Palermo - Milan

Lapadula ... bidibi bobidi bù! Una magia di tacco regala la vittoria ai rossoneri.

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Il Milan si presenta a Palermo con la possibilità di guadagnare punti su Napoli e Lazio, uscite con un pareggio dallo scontro diretto di ieri e lo fa con la formazione annunciata: Bonaventura torna nella sua posizione naturale al posto di un acciaccato Niang ed a centrocampo fa il suo esordio dal primo minuto il croato Pasalic, piaciuto nello spezzone di partita giocato contro il Pescara. Rosanero ancora alla ricerca dei primi punti casalinghi in campionato, con De Zerbi (scuola Milan da calciatore, a metà degli anni ’90) che preferisce lasciare fuori inizialmente Diamanti a favore di Embalo.

Dopo la prestazione non brillantissima contro il Pescara, la squadra di Montella prova ad entrare in campo con un atteggiamento diverso e pressa subito alto. La prima occasione arriva intorno al decimo minuto, con Bonaventura su calcio da fermo, ma è un errore clamoroso della difesa della squadra di casa a regalare il goal del vantaggio ai rossoneri: su un cross di De Sciglio, Posavec ed Alesaami si disturbano a vicenda e permettono a Suso di calciare a porta vuota. Lo spagnolo non sbaglia ed è 1-0 per il Milan.

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Dopo una buona occasione per Pasalic, però, è il Palermo a guadagnare campo e costringere gli avversari nella propria metà campo, un copione che troppe volte si è già visto quest’anno per i rossoneri e che in questo momento sembra rappresentare più grande limite mentale della squadra: l’accontentarsi di essere in vantaggio ed abbassare immediatamente e pericolosamente il baricentro, abbandonandosi all’iniziativa degli avversari. Nonostante questo, anche grazie ad un Paletta che al suo rientro conferma la grande stagione disputata fino a questo momento, il primo tempo finisce col Palermo ancora in svantaggio.

L’inizio della ripresa ricalca quanto si era visto dal 20’ in avanti: sono sempre i padroni di casa a provare a fare la partita, pur senza riuscire a creare delle nitide occasioni dal goal. Dopo un quarto d’ora, De Zerbi prova quindi a dare la svolta con un doppio cambio: Diamanti ed il giovane Lo Faso entrano in campo rispettivamente al posto di Embalo e Sallai.

Al 63’ è il momento di un esordio in maglia rossonera: entra in campo Mati Fernandez al posto di un comunque positivo Pasalic, alla ricerca di un po’ di qualità per cercare di accendere la luce alla fase offensiva del Milan, che in tutto il secondo tempo non è stato ancora in grado di rendersi pericoloso. Il risultato del cambio non arriva, in compenso succede quello che era nell’aria da parecchi minuti: arriva il pareggio del Palermo. Diamanti è bravo a trovare l’imbucata per il solito Nestorovski, che trafigge un Donnarumma apparso meno sicuro del solito.

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Lo schiaffo sembra svegliare il Milan, che nel giro di un minuto ha due chiarissime occasioni da goal, entrambe sui piedi di Suso: la prima su punizione, la seconda su tiro da fuori. In entrambi i casi, è bravissimo Posavec ad andare a prendere la palla diretta nel “7” e facendosi perdonare l’incertezza sul goal del vantaggio rossonero. Al 79’, dopo un altro brivido per gli ospiti su tiro di Bruno Henrique dal limite, fa il suo ingresso Gianluca Lapadula al posto di Bacca e sarà il man of the match: l'ex-attaccante del Pescara ci mette infatti soltanto 3 minuti a mettere il suo timbro sulla partita e che timbro! Su tiro di Suso, oggi protagonista di una vera e propria sfida nella sfida col portiere avversario, l’attaccante ex-Pescara è bravissimo ad intervenire di tacco e correggere la traiettoria di quanto basta per "bucare" la rete avversaria.

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Il goal tramortisce il Palermo, il cui svantaggio è decisamente immeritato per quanto ha messo in campo oggi e nemmeno l’ingresso di Quaison serve a ridare verve ai rosanero. La partita finisce dopo 3 minuti di recupero, il Milan espugna il Barbera e si porta momentaneamente al secondo posto davanti alla Roma, che ospiterà il Bologna.

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Ora Montella avrà due settimane per lavorare in vista del derby con la serenità tipica di chi ha vinto, ma anche con tanti interrogativi. Il più pressante è indubbiamente quello sull’attacco: contro i nerazzurri si dovrà affidare all’esperienza di Bacca, atteso da due match con la sua nazionale o alla freschezza e l’entusiasmo di Lapadula? La partita di oggi e le ultime apparizioni sbiadite del colombiano depongono senza dubbio a favore di quest’ultimo, che nel quarto d’ora finale ha dimostrato di essere molto più utile quando si tratta di fare salire la squadra e di meritare più fiducia anche per un’eventuale partenza dal primo minuto, soprattutto in un match dove si dovrà lottare e sgomitare per 90’.

Matteo Tencaioli

FOTO: AC MILAN

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