La nostra redazione oggi ha incontrato Pier Luigi Nicoletti, Direttore del teatro San Luigi Guanella di Roma e regista insieme a Stefano Sarra di " Non sparate sul Postino" in scena dall'1 all'11dicembre.
Dal 13 al 15 gennaio invece sempre al teatro san Luigi Guanella Nicoletti dirigerà "Alice".
Parliamo dell'umorismo inglese. Ha un'impostazione unica, che all'inizio può sembrare sconcertante, pesante ,autoironica, sarcasmo quasi impercettibile e un atteggiamento impassibile possono far sembrare questo tipo di umorismo una lingua totalmente nuova.
Lei è riuscito a trasmettere un po' di "romanità" nel suo spettacolo?
Insieme a Stefano Sarra, attore in scena e regista con me, non abbiamo ritenuto che la romanità potesse essere di aiuto ad una buona lettura del testo di Benfield. Come lei sa, la chiave per capire lo humor inglese è essere capaci di non prendersi mai troppo sul serio.
Ci è sembrata molto più vicina allo stile anglosassone una proposta più spensierata e libera, lontana dai soliti stereotipi.
E' morto a Roma Vittorio Sermonti, grande scrittore, regista, attore ed esperto di Dante.
Aveva 87 anni, la sua ultima opera , il romanzo autobiografico " Se avessero" è stato nella cinquina del Premio Strega 2016, il suo ultimo tweet è stato pochi giorni fa, in cui annunciava che si sarebbe preso una pausa dai suoi impegni. Che ricordi ha di questo grande personaggio?
Beh un modo straordinario di salutare e allontanarsi, un messaggio positivo che lascia intendere solo un arrivederci.
Abbiamo perso e continuiamo a perdere talenti, di loro restano solo le opere, ma non troppo di ciò che sapevano e ci avrebbero potuto insegnare. Cito un suo pensiero: "Lavoro per qualsiasi contemporaneo abbia conservato come me una stella filante, un coriandolo almeno di "ragazzità", che insomma non sia disperatamente convinto di aver capito già tutto della vita, di cosa è più importante a questo mondo, degli altri e di sé. Questo contemporaneo, giovane o vecchio che sia, può contare su tutta la mia amicizia."
Meglio assistere ad una lettura di dante da parte sua oppure di Benigni?
Benigni è un grande artista che stimo e ammiro molto per la sua straordinarietà, stravaganza e intelligenza; non vorrei però dover pensare che altri bravi attori in Italia non siano in grado di esprimersi con altrettanto talento.
Senta ...Derek Benfield come avrebbe reagito alla "Brexit"? Con un'opera straordinaria e con il giusto contenuto tra humor e sarcasmo tipicamente britannico?
Nella commedia in scena da giovedì, i due visitatori, Berth e Maggie, mentre si scatena il finimondo tra inseguimenti e rincorse per tutto il castello, imperterriti, continuano a degustare uno spuntino a base di cetrioli e asparagi. Stupiti e divertiti osservano quello che accade ritenendo il tutto solo esilarante.
Benfield , alla notizia della "Brexit" si sarebbe fatto riconsegnare il bastone e la bombetta e sarebbe uscito dicendo" Signori è iniziato a piovere! Noi andiamo prima del diluvio."
La scelta degli attori da portare in scena è stata complicata? Per recitare con lei bisogna essere dei "pazzi visionari" oppure.....
Complicata direi di no, faticosa però, senza dubbio. Cinque giorni di casting con oltre 200 provini. I personaggi però si sono sorprendentemente delineati tra i concorrenti e la scelta è stata molto facile. Oggi con le prove in corso, possiamo dire che gli attori sono perfetti per i ruoli assegnati.
La ringrazio per la via d'uscita!
Il suo oppure...infatti, mi da speranza. Sicuramente il teatro oggi è in crisi, chi fa l'attore anche se non è un "pazzo visionario" ha il dovere per se stesso di non fermarsi mai, nessuno verrà a chiederci di fare questa o quell'altra commedia se restiamo chiusi in casa ad aspettare. L'attore deve stare sul palco il più possibile e allenarsi ad esprimere emozioni continuamente , soltanto in questo modo potrà crescere e far sì che quelle emozioni arrivino al pubblico, tutti i giorni.
Come è nata la sua passione per il teatro e quando ha capito che sarebbe stato parte integrante della sua vita?
Il teatro è da sempre stato per me "la verità", intendo dire che fin da piccolo le pochissime volte che sono stato portato a teatro, ho percepito l'attore in scena come un uomo vero che raccontava la sua storia vera, che se anche più colorita rappresentava una parte della sua esistenza. Ora che ci penso , devo aver visto in scena dei bravi attori! Ho sempre attribuito un grande valore a coloro che facevano tutto lì, davanti a me, per me. In seguito gli studi universitari mi hanno invece dato lo slancio necessario per riavvicinarmi allo spettacolo.
Parliamo anche di politica spicciola visto che ci avviciniamo al 4 dicembre ; lei si sente nel partito dei non arruolati? Che comprende tanti nomi: Prodi, Magris, Occhetto e Vasco, ci sono anche Nanni Moretti e Fiorello: non dico nulla, io voto "forse"; essere popolari influisce oppure no? Lei è rimasto contento dei soldi elargiti da Renzi nel mondo artistico che la vede coinvolta nella duplice veste di regista e direttore del Teatro San Luigi Guanella?
Io mi sento molto bene nel partito del "fate bene" chiunque voi siate
Si avvicinano le feste cosa le piacerebbe ricevere sotto l'albero?
Banale ma sincero, una percezione del futuro più rassicurante. Non per me, ma per tutti i genitori che sono preoccupati per i propri figli e per il loro avvenire.
Meglio portare le famiglie a teatro oppure a vedere il fenomeno "Cinepanettone"?
Dal 1980, il primo vacanze di Natale, io non ho mai smesso di andarli a vedere, certo dopo tutti questi anni sono sempre andati peggiorando ma rappresentano comunque uno spaccato della nostra società. Il "Cinepattone" però esce solo sotto le feste di Natale, tutti gli altri giorni dell'anno? Portare le famiglie a teatro è la regola di base per formare una nuova generazione istruita e per creare un dialogo in famiglia costruttivo.
Cosa consiglierebbe ad un ragazzo desideroso di studiare recitazione? meglio impegnarsi e prepararsi in una scuola prestigiosa come ad esempio la Silvio d'Amico o basta affidarsi al caso, o ad un reality nella speranza di sfondare nel mondo dello spettacolo?
Consiglierei di fare quello che ci si sente di fare. Lo spettacolo è difficile, il successo non è per tutti, ma anche in medicina non è detto che tutti diventino dei Primari, quindi seguire la propria passione è la strada migliore.
Ho imparato che a questo mondo tutto può succedere , ma il tempo è galantuomo e mette tutte le cose a posto. Si può ottenere il successo con un reality in pochi mesi , ma come si fa a mantenere un simile successo senza null'altro da dare? Una preparazione accurata, può lasciare nel cassetto di chiunque un progetto artistico utile a proseguire nel tempo e quindi ad evidenziare il proprio talento. Tuttavia se quel progetto non esiste, anche il vincitore di un grande reality piano piano svanisce.
La rivista "The Lancet Psychiatry" dà un ceffone ai genitori :" basta raccontare favole su Babbo Natale: se i vostri figli scoprono che mentite su questo, come potete continuare a essere guardiani della verità ai loro occhi?" Lei che idea ha di questa teoria?
Penso che la favola sia lo spunto e l'alimento primario della fantasia, non conosco tanti altri modi di insegnare ad un bambino a sognare. Il sogno e' la chiave. Proviamo il mondo dei sogni e smettiamo di apprezzare la vita. La verità'! Non è la verità tradita ma l'emozione del desiderio e della speranza che si attivano nella nostra mente. Io non mi sento affatto tradito dai miei genitori, ma al contrario "illuminato".
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Presumo le piaccia scrivere sceneggiature teatrali divertenti; ci pensa mai a portare sul palco :l'ascesa dei morti di fama da social network, la vittoria al "grande fratello vip" di una sconosciuta, oppure l'arrembaggio degli influencer?
No assolutamente, ritengo però che una forma di linguaggio più vicino ai giovani vada ricercata e nessun argomento debba essere negato tout court.
Il teatro e' ormai da tempo in crisi,anche il cinema lo è ... ma sarebbe forse meglio dire che è lo spettatore ad essere in crisi?
I lavori che e come si realizzano sono in crisi, non le categorie
Quanto lavoro c'è dietro ad ogni spettacolo? Qual è la soddisfazione più grande oltre al riconoscimento del pubblico?
Quando ti fermi dopo il tuo spettacolo e guardi la tua compagnia, sorridente stanca ma felice, quando il lavoro fatto insieme agli altri ,per primo, soddisfa te, allora ti senti a posto e leggermente sollevato...da terra!
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Non e' facile parlare delle violenze subite tra le mura domestiche. Spesso, come dice Carla Caiazzo si diventa omertose.. la paura e la vergogna di raccontare che il proprio marito alza le mani e' più forte del dolore fisico. La domanda adesso la faccio al direttore del teatro: le piacerebbe portare queste vittime nel suo teatro per raccontare le loro storie?
Credo che il teatro sociale sia un dovere oltre che un piacere in particolare per chi può decidere se farlo o meno. Certamente mi piacerebbe. Per il tema, la violenza sulle donne, ho in mente un progetto ma non voglio svelare ancora nulla, la parte che vorrei porre in risalto e' proprio il loro silenzio.
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Un sogno nel cassetto mai realizzato?
Di quante battute dispongo??
Ha qualche grazie da distribuire?
Ovviamente si' ma preferisco farlo "de visu"
Progetti per il futuro?
Il prossimo spettacolo di cui mi occuperò a breve e' un monologo sulla follia,in particolare sui guai che si possono combinare quando, invece di aiutare qualcuno con problemi psichiatrici, lo si condanna al primo TSO, trattamento sanitario obbligatorio. Il primo quasi mia ultimo! A gennaio in scena "A Teatro", scritto e interpretato da Gabriella La Rovere. A febbraio , "Suocera contro", commedia divertente scritta da mia sorella.
Grazie a Pier Luigi Nicoletti per averci dedicato il suo tempo rubandolo alla preparazione dello spettacolo in scena da giovedì 1 dicembre "Non sparate sul Postino " al teatro San Luigi Guanella che vi invitiamo naturalmente a vedere!
Benedetta Spazzoli
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