Manifesto - We Are The Music Makers

Manifesto - We Are The Music Makers

Venerdì 10 e sabato 11 marzo - Monk

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Venerdi 10 e Sabato 11 Marzo

Apertura Porte Ore 20:30 - Inizio Concerti Ore 22.00

MANIFESTO – WE ARE THE MUSIC MAKERS

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Venerdi 10 Marzo

COM TRUISE 

CLAP! CLAP! Live Band 

BARRIO LINDO 

FILOQ 

Sabato 11 Marzo

DENGUE DENGUE DENGUE 

ASH KOOSHA 

SPARTITI

CLEO. T 

INGRESSO RISERVATO AI SOCI CON TESSERA ARCI 2017

CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’ 10 MARZO 13€ + D.P.

CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’ 11 MARZO 10€ + D.P.

CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’ 10 + 11 MARZO 22€ + D.P.

Manifesto – We are the music makers è il festival di musica elettronica del Monk Circolo Arci. Dopo la prima edizione dedicata all’elettronica italiana, con una grande partecipazione di pubblico e appassionati, Manifesto rilancia verso nuovi territori alla ricerca delle commistioni sonore tra folk ed elettronica.

Un ideale filo conduttore tra due generi – il folk e l’elettronica - apparentemente distanti tra loro ma che oggi trovano diversi punti di contatto in nuove espressioni musicali. Da sempre del resto l’elettronica si nutre di altri generi e li ravviva di nuove elaborazioni. Manifesto 2017 sarà un viaggio alla scoperta di ritmi e tradizioni folk presenti in ogni parte del mondo.  Un’entusiasmante convergenza da tutti i punti cardinali, in due giorni di live set, visuals, ritmi, esposizioni, incontri. Una grande festa multimediale per scoprire la nuova musica che affonda le radici nell’elettronica.

COM TRUISE (USA)

Due album (“Galactic Melt” del 2011 e “In Decay” del 2012) e diversi Ep all’attivo (dal  seminale “Cyanide Sisters  del 2010 a Fairlight del 2011, passando da Wave1 del 2014 fino all’ultimo nato Silicon Tare del 2016) tutti sotto effige Ghostly International. Un background da dj drum'n'bass – una rarità eccentrica per l'America, la sua nazione di nascita – che si è evoluto in una identità da producer attentissima a reminiscenze da synth-pop onirico anni '80 inserite però in una cornice digitale iper-contemporanea: questo è Com Truise o Seth Haley, se si lascia da parte il curioso e beffardo nome d'arte scelto.

CLAP! CLAP! (ITALIA)

Dopo il successo del suo esordio torna con un nuovo album Clap! Clap!, celebre artista e producer elettronico italiano, conosciuto ai suoi esordi con lo pseudonimo di Digi G'Alessio.  'A Thousand Skies' è uscito il 17 febbraio per Black Acre, anticipato dai nuovi brani 'Ar-Raqis' e 'Nguwe' (feat. Bongeziwe Mabandla). Il suo secondo album, dopo Tayi Bebba uscito nel 2014 e sempre prodotto da Black Acre, mescola suoni strumentali alla musica dal vivo, con house e hip hop. Un mix di sound in cui intervengono anche il cantante folk sudafricano Bongeziwe Mabandla, il duo berlinese OY, il beatmaker italiano HDAAD e la band sudafricana Jonh Wizard. Clap! Clap! è un artista e produttore unico, capace di rimescolare le carte della world music e fonderle con il mondo dell'hip hop, del footwork di Chicago e della house. Questo anno Cristiano Crisci, Clap! Clap!, ha collaborato come produttore per l'ultimo lavoro di Paul Simon 'Stranger to Stranger'.

DENGUE DENGUE DENGUE (PERU’)

Una tempesta tropicale di psychidelia elettronica direttamente da Lima. Un progetto in continua evoluzione, che esplora  ritmi e suoni dal Perù e ogni angolo del mondo. Due maschere dietro cui si celano i volti dei produttori e grafici Felipe Salmon e Rafael Pereira.

Un lavoro concentrato sull’esplorazione dei ritmi nativi del Perù e di altre parti del mondo per ricreare una formula elettronica che mescola vecchio e nuovo, analogico e digitale con il fine di ricreare una connessione unica tra suono e immagini.

ASH KOOSHA (IRAN)

Polistrumentista, compositore e produttore iraniano, al secolo Ashkan Kooshanejad. Il suo ultimo lavoro in studio "I AKA I", è stato pubblicato nel 2016 dall’etichetta britannica Ninja Tune.. Con "I AKA I", Ash Koosha prosegue il percorso intrapreso con il precedente album GUUD, approfondendo ulteriormente il concetto di “nano- composizione”: un particolare tipo di composizione sonora che segue l’andamento dei frattali all’interno di un’onda sonora ridimensionata, senza alterarne l’intonazione. Dopo la fuga da Teheran, a causa della partecipazione al film “I gatti persiani” di Bahman Ghobadi, nel quale viene ripreso all’opera con la sua band Take It Easy Hospital, Ashkan Kooshanejad approda in esilio a Londra, dove la ricerca lo spinge a sperimentare sonorità uniche. Nella musica di Ash Koosha si fondono evoluzione e sperimentazione: non esistono generi, stili o strutture convenzionali. Unendo il background classico alla passione per la musica elettronica, il musicista iraniano dà vita a composizioni frammentate, ultraterrene ma al tempo stesso naturali, atipici collage sonori che trasmettono un senso di continuità.

SPARTITI (ITALIA)

Jukka Reverberi (Giardini di Mirò, CrimeaX e molte altre faccende) e Max Collini (voce e testi negli Offlaga Disco Pax) si sono incontrati tante volte: in una canzone, in una sezione (del PCI) e infine sopra e sotto a tanti palchi in giro per l'Italia. Spartiti è il loro ormai consolidato luogo di ritrovo ed ha preso vita alla fine dell'anno dispari 2013. Dopo essersi studiati a lungo, grazie alla collaborazione nata nel 2007 con l'esperienza in duo delle "Letture emiliane", Jukka e Max hanno poi strutturato in modo più coerente il loro percorso insieme, altrove frammentato e sporadico e in questa nuova proposizione indirizzato verso lo sviluppo di suoni e contenuti maggiormente personali rispetto al passato.

Per tutto il 2014 e buona parte del 2015 hanno suonato dal vivo ovunque, mettendo assieme quasi sessanta date, tra cui un paio anche all’estero, dalle quali è nato un disco dal vivo autoprodotto e autodistribuito che in pochi mesi ha esaurito le quasi mille copie realizzate, stampate a più riprese. Da quel tour derivano le premesse artistiche che hanno dato vita ad Austerità, il loro primo album ufficiale uscito l’11 Marzo 2016 su etichetta Woodworm (distribuzione Audioglobe). Il 23 gennaio 2017 esce il loro nuovo Ep “Servizio d’ordine”, pubblicato in cd sempre da Woodworm Label (distribuzione Audioglobe). Il brano omonimo è anche il nuovo singolo e video di Spartiti. In occasione della pubblicazione di “Servizio d’ordine” è iniziato anche un nuovo tour.

BARRIO LINDO (ARGENTINA)

L’argentino Agustín Rivaldo aka Barrio Lindo ha la capacità di unire musica elettronica, musica tradizional-popolare e folklore latino con una straordinaria naturalezza. All'età di 22 si trasferisce a Bogotà, dove entra ulteriormente nei ritmi e nelle culture tradizionali. E’ la Colombia infatti ad influenzarlo principalmente nell’ iniziare a produrre folklore elettronico, con un sacco di presenza di ritmi sudamericani.Adocchiato da quella grande “fucina di talenti” chiamata Project:Mooncircle, per la quale ha dato in tempi recenti alle stampe nel 2014 l’album “Menoko”. Esce invece per l’etichetta argentina ZZK Records, “History Of Colour”, EP firmato a quattro mani con El Buho.

CLEO. T (FRANCIA)

Soffici e delicate sagome vocali, condite da fragili atmosfere pop da camera con un pizzico di Nouvelle Vague, così “Songs Of Gold & Shadow”, debutto della musicista parigina Cleo T. uscito nel 2013, è stato un lavoro emozionante e intelligente, un disco dal fascino d’altri tempi, intrigante e sottile, che va di pari passo con una sofisticata produzione contemporanea. Tuttavia, questo lavoro non era che un preludio: il nuovo “And Then I Saw A Million Skies Ahead” che uscirà a marzo 2017 è qualcosa che va oltre il semplice concetto di musica. Si tratta infatti di una vera e propria opera d’arte elettronica è fatta di undici composizioni, spesso diverse tra di loro, che costituiscono la colonna sonora di un’esperienza interattiva dove ballo, pittura, strumenti analogici e arti visive si mescolano e seducono l’ascoltatore, fondendosi in un’esperienza artistica e sensoriale a 360 gradi.

FILOQ (ITALIA)

All’anagrafe Filippo Quaglia, dj/producer, esploratore sonoro e produttore discografico, uno che a quanto dicono: "sa ben fare con l’elettronica e con i sentimenti”. Assieme a “Jazz Crash” nel suo futuro ci sono un album di cumbia digitale, la colonna sonora di una grande opera di street art, un progetto che racconta le tifoserie calcistiche, un performance in Tanzania con un coro africano di 20 elementi e diverse altre cose... Nel suo passato la militanza in band underground, la scoperta della consolle e delle possibilità creative dei laptop fanno breccia nel suo cuore, come la black mu- sic, la pratica artigiana del sampling, registrare e rubare rumori in giro per il mondo.

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