco contiene dei brani che sono degli autentici capolavori e la discografia di Lorenzo conta ormai tredici album in studio, sei raccolte, cinque album video e sei album dal vivo.

Ecco, parliamo della dimensione che preferisco di Lorenzo: il live. E’ difficile spiegare a chi non ci è mai stato, cos’è un suo concerto. E’ adrenalina pura. Due ore e più di canzoni, balli no stop. Una festa a cui partecipano tutti, dai bambini, agli adolescenti e soprattutto i suoi fan, quelli che sono cresciuti con lui.

Una festa nella quale niente è lasciato al caso ma tutto è curato nel minimo dettaglio e sempre con la supervisione di questo ragazzo fortunato. E la cosa meravigliosa è che lui è il primo a divertirsi.

Lorenzo è un uomo pieno di vita e questa energia diventa parte integrante di chi, almeno una volta nella vita, è riuscito ad incrociare il suo cammino. A rispecchiarsi in una sua canzone o in qualche pagina dei suoi libri. Eh sì perché, signori, lui è eclettico come pochi, la musica non gli è sufficiente per raccontarsi ed ecco che quindi esprime il Jova-pensiero attraverso la pittura e la scrittura. Il grande boh, per citarne uno, è un libro intenso, scritto con la semplicità e la naturalezza di chi scrive un diario.

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Lorenzo è un diamante con tante sfaccettature e ciò che lo ha sempre distinto è la sua purezza, la sua curiosità per le cose non conosciute, il suo impegno per i valori in cui crede, il suo dare l’anima a chi gli sta accanto. Da qualche giorno si parla di questo compleanno, 50 candeline sono sì importanti, ma speciale è la persona che li compie. Ecco perché si è scritto tanto di lui.

Buon compleanno Lorè, la tua tribù festeggia con te.

Sara Grillo

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